Risoluzione PD, Sel e Altraer: “No a vendita e diffusione di oggetti con immagini fasciste”

“Agire in tutte le sedi più opportune perché il reato di cui all’articolo 4 della cosiddetta legge Scelba sia integrato anche con riferimento alla vendita e diffusione di beni, gadget o oggetti vari con immagini del regime fascista e nazista, in tutte le differenti modalità in cui essa può avvenire”. E “attivarsi affinché il reato di apologia del fascismo venga inserito nel codice penale, consentendo così la repressione dei reati specifici legati alla riproduzione di atti, linguaggi e simboli del nazifascismo”. A chiederlo, attraverso una risoluzione presentata all’Assemblea legislativa e sottoscritta da Antonio Mumolo, sono Pd, Sel e AltraER.

“La Legge 645/1952 (legge Scelba)- sottolineano i consiglieri- vieta espressamente la ricostituzione del partito fascista, e all’articolo 4 prevede una specifica fattispecie penale, quella di apologia del fascismo. Il commercio e la diffusione di tali beni e prodotti, evocanti il regime nazista e fascista, ha una funzione evidentemente propagandistica integrando perfettamente il reato di apologia di fascismo. Emerge con forza la necessità di contrastare la diffusione propagandistica dei principi, fatti e metodi del fascismo”.

Farmaci a base di cannabinoidi. Mumolo: “Renderli effettivamente gratuiti per malati epilessa e altre patologie”

In una interrogazione alla Giunta, il consigliere segnala come, nonostante l’approvazione della legge regionale in materia nel 2014, il costo di tali farmaci resti a carico del paziente per numerose malattie con dolore cronico e patologie neurologiche.

Nel 2014, l’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna ha approvato la legge regionale n.11 che disciplina l’utilizzo di farmaci a base di cannabinoidi. “Nonostante la norma in vigore, sembra che per alcune patologie, quali l’epilessia, il dolore cronico di varia natura, e altre patologie neurologiche ed internistiche, per la quale i farmaci a base di cannabinoidi si sono rivelati molto efficaci, il costo sia esclusivamente a carico dei pazienti”. Lo segnala Antonio Mumolo (Pd) in una interrogazione rivolta alla Giunta per sapere “quale sia lo stato di attuazione della norma e se l’epilessia rientri tra le categorie per le quali la Regione riconosce a carico del Servizio sanitario regionale l’uso di questi farmaci in alternativa ai farmaci tradizionali o ad integrazione del piano terapeutico individuale”.

Il consigliere domanda inoltre “quali altre patologie rientrino tra le categorie per le quali la Regione riconosce a carico del Ssr l’uso dei farmaci cannabinoidi in alternativa ai farmaci tradizionali o ad integrazione del piano terapeutico individuale” e “se non ritenga, ove non previsto, di rendere gratuiti questi farmaci anche per i malati di epilessia e per altre patologie”.

ALLEGATO
Interrogazione a risposta scritta circa l’utilizzazione, con spese a carico del Servizio Sanitario Regionale, dei farmaci cannabinoidi relativamente ai pazienti affetti da epilessia. A firma del Consigliere: Mumolo

10 anni di Avvocato di strada Ferrara

Sabato 31 ottobre Avvocato di strada festeggia i 10 anni di attività a Ferrara. Per raccontare cosa è stato realizzato, si terrà una conferenza stampa che si terrà a partire dalle ore 10 presso la Sala Zanotti della Residenza Municipale. Interverranno Dr.ssa Chiara Sapigni, Assessore ai Servizi alla Persona – Comune di Ferrara, Avv. Antonio Mumolo, Presidente Nazionale dell’Associazione “Avvocato di strada”, Dr. Raffaele Rinaldi, Coordinatore di “Avvocato di strada Ferrara”, Don Domenico Bedin, Presidente Associazione Viale K

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Acqua. Approvata risoluzione PD: “Favorire processo di ripubblicizzazione”

Con 26 voti a favore (Pd), 15 astenuti (M5s, Ln, Sel e AltraER) e 3 contrari (Ln, Fi, Fdi-An), l’Assemblea legislativa regionale ha approvato una risoluzione presentata durante la seduta di oggi da venti consiglieri del Gruppo Pd che impegna la Giunta a operare “affinché i potenziali ostacoli al processo di ripubblicizzazione del servizio idrico attraverso l’in house providing vengano rimossi, sia sul piano regolatorio che su quello normativo”. La “scelta gestionale spetta a chi rappresenta le comunità locali, a cui va garantita la piena autonomia nell’individuazione del modello più confacente alle singole realtà”. Si chiede, inoltre, all’Agenzia territoriale per i servizi idrici e rifiuti (Atersir) “di redarre uno studio sull’applicazione delle normative finanziarie sulle aziende pubbliche che gestiscono i servizi pubblici locali, approfondendo gli aspetti relativi all’efficacia e all’efficienza dei diversi modelli di gestione”. Infine, si chiede “al Parlamento di accelerare la discussione in materia, per arrivare ad una nuova coerente e completa legislazione nazionale”.

ALLEGATO
Risoluzione per impegnare la Giunta ad operare perché i potenziali ostacoli al processo di ripubblicizzazione del servizio idrico integrato dei territori vengano rimossi sia sul piano regolatorio che su quello normativo. (27 10 15) A firma dei Consiglieri: Calvano, Pruccoli, Caliandro, Montalti, Poli, Iotti, Boschini, Cardinali, Molinari, Marchetti Francesca, Sabattini, Serri, Ravaioli, Zoffoli, Rossi Nadia, Lori, Bessi, Bagnari, Mumolo

Approvata risoluzione PD su disabilità: “Governo rifinanzi in maniera continuativa fondo nazionale”

L’Assemblea legislativa regionale ha approvato una risoluzione presentata da numerosi consiglieri Pd, prima firmataria Ottavia Soncini, che pone alla Giunta la duplice esigenza di sollecitare il Governo nazionale a “rifinanziare in maniera continuativa” il Fondo nazionale per l’abbattimento delle barriere architettoniche e di “verificare il funzionamento del fondo regionale anche in relazione alle liste di attesa nazionali e al funzionamento del meccanismo di integrazione tra i due bandi”. Approvato un emendamento della Lega nord, primo firmatario Marco Pettazzoni, che sollecita ulteriormente il Governo a sostenere il Fondo nazionale.

“L’abbattimento delle barriere architettoniche – ha detto Soncini (Pd) presentando l’atto – rappresenta una delle azioni più importanti per una comunità che intenda promuovere un vero contrasto all’esclusione sociale e la realizzazione di ambienti di vita accoglienti anche per i cittadini disabili”.

Nella risoluzione si segnala che la rimozione delle barriere architettoniche può contare su risorse e contributi di due fondi pubblici, il primo dei quali è nazionale e trova la propria disciplina nella legge 13/1989, che non sarebbe finanziata dal 2004. La Regione negli anni passati “è intervenuta erogando complessivamente contributi pari a oltre 35 milioni di euro dal 2002 al 2013”. Nel 2013, inoltre, “per evitare l’allungamento delle graduatorie e dei tempi di attesa”, ha istituito un fondo regionale per l’abbattimento delle barriere architettoniche, e la Giunta regionale, con la delibera 171/2014, ha stabilito i criteri di funzionamento del fondo, prevedendo in particolare quelli per la “formazione delle graduatorie comunali, che tengano conto della situazione economica del nucleo famigliare di cui la persona invalida fa parte”. Nella delibera, tuttavia, si prevedeva, “qualora si trattasse del medesimo intervento edilizio, l’esclusione dal diritto all’accesso ai contributi, a valere sul fondo regionale, per le persone invalide che avessero già presentato in Comune la domanda per il fondo nazionale entro il primo marzo 2014. Questa decisione avrebbe tuttavia rischiato di creare diseguaglianze tra i cittadini e di contraddire lo spirito della norma regionale, modificata proprio per affrontare il blocco dei finanziamenti statali”, ha sottolineato la consigliera. La Giunta ha perciò modificato la propria delibera “consentendo l’accesso al fondo regionale anche a chi avesse fatto domanda per il fondo nazionale”. La risoluzione denuncia il fatto che “le richieste di contributo nelle liste di attesa del fondo nazionale sarebbero migliaia, ferme, in alcune province, al 2008, per un impegno di spesa di decine di milioni di euro”. A favore si sono espressi i consiglieri del Pd Barbara Lori, Paolo Zoffoli e Antonio Mumolo.

Vigili del fuoco. Aula approva all’unanimità risoluzione: “Cambiare normativa per eliminare ostacoli reclutamento e oneri a carico aspiranti volontari”

L’Assemblea legislativa regionale ha approvato all’unanimità una risoluzione presentata dalla Lega nord, primo firmatario Alan Fabbri, che chiede alla Giunta di “sensibilizzare il Parlamento e il Governo perché dispongano la riduzione dei costi delle visite mediche a carico degli aspiranti volontari Vigili del fuoco” e, dopo un emendamento del Pd, primo firmatario Giuseppe Boschini, “a verificare, con le strutture sanitarie regionali, la possibilità di percorsi per agevolare e favorire la gratuità delle stesse”.

Nel documento, illustrato in Aula da Fabbri (Ln), si chiede alla Regione “di farsi portavoce di una revisione della normativa e della regolamentazione attuali superando gli ostacoli in materia di reclutamento dei Vigili del fuoco, eliminando gli oneri a carico degli aspiranti volontari e dando nuovo impulso allo svolgimento dei corsi presso i Comandi provinciali”. Si chiede poi “di attivarsi per bloccare l’eventuale proposta di eliminazione del rimborso spettante ai volontari Vigili del fuoco che operano durante il proprio orario di lavoro”. La “demotivazione e gli ostacoli economici e burocratici- si rileva ancora nel documento- rischiano di portare alla chiusura di diverse sedi volontarie dei Vigili del fuoco, con possibili gravi ripercussioni sulla sicurezza dei nostri cittadini”. Peraltro, in Emilia-Romagna, “duramente colpita dagli eventi sismici del 2012”, il “volontariato nell’ambito del Corpo dei Vigili del fuoco si caratterizza per l’alto grado di professionalità e costituisce un elemento essenziale per garantire l’espletamento di un servizio di soccorso e supporto indispensabile per l’intera comunità”.

Alessandro Cardinali e Antonio Mumolo (Pd) hanno ricordato l’importante ruolo svolto dai Vigili del fuoco volontari durante il terremoto del maggio 2012, e ricordato “l’impegno della Regione per la manutenzioni delle sedi (8,5 milioni di euro) e per l’acquisto dei mezzi (4 milioni)”.