Approvata la nuova legge regionale sui rifiuti

Approvata la nuova legge regionale sui rifiuti.

Gli obiettivi della nuova legge
Entro il 2020, si punta a ridurre la produzione pro capite dei rifiuti urbani dal 20 al 25% rispetto a quanto prodotto nel 2011; a minimizzare il quantitativo di rifiuto urbano conferito in discarica (meno di 150 chilogrammi annui per abitante); a raggiungere almeno il 73% di raccolta differenziata; a riciclare almeno il 70% di alcune materie (carta, metalli, plastica, legno, vetro e organico). Il concetto chiave della nuova legislazione regionale sta nello slogan “chi inquina paga”. Si agisce sulla cosiddetta “ecotassa”, il tributo speciale per il conferimento in discarica, con un aumento del 20% che scatterà il 1^ gennaio 2017. Contestualmente, comincia il percorso che porterà alla “tariffazione puntuale”: entro il 2020 si pagherà in base all’effettivo servizio erogato (i rifiuti effettivamente conferiti) e non più in base ai metri quadri dell’abitazione o al numero dei componenti della famiglia. Il principale criterio di efficienza sul quale valutare i vari sistemi di gestione sarà la riduzione dei rifiuti non inviati a riciclaggio, premiando i Comuni che invieranno meno rifiuti in discarica rispetto al dato medio regionale. Questo parametro sarà assunto anche per ripartire il fondo incentivante, tenendo conto degli “abitanti equivalenti” (oltre ai residenti, i cosiddetti city users). La disciplina dei sistema di raccolta dei rifiuti rimane prerogativa dei Comuni.

Le materie raccolte in modo differenziato dovranno essere conferite in impianti in grado di favorirne la massima valorizzazione economica e ambientale; la scelta di tali impianti andrà effettuata tramite gara pubblica. Fino al 31 dicembre 2019 il fondo di incentivazione alla prevenzione e riduzione dei rifiuti verrà destinato per metà a diminuire il costo del servizio di igiene urbana degli utenti dei Comuni che nell’anno precedente hanno prodotto quantitativi di rifiuti non inviati a riciclaggio inferiori al 70% della media regionale registrata, e per l’altra metà a ridurre i costi di avvio della raccolta porta a porta, o sistemi equipollenti, capaci di analoghi risultati di riduzione dei rifiuti non destinati a riciclaggio. Infine, si stabilisce che gli strumenti incentivanti previsti dalla nuova normativa prevedano premialità per le imprese che innovino il ciclo produttivo e prodotti per ridurre la produzione di rifiuti.

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Inaugurazione Avvocato di strada Lucca

Sabato 26 giugno alle ore 11.30 presso la sede della Croce Verde Lucca, si terrà la conferenza stampa di presentazione del progetto locale “Avvocato di strada”, per la tutela legale delle persone senza dimora. L’iniziativa è promossa dall’Associazione Nazionale Avvocato di strada Onlus e vedrà la collaborazione della Croce Verde locale.

Presso il nuovo sportello, i legali volontari aderenti all’Associazione Avvocato di strada offriranno tutela legale gratuita ai senza tetto. Tutte le persone senza dimora con problemi legali che vivono sul territorio di Lucca potranno presentarsi allo sportello senza appuntamento.
Interverranno alla presentazione l’Avv. Antonio Mumolo, Presidente nazionale dell’Associazione Avvocato di strada Onlus, l’Avv. Caterina Tanda, Coordinatrice di Avvocato di strada Lucca, il Dott. Piero Mungai, Presidente Croce Verde P.A. Lucca. Altri relatori sono in attesa di conferma.
Lucca, che segue Firenze, diventa così la seconda città toscana ad ospitare una sede di Avvocato di strada, mentre diventano 41 le città italiane dove sono presenti i legali volontari dell’Associazione. Fanno parte dell’Associazione oltre settecento avvocati volontari, che dal 2001 ad oggi hanno aperto più di seimila pratiche.
Sono invitati alla conferenza stampa di presentazione gli organi di stampa, i volontari e i rappresentanti delle associazioni di volontariato del territorio e tutti, gli avvocati e tutti i cittadini interessati a collaborare o ad avere maggiori informazioni sulle attività previste.

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Pesca. Da Commissione via libera a petizione popolare sulle norme che vietano quella con esche vive”

Il documento chiede una legislazione più omogenea tra Emilia-Romagna e Lombardia, Regioni che prevedono regole e sanzioni diverse per chi pesca lungo il fiume Po.

La commissione Scuola, formazione, lavoro e sport, ha espresso parere favorevole (astenuto il M5s) sulle condizioni di ammissibilità della petizione popolare in merito alle norme che vietano l’esercizio della pesca con esche vive (secondo l’articolo 16 comma 1 dello Statuto regionale). La petizione nasce “dall’esigenza di una legislazione più omogenea tra la Regione Lombardia e la Regione Emilia-Romagna su questo tipo di pesca”. Il fiume Po, si legge nel parere approvato, si snoda lungo il confine tra queste due Regioni limitrofe e “ciascuna per il proprio ambito di competenza ha distinte normative in materia di pesca e acquacoltura”. La Regione Emilia-Romagna, con la L.r. 11 del 2012, ha fatto divieto di pesca “con l’utilizzo di esche di pesci vivi o morti”, sanzionando, di conseguenza, i comportamenti vietati, prevedendo una sanzione pecuniaria tra i 500 e i 3.000 euro. “Tali disposizioni non trovano però spazio nella legislazione della Regione Lombardia e, di conseguenza, ciò crea una certa difficoltà nell’individuazione del punto esatto del confine tra le Regioni Emilia-Romagna e Lombardia quando si è in navigazione sul fiume Po”. Da qui, “l’esigenza di una legislazione più omogenea tra le due Regioni”. Tommaso Foti (Fdi-An) e Antonio Mumolo (Pd) si sono detti d’accordo sull’esigenza di un approfondimento su questa materia e sull’opportunità di trovare “una armonizzazione tra le due normative”, in particolare “sulle modalità di verifica e su chi fa i controlli”. La Giunta, da parte sua, si è detta pronta, “entro l’anno”, a proporre una modifica alla legge regionale per armonizzare la normativa, in particolare, le sanzioni.

15.09.15 Modigliana (FC): “La resistenza del popolo curdo in Siria ed Iraq”

Incontro pubblico: La resistenza del popolo curdo in Siria ed Iraq

Martedì 15 settembre, 2015, pre 20.30
Comune di Modigliana, Palazzo Comunale, Sala Consiliare (MAPPA)

Partecipano:
David Issamadem, Presidente della comunità curda in Italia
Antonio Mumolo, Presidente dell’associazione Bologna-Kurdistan
Massimiliano Trentin, Università di Bologna, Dip.to Scienze Politiche e Sociali
Mirko Masotti, Presidente ANPI di Modigliana

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08.09.15 Festa Unità Bologna: “L’impegno dell’Emilia-Romagna per il contrasto alle organizzazioni mafiose”

Festa Unità Bologna
Martedì 8 settembre 2015, h.21

“L’impegno dell’Emilia-Romagna per il contrasto alle organizzazioni mafiose”

Partecipano Federico Alessandro Amico, Daniele Borghi, Antonio Mumolo, Simonetta Saliera; modera Silvia Manfredini.

LINK
http://festaunita.pdbologna.org/events/limpegno-dellemilia-romagna-per-il-contrasto-alle-organizzazioni-mafiose/