L’Assemblea legislativa regionale ha approvato all’unanimità una risoluzione presentata dalla Lega nord, primo firmatario Alan Fabbri, che chiede alla Giunta di “sensibilizzare il Parlamento e il Governo perché dispongano la riduzione dei costi delle visite mediche a carico degli aspiranti volontari Vigili del fuoco” e, dopo un emendamento del Pd, primo firmatario Giuseppe Boschini, “a verificare, con le strutture sanitarie regionali, la possibilità di percorsi per agevolare e favorire la gratuità delle stesse”.

Nel documento, illustrato in Aula da Fabbri (Ln), si chiede alla Regione “di farsi portavoce di una revisione della normativa e della regolamentazione attuali superando gli ostacoli in materia di reclutamento dei Vigili del fuoco, eliminando gli oneri a carico degli aspiranti volontari e dando nuovo impulso allo svolgimento dei corsi presso i Comandi provinciali”. Si chiede poi “di attivarsi per bloccare l’eventuale proposta di eliminazione del rimborso spettante ai volontari Vigili del fuoco che operano durante il proprio orario di lavoro”. La “demotivazione e gli ostacoli economici e burocratici- si rileva ancora nel documento- rischiano di portare alla chiusura di diverse sedi volontarie dei Vigili del fuoco, con possibili gravi ripercussioni sulla sicurezza dei nostri cittadini”. Peraltro, in Emilia-Romagna, “duramente colpita dagli eventi sismici del 2012”, il “volontariato nell’ambito del Corpo dei Vigili del fuoco si caratterizza per l’alto grado di professionalità e costituisce un elemento essenziale per garantire l’espletamento di un servizio di soccorso e supporto indispensabile per l’intera comunità”.

Alessandro Cardinali e Antonio Mumolo (Pd) hanno ricordato l’importante ruolo svolto dai Vigili del fuoco volontari durante il terremoto del maggio 2012, e ricordato “l’impegno della Regione per la manutenzioni delle sedi (8,5 milioni di euro) e per l’acquisto dei mezzi (4 milioni)”.