L’Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro. Domenica 1 maggio in Piazza Nettuno il PD Bologna incontra i cittadini

L’Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro. Costituzione italiana, art. 1. Dal 29 aprile al 2 maggio il PD di Bologna organizzerà una serie di iniziative per promuovere le proprie idee e proposte su lavoro, sviluppo economico e giustizia sociale.

Domenica 1° maggio in Piazza Nettuno dalle 9 alle 12 il PD incontra i cittadini per presentare le sue proposte per il lavoro, lo sviluppo economico e la giustizia sociale. Saranno presenti tra gli altri Raffaele Donini, Virginio Merola, Maurizio Cevenini, Walter Vitali, Paolo Nerozzi, Antonio Mumolo, Stefano Borgatti e Stefano Caliandro

27.04.11 In aula il progetto di legge contro le infiltrazioni mafiose. La relazione di Antonio Mumolo

Nella seduta del 27 aprile 2011 dell’Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna è iniziato l’esame del progetto di legge regionale “Misure per l’attuazione coordinata delle politiche regionali a favore della prevenzione del crimine mafioso e organizzato, nonchè per la promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile.” Il consigliere regionale PD Antonio Mumolo, relatore della legge, ha letto in aula la relazione di accompagnamento alla proposta.

La relazione del consigliere Mumolo

SIGNOR PRESIDENTE, ASSESSORI, COLLEGHE CONSIGLIERE, CONSIGLIERI,
IL PROGETTO DI LEGGE CHE OGGI DISCUTIAMO, “MISURE PER L’ATTUAZIONE COORDINATA DELLE POLITICHE REGIONALI A FAVORE DELLA PREVENZIONE DEL CRIMINE MAFIOSO E ORGANIZZATO,NONCHE’ PER LA  PROMOZIONE DELLA CULTURA DELLA LEGALITA’ E DELLA CITTADINANZA RESPONSABILE” INTENDE RIAFFERMARE LA CULTURA DELLA LEGALITÀ E CONTRASTARE I TENTATIVI DI INFILTRAZIONE DELLE VARIE MAFIE, UTILIZZANDO GLI STRUMENTI DI PREVENZIONE DI CUI LA REGIONE NELL’AMBITO DELLE SUE COMPETENZE SI PUÒ AVVALERE. (altro…)

Il fatto quotiano. A Modena sfregiata la mostra contro la camorra. Il parroco: “I clan tra noi, dobbiamo reagire”

FONTE: Il Fatto quotidiano | L’esposizione di fotografie in una chiesa di Modena. I carabinieri: “Non abbiamo dubbi, sono segni mafiosi”. E per la prima volta si schiera anche la chiesa: “Abitano vicino alle nostre case, frequentano le nostre parrocchie: ora apriamo gli occhi”

Un’intimidazione allo scrittore Davide Cerullo mediante lo sfregio della sua mostra dedicata a Scampia “Volti che interrogano”, esposta nella chiesa Beata Vergine di Modena. E dopo il sindaco di Bomporto Alberto Borghi, nel giro di una settimana tocca a un sacerdote denunciare la camorra. Sabato mattina nella parrocchia di don Paolo Boschini, a due passi dal centro, sono state danneggiate alcune fotografie di Cerullo, già autore assieme ad Alessandro Pronzato (Radio Maria) di “Le ali bruciate”, autobiografia di un ragazzino soldato di camorra che rifiuta l’abbraccio mortale di ‘O sistema’ e sceglie di combatterlo con l’educazione alla legalità.

Le parole di Boschini suonano come un boato nel silenzio: ”Se qui una mostra contro la camorra suscita atti di questo tipo i cristiani non possono avere reazioni timide. Cerullo gira l’Italia per incontri pubblici ma solo a Modena ha subito questo avvertimento. In particolare la croce impressa sul volto di un bambino che guarda attraverso una fessura, associato da me allo stesso autore, poichè lui sa guardare attraverso, ha dei sogni”.

I carabinieri considerano i segni come messaggi mafiosi da decriptare, essendo riferiti alle uniche sei fotografie (su 35) prese ad esempio nella messa di domenica scorsa. Davide Cerullo risiede da due anni a Nonantola, in quel fazzoletto di terra al confine bolognese da un trentennio base logistica del Clan dei Casalesi: ”Sono preoccupato, ma questo atto dimostra a tutti che il fenomeno criminoso è presente anche qui – spiega Cerullo – a Scampia l’invito che mi arriva è a ‘parlare bene’, il che significa non parlare. Invece bisogna alzare il tiro e denunciare, non possiamo fingere che queste cose non esistano”. (altro…)

19.04.11 Licenziato progetto di legge per la prevenzione del crimine mafioso. Mumolo: “Grande soddisfazione per l’approvazione all’unanimità”

Con il voto favorevole espresso all’unanimità dei presenti (pd, pdl, mov.5 stelle), la commissione Bilancio, affari generali e istituzionali ha licenziato ieri martedì 19 aprile il progetto di legge d’iniziativa della Giunta regionale ‘Misure per l’attuazione coordinata delle politiche regionali a favore della prevenzione del crimine organizzato e mafioso, nonché per la promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile’. Il testo licenziato approderà in Aula nel corso della prossima tornata di Consiglio prevista per la settimana prossima.

“Scopo del provvedimento – ha spiegato in premessa all’esame del testo il consigliere PD Antonio Mumolo, relatore della legge – è quello di contenere le infiltrazioni mafiose nella nostra regione, un territorio “ricco e quindi appetibile”. La proposta intende riaffermare la cultura della legalità “secondo il principio di non convivenza con la criminalità organizzata”, utilizzando gli strumenti di prevenzione di cui la Regione nell’ambito delle sue competenze si può avvalere. Tra i punti rilevanti del progetto di legge: le misure di monitoraggio e prevenzione dei fenomeni, grazie ad una rete di accordi e convenzioni con enti locali, rappresentanze della società civile e del modo della scuola e dell’università. Prevista la creazione di un osservatorio regionale sui fenomeni connessi al crimine organizzato e mafioso in collegamento con gli osservatori locali e in rapporto con le principali associazioni rappresentative del volontariato, del mondo dell’impresa, della cooperazione e della rappresentanza sindacale, “anche al fine di acquisire indicazioni propositive e sulle migliori pratiche”. Altri aspetti centrali del progetto di legge riguardano le azioni finalizzate al recupero dei beni confiscati: prevista l’assistenza legale e amministrativa da parte della Regione agli enti locali assegnatari per snellire i tempi di acquisizione degli immobili. La norma stabilisce poi lo stanziamento di contributi in favore di enti locali e di soggetti concessionari dei beni confiscati alle mafie per concorrere a opere di restauro e arredo degli edifici in questione e per favorirne il riutilizzo in funzione sociale. Nella finanziaria regionale è già previsto a tale scopo un fondo di 1 milione di euro. Tra le ulteriori azioni del progetto di legge ci sono gli interventi a sostegno delle vittime di reato e la costituzione di un centro di documentazione, aperto alla fruizione dei cittadini, sui fenomeni connessi al crimine mafioso con specifico riguardo al territorio regionale. (altro…)

Risoluzione PD per il commercio ambulante: “diecimila piccole imprese a rischio in Emilia-Romagna”

Il decreto legislativo che attua nel nostro Paese la Direttiva Europea relativa ai servizi nel mercato interno (cosiddetta “Bolkestein”, nata per avvantaggiare imprese e consumatori attraverso la riduzione di molti passaggi burocratici) pone alcune difficoltà alle piccole e piccolissime imprese locali, poco competitive su mercati troppo vasti e «rischia di mettere in crisi il commercio ambulante e su aree pubbliche, che conta 500.000 addetti in Italia e più di 160.000 imprese, di cui 10.000 in Emilia-Romagna» affermano Antonio Mumolo e i consiglieri regionali PD firmatari della Risoluzione presentata in Regione.

Il documento pone l’accento sull’importanza di questo settore, sia per l’animazione e riqualificazione dei centri urbani dove normalmente si svolge, sia per il servizio di distribuzione che assicura in tante frazioni e centri minori.

“Il problema – spiegano i consiglieri – è rappresentato in particolare da una norma del decreto che fissa paletti troppo rigidi per il rilascio e il rinnovo della concessione dei posteggi per l’esercizio del commercio su aree pubbliche, di fatto criteri impossibili da rispettare per imprese individuali ed a conduzione familiare come sono quelle degli ambulanti.”

“I mercati su aree pubbliche rappresentano una tipologia distributiva di straordinaria importanza per incrementare l’attrattività delle nostre città. L’espulsione dai mercati degli operatori attualmente presenti arrecherebbe gravissime conseguenze non solo in termini occupazionali, ma anche in termini di dequalificazione del servizio da rendere ai consumatori.”

“Con la risoluzione presentata oggi invitiamo quindi la Giunta ad attivarsi nelle sedi nazionali affinché il Governo definisca se la nozione di “risorse naturali” o “capacità tecniche disponibili” sia o meno applicabile ai posteggi utilizzati per l’esercizio del commercio su aree pubbliche. Chiediamo che nella definizione dei criteri per il rilascio e il rinnovo della concessione dei posteggi per l’esercizio del commercio su aree pubbliche si applichino le deroghe previste e che si escludano da qualsiasi procedimento di evidenza pubblica tutte le concessioni nei Comuni con popolazione fino a 10.000 abitanti. Chiediamo infine che le Regioni possano stabilire le norme per il rilascio e il rinnovo delle concessioni di posteggio sulla base del criterio prioritario della professionalità e dell’anzianità e che la durata delle concessioni/autorizzazioni sia di 12 anni.”

1314 Risoluzione proposta dai consiglieri Alessandrini, Monari, Costi, Piva, Zoffoli, Mumolo, Montanari, Mori, Cevenini e Luciano Vecchi per invitare la Giunta a porre in essere azioni, presso il Governo e la Conferenza unificata, al fine di definire se le nozioni di “risorse naturali” o “capacità tecniche disponibili” siano applicabili ai posteggi utilizzati per il commercio su aree pubbliche e conseguentemente le relative concessioni non rientrino nei casi di cui al 4° comma dell’art. 16 del D.lgs. n. 59/2010 (Attuazione della direttiva 2006/123/CE relativa ai servizi nel mercato interno) (documento in data 19 04 11).

Risoluzione Direttiva Bolkestein

Progetto di legge contro le infiltrazioni mafiose. Audizione di associazioni, categorie economiche e sindacati di polizia

Si è conclusa la seconda e ultima audizione promossa dalla Commissione Bilancio, affari generali e istituzionali sul progetto di legge d’iniziativa della Giunta: “Misure per l’attuazione coordinata delle politiche regionali a favore della prevenzione del crimine organizzato e mafioso, nonché per la promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile” al quale è abbinato un progetto di legge di argomento analogo presentato dal movimento 5 stelle.

Dopo una breve introduzione di Antonio Mumolo, consigliere PD e relatore del progetto di legge, che ne ha riassunto le linee principali (misure di monitoraggio e prevenzione, velocizzazione procedure per utilizzo beni confiscati, start up dei progetti), sono stati numerosi gli esponenti di associazioni di categoria, sindacali e del volontariato intervenuti all’incontro. E’ emerso un giudizio sostanzialmente positivo sulla proposta regionale, accolta con favore e ritenuta opportuna per affrontare un fenomeno in continua espansione che interessa anche il territorio dell’Emilia-Romagna. Occorrono strumenti adeguati di prevenzione e di “lettura” delle dinamiche criminali in questione per contrastare l’infiltrazione mafiosa. Molti gli interventi in questo senso. Da alcuni è stato auspicato il maggiore coinvolgimento, fin dal dettato legislativo, di categorie non espressamente enunciate nel testo. Altri hanno sottolineato la necessità di mettere maggiormente a fuoco le funzioni dell’osservatorio regionale sui fenomeni connessi al crimine organizzato e mafioso. In generale si è auspicato un efficace raccordo tra i diversi soggetti della società civile e le istituzioni, in primis la Regione, alla quale è stato tra l’altro chiesto di disegnare in termini maggiormente incisivi le funzioni di raccordo e raccolta delle informazioni, per tradurre in obiettivi e progetti concreti i dati e le segnalazioni che l’osservatorio raccoglierà. (altro…)