Venerdì 27 maggio 2011 l’Associazione Avvocato di strada e la Caritas Diocesana di Piacenza-Bobbio hanno inaugurato un nuovo sportello legale per le persone senza dimora.
Sono intervenuti alla presentazione della nuova sede l’Avv. Antonio Mumolo, Presidente Associazione Avvocato di strada Onlus, Giuseppe Chiodaroli, Direttore Caritas Diocesana di Piacenza-Bobbio, l’Avv. Daniele Gardi, Coordinatore sportello Avvocato di strada Piacenza, Francesco Argirò, Responsabile Area Promozione Umana Caritas Diocesana di Piacenza-Bobbio.
Alle attività consuete che la Caritas Diocesana di Piacenza-Bobbio presta da numerosi anni (ascolto, orientamento ed accompagnamento, presa in carico) in favore di persone in situazioni di forte marginalità sociale, da oggi si aggiungerà l’azione di tutela legale prestata da professionisti volontari. Tutte le persone senza dimora con problemi legali che vivono a Piacenza potranno presentarsi allo sportello senza appuntamento e senza dover essere inviati da nessun servizio. Ci saranno ad attenderli avvocati professionisti volontari che offriranno tutela in via giudiziale e stragiudiziale.
Con la nuova sede di Piacenza diventano venti le città che ospitano uno sportello legale dell’Associazione Avvocato di strada. Le altre sono Ancona, Bari, Bologna, Bolzano, Ferrara, Foggia, Jesi, Lecce, Milano, Macerata, Modena, Napoli, Padova, Pescara, Roma, Reggio Emilia, Rovigo, Taranto, Trieste. Fanno parte dell’Associazione oltre seicento avvocati volontari, che dal 2001 ad oggi hanno aperto più di seimila pratiche.
L’inaugurazione della nuova sede arriva pochi giorni prima del ricevimento che si terrà a Roma nei Giardini del Quirinale martedì 31 maggio 2011 in occasione della Festa nazionale della Repubblica ed al quale parteciperà Antonio Mumolo in qualità di Presidente dell’Associazione nazionale Avvocato di strada. (altro…)
Antonio Mumolo è tra i consiglieri regionali del PD che hanno presentato una Risoluzione alla Giunta regionale per chiedere al Governo, attraverso la Conferenza Stato-Regioni, una revisione dei dispositivi del Decreto Ministeriale (4 giugno 2010) e un maggiore ascolto e coinvolgimento degli attori sociali, a partire dalle istituzioni formative e dagli insegnanti dei CTP, nella revisione delle modalità di espletamento della prova di lingua italiana.
La risoluzione chiede «che vengano ripristinate e potenziate le risorse per la formazione tagliate ai CTP, per evitare anche che la formazione privata speculi su questo vuoto proponendosi con corsi a pagamento, magari reperendole da una revisione delle modalità di istituzione delle Commissioni Esaminatrici, che prevedono costi ingentissimi ed ingiustificati». «Occorre adoperarsi in ogni sede per manifestare il dissenso rispetto ad una politica dell’immigrazione che non integra ma ghettizza – prosegue Pagani del PD – che non offre possibilità e diritti, ma solo ostacoli e prevaricazioni».
«La percentuale della comunicazione orale, in particolare in un contesto di migrazione, è decisamente più alta ed ha maggiore rilevanza rispetto all’utilizzo della lingua scritta, mentre l’esame di lingua per l’ottenimento del permesso di lungo periodo prevede una verifica esclusivamente scritta delle competenze comunicative. Esistono persone, provenienti da paesi in cui la scolarizzazione non è ancora equamente garantita e diffusa, per le quali il test di lingua italiana si qualifica solo come atto fortemente escludente».
La questione quindi ruota intorno al tema di immigrazione clandestina che ha visto, dopo la “Bossi-Fini”, l’introduzione “pacchetto sicurezza” con il quale la clandestinità è diventata reato penale in Italia. Inoltre «una recentissima sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha sancito l’incompatibilità del reato di immigrazione clandestina con la normativa europea in materia di rimpatri», si legge nella Risoluzione.
«Molti insegnanti dei CTP hanno sottolineato con forza il loro disappunto per una norma ritenuta lesiva dei diritti fondamentali della persona del tutto inutile dal punto di vista formativo ed eccessivamente onerosa per lo Stato. Come era prevedibile ipotizzare in assenza di adeguati strumenti di formazione, i primi esami espletati con la nuova metodologia hanno visto un alto numero di candidati inidonei che per altro, vista la carenza di personale docente nei CTP, dovranno attendere molti mesi di insicurezza e precarietà prima di potere ritentare la prova».
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1393 Risoluzione proposta dai consiglieri Pagani, Moriconi, Mumolo, Piva, Vecchi Luciano, Costi, Ferrari, Pariani, Carini, Alessandrini, Casadei, Zoffoli e Cevenini per impegnare la Giunta a chiedere al Governo, attraverso la Conferenza Stato-Regioni, la revisione delle disposizioni contenute nel D.M. 4 giugno 2010 in tema di accertamento della conoscenza della lingua italiana da parte di immigrati, specie al fine dell’ottenimento del permesso di soggiorno di lungo periodo (documento in data 18 05 11).
Domenica 29 maggio presso il Museo Civico di Gibellina si terrà l’iniziativa “CITTADINI SI DIVENTA – Una strategia unitaria per promuovere i diritti delle nuove generazioni” dedicata al tema della costruzione del senso di cittadinanza nei minori.
Parteciperanno numerosi rappresentanti delle istituzioni locali e delle associazioni che si occupano di minori. Antonio Mumolo, presidente dell’Associazione Avvocato di strada Onlus interverrà in videoconferenza. (altro…)
Venerdì 27 maggio 2011 ore 10.30 con una conferenza organizzata presso la Sala delle Colonne Curia Vescovile, Piazza Duomo 33 Piacenza, l’Associazione Avvocato di strada e la Caritas Diocesana di Piacenza-Bobbio inaugurano un nuovo sportello legale per le persone senza dimora. (altro…)
Antonio Mumolo era tra i numerosi militanti del PD Bologna che sabato 21 maggio, in vista del ballottaggio per il Comune di Milano del 29 e 30 maggio, si sono recati a Milano per portare il proprio sostegno al candidato Pisapia.
Nell’ambito della Festa dell’Antimafia che si è tenuta a Riale il 20, 21 e 22 maggio 2011, il Centro Socioculturale «Giovanni Falcone» ha organizzato un incontro per il giorno 21 maggio alle ore 17:00 con il Consigliere regionale del Partito Democratico Antonio Mumolo per illustrare la legge approvata dalla Regione Emilia-Romagna che ha per oggetto:
Misure per l’attuazione coordinata delle politiche regionali a favore della prevenzione del crimine mafioso e organizzato, nonché per la promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile.
Hanno partecipato anche:
• Stefano Fiorini Sindaco del Comune di Zola Predosa
• Nadia Masetti Assessore del Comune di Zola Predosa