Gli avvocati di strada arrivano in Sicilia. Inaugurazione degli sportelli di Palermo, Catania e Siracusa

L’Associazione Avvocato di strada Onlus apre tre nuove sedi in Sicilia. Venerdì 27 e sabato 28 gennaio verranno inaugurate le sedi di Palermo, Catania e Siracusa.

PALERMO

> Venerdì 27 gennaio 2012 alle h.15.30 presso la Locanda del Samaritano in vicolo San Carlo n. 62 (nei pressi di P.za Rivoluzione), Palermo, si tiene la conferenza stampa di presentazione dello sportello di Palermo, attivato in collaborazione con la Caritas cittadina. Interverranno alla presentazione l’Avv. Antonio Mumolo, Presidente Associazione nazionale Avvocato di strada, l’Avv. Francesco Campagna, Coordinatore Avvocato di strada Palermo, Mons. Benedetto Genualdi, Direttore della Caritas Diocesana di Palermo.

CATANIA

> Sabato 28 gennaio 2012, alle 10, presso il Salone dell’Ordine dei Cavalieri della Mercede, Via Antonino di San Giuliano n° 60/A, Catania, verrà presentato il nuovo sportello di Catania. Interverranno l’avv. Antonio Mumolo, presidente Associazione nazionale “Avvocato di strada”, l’avv. Giuseppe Rapisarda, coordinatore della sede catanese e il barone Beniamino Sorbera de Corbera, responsabile dell’Ordine dei Cavalieri della Mercede.

SIRACUSA

> Sabato 28 gennaio 2012 alle h.17.30 è convocata presso la Parrocchia “Maria Madre della Chiesa” di Siracusa la conferenza stampa di presentazione della nuova sede di Avvocato di strada Siracusa. Interverranno alla presentazione l’Avv. Antonio Mumolo, Presidente Associazione nazionale Avvocato di strada, l’Avv. Corrado Giuliano, l’avv.Edoardo Di Mauro e l’Avv.Giorgio Mirisola, volontari dello sportello, e il Parroco Don Carlo D’Antoni.

Presso le tre nuove sedi siciliane i legali dell’Associazione Avvocato di strada offriranno tutela legale gratuita ai senza tetto. Tutte le persone senza dimora con problemi legali che vivono a Palermo, Catania e Siracusa potranno presentarsi agli sportelli senza appuntamento.

Con le tre nuove sedi siciliane diventano venticinque le città che ospitano uno sportello legale dell’Associazione Avvocato di strada. Le altre sono Ancona, Bari, Bologna, Bolzano, Ferrara, Foggia, Jesi, Lecce, Milano, Macerata, Modena, Napoli, Padova, Pescara, Piacenza, Roma, Reggio Emilia, Rovigo, Salerno, Taranto, Trieste, Vicenza. Fanno parte dell’Associazione oltre settecento avvocati volontari, che dal 2001 ad oggi hanno aperto più di seimila pratiche.

Sono invitati alle tre presentazioni le associazioni di volontariato, le istituzioni pubbliche e tutti i cittadini interessati.

L’Emilia-Romagna aderisce alla campagna “L’Italia sono anch’io”. L’intervento in aula di Antonio Mumolo

Martedì 17 gennaio l’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna ha approvato a maggioranza (contrari PDL e Lega Nord) la risoluzione presentata dai consiglieri del Pd finalizzata a sostenere la campagna “L’Italia sono anch’io”, per la raccolta di firme a sostegno di due proposte di legge di iniziativa popolare in materia di riforma del diritto di cittadinanza, che prevedono l’una l’introduzione per i minori dello “ius soli temperato” e l’altra il riconoscimento del diritto di voto, relativamente alle elezioni amministrative, ai lavoratori regolarmente presenti da cinque anni. Il consigliere regionale PD Antonio Mumolo, tra i firmatari della risoluzione, è intervenuto nel corso del dibattito.

L’intervento in aula del consigliere regionale PD ANTONIO MUMOLO:
Martedì 17 gennaio – Assemblea Legislativa Regione Emilia-Romagna

Intervengo ovviamente per dichiarare il voto favorevole del Gruppo del Partito Democratico alla proposta e anche all’emendamento e per ricordare che “L’Italia sono anch’io” è una campagna nazionale per i diritti di cittadinanza e di voto che è stata promossa nel 150° anniversario dell’Unità d’Italia da 18 associazioni, tra cui l’ARCI, le ACLI, la Caritas, il Centro Astalli, i diversi sindacati, la Tavola della pace.
Sono 18 associazioni che hanno ritenuto che ci sia una forte esigenza di affrontare il tema in questo momento. Lo preciso per rispondere a chi ritiene che ci sia ben altro, perché ogni volta c’è sempre ben altro e ogni volta questa non è mai la priorità.
Non sarà la priorità, però ci sono tantissime persone in questo Paese, che fanno parte di queste 18 associazioni, le quali hanno ritenuto, invece, importante una campagna come “L’Italia sono anch’io”, la campagna di condivisione di due proposte di legge, una relativa allo ius soli e l’altra al voto amministrativo per gli immigrati, e che hanno ritenuto che questi siano temi di una data importanza su cui quanto meno bisogna discutere.
Do atto a chi ha parlato prima della minoranza, il consigliere Lombardi e altri, del fatto che la discussione poi porta a un risultato. Io sono avvocato, mi occupo di diritto dell’immigrazione e so benissimo quanto ci vuole per richiedere la cittadinanza dopo essere stati dieci anni legalmente in Italia e aver pagato le tasse. La legge stabilisce già 730 giorni dalla domanda, ma non sono mai 730 giorni. È una burocrazia infinita per una persona che è vissuta in Italia per tanti anni, che non ha mai commesso reati e che si vede, però, respingere una richiesta legittima o quanto meno si vede non rispondere per anni e non sa quando arriverà la sua risposta.
Noi ci troviamo in questa situazione e già il fatto che Lombardi e altri di questa minoranza rispetto a questo argomento che abbiamo affrontato oggi in Aula ritengano che, quanto meno dal punto di vista burocratico, un interventi si possa compiere è già un passo avanti, che io apprezzo. È già un passo avanti per riconoscere diritti e cittadinanza a persone che oggettivamente dovrebbero poterne usufruire.
L’altro giorno in televisione ho visto un servizio su una ragazza che parlava il romanesco. È nata a Roma, è sempre stata a Roma – qualcuno di voi l’avrà vista – e oggi si trova al CIE semplicemente perché, una volta compiuti i diciott’anni, per una serie di questioni familiari particolari, non è riuscita a presentare la domanda per ottenere la cittadinanza.
Scaduti i termini per la domanda, oggi si trova al CIE e dovrebbe andare non so se in Marocco o in Tunisia, in una realtà che non conosce assolutamente, che non ha mai conosciuto, dove parlano una lingua che lei non conosce. Queste sono le situazioni paradossali in cui noi ci troviamo oggi.
Per carità, la quaestio dello ius soli può essere temperata, si può ragionare in merito. In America, per esempio, chi nasce sul suolo americano è cittadino americano. Potremmo decidere in maniera un po’ diversa, potremmo ragionare, però è importante arrivare a una soluzione. La proposta di legge di iniziativa popolare presentata da “L’Italia sono anch’io” va in questa direzione.
Per quanto riguarda il voto amministrativo, che cosa si può dire? In Italia votano alle amministrative i cittadini europei, anche se sono rimasti sul territorio nazionale per pochissimo tempo, così come noi votiamo nelle amministrazioni delle altre città europee.
Quando c’è una persona che da cinque anni si trova sul territorio italiano, non ha mai commesso reati e lavora, paga le tasse e contribuisce alla richiesta e allo sviluppo di questo Paese, come si può negarle il diritto di voto? Perché glielo si dovrebbe negare? Non vedo una ragione valida per impedire a una persona che è sul nostro territorio e, come noi, lavora nelle nostre fabbriche, nelle nostre aziende e contribuisce al nostro sviluppo, di votare per l’amministrazione. Non stiamo parlando del voto alle politiche, ma dell’amministrazione.
Non riesco a capire perché si dovrebbe negare un diritto del genere, per quale motivo. C’è tantissima gente che potrebbe, usufruendo di tale diritto, contribuire ancora di più allo sviluppo della nostra società, a un’integrazione diversa, a una multiculturalità diversa. Oggi queste persone sono escluse e non si capisce davvero il motivo per cui dovrebbero esserlo.
Noi continuiamo con questa battaglia. L’approvazione di questa risoluzione fa parte di questa battaglia e ci auguriamo che, una volta raggiunto il numero delle firme, le leggi in oggetto si discutano in Parlamento per arrivare a una posizione diversa, che, peraltro, rimetta in linea l’Italia con la media europea.
Voi sapete che per ogni mille stranieri richiedenti in Italia solo l’1,5 per cento ottiene la cittadinanza, nonostante le domande, mentre, per esempio, il numero è cinque volte superiore nel Regno Unito e la media europea è di 2,4. Tra le diverse questioni in cui siamo indietro c’è anche questa. Dovremmo quanto meno riallinearci alla media europea. Grazie.

OG2011032759

Buoni libro. Mumolo: “In arrivo a Bologna e provincia 540mila euro destinati a 5488 beneficiari”

Gli studenti hanno tempo fino al 10 marzo 2012 per consegnare alle segreterie delle scuole frequentate il modulo di richiesta del contributo per la fornitura gratuita o semigratuita dei libri di testo (ai sensi dell’art. 3 della Legge regionale 08 agosto 2001, n. 26 “Diritto allo studio ed all’apprendimento per tutta la vita”). I destinatari dei contributi, che devono avere valore ISEE del nucleo famigliare riferito ai redditi dell’anno 2010 pari o inferiore a 10.632,94 euro, sono gli studenti residenti e frequentanti le scuole nella regione Emilia-Romagna, secondarie di 1° e 2° grado, statali, private paritarie e paritarie degli Enti Locali, non statali autorizzate a rilasciare titoli di studio aventi valore legale, e gli studenti di scuole dell’Emilia-Romagna residenti in altre Regioni che erogano il beneficio secondo il criterio “della scuola frequentata”.

“Grazie al contributo della Regione a Bologna e Provincia arriveranno oltre 540mila euro, che andranno a beneficiare 5488 studenti.” A comunicarlo è il consigliere regionale PD Antonio Mumolo.

“Negli ultimi anni il sistema scolastico italiano ha dovuto affrontare moltissimi tagli, che hanno impoverito la scuola pubblica e le possibilità formative. Lo stanziamento regionale – conclude Mumolo – aiuterà tante famiglie che stanno soffrendo a causa della grave crisi economica e sosterrà il diritto allo studio e all’istruzione di tutti gli alunni.” (altro…)

Mumolo: “Senza persone come Tizian la nostra società sarebbe più vulnerabile”

Nella seduta del 17 gennaio 2012 l’Assemblea legislativa ha votato in modo unanime contro le infiltrazioni mafiose in Emilia-Romagna approvando due risoluzioni. Una di queste esprime piena solidarietà a Giovanni Tizian, il giornalista della Gazzetta di Modena autore di ‘Gotica’, libro che richiama metaforicamente la linea di guerra ormai superata verso nord dalla criminalità organizzata in cerca non solo di riciclaggio e recentemente messo sotto scorta per. L’altro documento, presentato dal PD, chiede alla Giunta regionale di promuovere le iniziative previste per la legalita’ e la lotta alla criminalità organizzata.

“Dopo aver varato la legge regionale contro le infiltrazioni negli appalti in edilizia, ha sottolineato in aula il consigliere regionale PD Antonio Mumolo, “stiamo ragionando per una legge negli appalti dei servizi, un settore che ha caratteristiche diverse”.

“Le organizzazioni mafiose – conclude Mumolo – puntano ad un vero e proprio radicamento. Le gare di appalto al massimo ribasso sono un’autostrada per chi si vuole insinuare nei mercati e ha grandi disponibilità di denaro. La politica deve saper rispondere adeguatamente a questa “invasione” e tutte le istituzioni devono stringersi attorno a persone come Tizian, che fanno il proprio lavoro con coraggio, e senza le quali la nostra società sarebbe più vulnerabile perché conoscerebbe meno i pericoli che la minacciano.”


17.01.12 Assemblea Legislativa Regione Emilia-Romagna
L’intervento integrale in aula del consigliere regionale PD Antonio Mumolo


MUMOLO: Grazie, presidente. Forse qualche precisazione è necessaria rispetto a quanto questa Assemblea legislativa e questa Regione hanno fatto, in questa legislatura, nella lotta e nel contrasto alle infiltrazioni mafiose.
Si è detto che noi abbiamo fatto una legge che ha delle maglie larghe. Il valore al quale ci siamo ispirati per questa legge è stato la nostra unità politica, di tutte le forze presenti in quest’Aula. Ricordo che quando abbiamo iniziato il lungo percorso per costruire la legge per il contrasto alle infiltrazioni mafiose, abbiamo fatto in modo di coinvolgere sempre tutti. Per quanto riguarda la legge n. 3, oltre a tutte le riunioni in Commissione – nelle quali la Lega non ha presentato emendamenti, per esempio –, noi abbiamo svolto due audizioni pubbliche e abbiamo invitato tutti i soggetti interessati che potevano contribuire ad aiutarci a svolgere il nostro ruolo. Le famose maglie larghe non vanno intese nel senso di qualcosa che si poteva fare e non è stato fatto.
Ricordo a tutti quanti noi che abbiamo soltanto determinate competenze; non ne abbiamo, ad esempio, in ordine alla repressione e al diritto penale. Faccio presente questo perché noi abbiamo varato una legge che certo si occupa di monitoraggio e prevenzione – aspetti importanti – e certamente si occupa di cultura della legalità, che è la cosa più importante. Se non cresce la cultura della legalità, in questo Paese e in questa regione, faremo fatica ad opporci alle infiltrazioni mafiose solamente con politiche repressive, solamente con la magistratura e con le forze dell’ordine. Questo non lo diciamo solo noi, ma ce l’hanno detto tutti i soggetti interessati, tra cui i magistrati, che ci hanno aiutato a costruire questa legge.
Ho cercato fino all’ultimo di fare in modo che la legge – parlo della n. 3 del 2011, ma prima ne abbiamo approvata un’altra che si occupa di infiltrazioni mafiose e di contrasto all’illegalità negli appalti – fosse votata all’unanimità Anticipo che adesso stiamo già ragionando su un altro provvedimento, che deve riguardare invece il settore dei servizi, diverso da quello degli appalti nell’edilizia di cui ci siamo occupati.
Come dicevo, ho cercato di fare in modo che tutte le forze politiche votassero la legge n. 3 del 2011. Gli emendamenti della Lega sono arrivati solo in Aula, e non prima: mi spiace dirlo, ma è andata così. Ho chiesto al consigliere Manfredini e agli altri colleghi della Lega di votare comunque la legge, perché i contributi che loro hanno fornito in Aula possono essere utili e li utilizzeremo nel lavoro successivo che farà la Regione. Quelle norme, però, non potevano essere inserite in quella legge, perché riguardavano settori diversi, come è stato spiegato. La Lega Nord, però, ha preferito non votare la legge, unica forza politica in questo Consiglio regionale. Non faccio nessun tipo di dietrologia, è stata una scelta politica.
Da questo, però, a dire che non stiamo facendo nulla o che facciamo delle leggi solamente per dare soldi ad associazioni amiche, mi scusi, collega, c’è davvero il mare. Questo vuol dire non ricordare nemmeno l’impegno che è stato profuso, in otto mesi, per costruire una legge di questo genere. Non ce ne sono di analoghe in altre regioni.
Questa legge prevede, tra l’altro, anche una clausola valutativa, glielo ricordo, dunque gli effetti della stessa potremo valutarli tutti insieme in questa Regione. Non c’è un’altra legge regionale di questo tipo, che preveda una clausola valutativa.
Tornando alla risoluzione, come hanno già detto il mio Capogruppo e il collega Bonaccini, noi la voteremo convintamente, e siamo felici che sia votata all’unanimità dall’Aula. Cerchiamo, almeno su questo tema, di evitare la polemica politica, indirizzandola semmai su altri argomenti, e cerchiamo non solo di dare un’immagine di unità ma di essere davvero uniti, almeno sul tema della legalità e del contrasto alle infiltrazioni mafiose. Grazie.

Mafia. Dall’Assemblea legislativa solidarietà unanime a Tizian

(ANSA) – BOLOGNA, 17 GEN – L’Assemblea legislativa si è espressa in modo compatto e unanime contro le diverse infiltrazioni mafiose in Emilia-Romagna, approvando due risoluzioni. Una di queste esprime piena solidarieta’ a Giovanni Tizian, il giovane collaboratore della Gazzetta di Modena, giornalista recentemente messo sotto scorta, autore di ‘Gotica’, libro che richiama metaforicamente la linea di guerra ormai superata verso nord dalla criminalita’ organizzata in cerca non solo di riciclaggio. L’altro documento, presentato dal PD, chiede alla Giunta regionale di promuovere le iniziative previste per la legalita’ e la lotta alla criminalità organizzata.

E’ assodato, come ha sottolineato il capogruppo del PD, Marco Monari, che anche in Emilia-Romagna ormai “c’è stato un cambio di passo: i clan non puntano più a infiltrarsi, ma ad un vero e proprio radicamento nel sistema”. Ma se la mafia non ha ancora invaso questa regione “è perché la politica ha tenuto – ha detto in Aula il segretario regionale del PD, Stefano Bonaccini – e ha tenuto a destra, come al centro, e a sinistra”. E dopo aver varato la legge regionale contro le infiltrazioni negli appalti in edilizia, ha precisato l’avvocato Antonio Mumolo (Pd), “stiamo ragionando per una legge negli appalti dei servizi, un settore che ha caratteristiche diverse”. “Le gare di appalto al massimo ribasso – ha precisato Monari – sono un’autostrada per chi vuole entrare in modo spregiudicato nel mercato. Ovviamente il tema riguarda gli Enti locali ma anche altri soggetti, ad esempio Ausl e multiutilities. C’è bisogno di un ulteriore sforzo di attenzione e di mobilitazione, da parte di tutti”.

E l’Assemblea ha risposto, mettendo da parte le partigianerie e votando all’unanimità nonostante i distinguo, piu’ d’uno rilevati dal capogruppo leghista Mauro Manfredini, che comunque ha confermato il suo appoggio alle iniziative anti-mafia. Alla fine “c’è stata una condivisione piena”, commenta il presidente dell’Assemblea legislativa, Matteo Richetti, che ha ringraziato tutti i consiglieri per “l’unanimità che si è registrata sulla presentazione della risoluzione” di solidarietà al giornalista. “Ognuno di noi si è schierato a fianco di Giovanni Tizian”, sottolinea Richetti: “quanto è successo è grave e non dimentichiamo che pochi giorni fa Giovanni era con noi a presentare il rapporto sulle mafie in Emilia-Romagna, dossier di Libera Informazione che abbiamo voluto come Assemblea legislativa regionale. Un rapporto che ci consegna uno spaccato duro, che parla di infiltrazioni nel nostro territorio della criminalità organizzata e proprio dopo quella presentazione Giovanni ha ricevuto minacce gravi. La nostra, oggi, è una risposta importante, dopo quella che si è registrata a Modena, strettasi attorno a Giovanni. L’auspicio di tutti è quello venuto da lui stesso, che vuole solo continuare a fare il suo lavoro. E ribadisco il dovere di ognuno di noi – conclude Richetti -: denunciare cio’ che di anomalo vediamo”.

12.01.12 Altedo. Antonio Mumolo, Pippo Civati e Raffaele Donini all’iniziativa “Il PD per l’Italia”

Giovedì 12 gennaio 2012 alle h.20.30 presso la Sala Polivalente PD, via Minghetti, 1, Altedo, si tiene l’iniziativa “Il Partito Democratico per l’Italia” promossa dai Circoli PD Unione comunale Malalbergo

Intervengono:
Pippo CIVATI, Consigliere regionale PD Lombardia
Raffaele DONINI, Segretario Provinciale PD Bologna
Antonio MUMOLO, Consigliere regionale PD Emilia-Romagna
Massimiliano VOGLI, Sindaco di Malalbergo

A seguire un brindisi con piccolo rinfresco.

12.01.12 Altedo. “Il PD per l’Italia”