Sicurezza e legalità. Mumolo: “Dalla Regione oltre 500mila euro per finanziare 15 progetti nella provincia di Bologna

Nuovi mezzi e tecnologie per la sicurezza e la Polizia locale, formazione per amministratori e imprenditori sulla legalità e il contrasto alla mafia, incontri con gli studenti e interventi per recuperare edifici sottratti alla criminalità. La Giunta della Regione Emilia-Romagna ha stanziato quasi due milioni di euro per finanziare 67 progetti dedicati alla sicurezza urbana e alla lotta all’infiltrazione mafiosa in Emilia-Romagna. Tra i progetti finanziati ci sono 38 iniziative per la sicurezza e la Polizia locale (7 le intese siglate con gli enti locali e 31 i progetti realizzati direttamente da Comuni, Unioni e Province), e 29 interventi in attuazione della legge regionale 3/2011 che prevede le misure a sostegno della cultura della legalità e per la prevenzione dei fenomeni mafiosi (21 le intese firmate con enti locali, scuole e università e 8 i progetti gestiti da associazioni).

Per il consigliere regionale PD Antonio Mumolo, relatore della legge 3/2011 “con questo stanziamento la Regione si pone al fianco degli enti locali e delle associazioni con un atto realmente concreto. La sicurezza e la legalità non si perseguono come ha fatto per anni il Governo Berlusconi, che da un lato lanciava slogan securitari buoni per riempire i giornali ma che poi lasciava a piedi le forze dell’ordine, che non avevano i soldi nemmeno per mettere la benzina alle volanti.”

“Oltre a finanziare tradizionali interventi di controllo del territorio – sottolinea Mumolo – la Regione ha finanziato progetti per la diffusione dell’applicazione del Rilfedeur, un sistema per la rilevazione del disordine urbano, già in uso in circa 50 comuni e province, che consente di velocizzare la rilevazione e la risposta alle richieste dei cittadini e che sarà applicato in altri 20 comuni, e progetti di monitoraggio dei risultati ottenuti dalla Polizia locale sia attraverso Rilfedeur sia grazie all’utilizzo delle videocamere.”

“In provincia di Bologna – conclude Mumolo – verranno finanziati 15 progetti con oltre 533mila euro. Tutti i progetti realizzati nell’ambito della legge per la lotta alla criminalità organizzata sono dedicati alla prevenzione. Tra gli interventi, una nuova “casa della legalità” al centro di un quartiere dove si sta ricomponendo un nucleo familiare con trascorsi di coinvolgimento nella criminalità mafiosa e una serie di iniziative pensate per i giovani: quasi 500 ragazzi emiliano-romagnoli potranno visitare terre e beni confiscati alla mafia in Emilia-Romagna e in altre regioni. Circa 20.000 studenti di scuole medie, superiori e università saranno direttamente coinvolti in progetti scolastici antimafia, con incontri e confronti che prevedono anche l’uso di nuove tecnologie e social network.” (altro…)

28.12.11 L’Associazione “Sviluppo e Lavoro” premia Antonio Mumolo

L’associazione culturale “Sviluppo e Lavoro” di Brindisi ha conferito un riconoscimento al consigliere regionale dell’Emilia-Romagna Antonio Mumolo, nato e cresciuto a Brindisi, ma affermatosi a Bologna nella politica, nella professione, come avvocato giuslavorista, e nel volontariato, come presidente dell’Associazione Avvocato di strada Onlus.

Nel corso della stessa iniziativa è stato premiato anche Stefano Caliandro, originario brindisino, attualmente Presidente del Consiglio Provinciale di Bologna.

Una sede DIA a Bologna. Mumolo: “Il coronamento di un anno di lavoro in Regione”

“Nel corso del 2011 la Regione Emilia-Romagna si è attivata con molti strumenti concreti per lottare contro le infiltrazioni mafiose nel proprio territorio. Aspettavamo da molto tempo la notizia data dal Ministro Cancellieri, che rappresenta una sorta di coronamento per il lavoro svolto in Assemblea Legislativa: dal prossimo anno per la criminalità organizzata sarà più difficile penetrare nel territorio regionale.” Commenta così il consigliere regionale PD Antonio Mumolo l’annuncio dato dal Ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri riguardo la prossima attivazione di una sede della DIA a Bologna.

“Quest’anno in Assemblea Legislativa abbiamo approvato la legge per il contrasto alle infiltrazioni mafiose e per la promozione della legalità, di cui sono stato relatore, e la legge per la promozione della legalità nel settore cruciale dell’ediliza. Con una risoluzione promossa dal Gruppo PD e con altri atti di indirizzo avevamo ripetutamente chiesto al Ministro Maroni l’istituzione di una sede DIA anche in Emilia-Romagna, e dopo mesi di silenzio finalmente è arrivata questa notizia positiva. Il territorio dell’Emilia-Romagna per posizione strategica e ricchezza è considerato strategico dalle organizzazioni criminali – conclude Mumolo – e una sede regionale della DIA rappresenterà un efficace strumento per combatterle.”

Protocolli per la legalità. Mumolo: “Invitiamo istituzioni pubbliche e private ad aderire”

Il consigliere regionale PD Antonio Mumolo è uno dei firmatari di una risoluzione presentata in Assemblea Legislativa dal Gruppo del Partito Democratico per sollecitare l’adesione degli enti locali e di tutti gli attori territoriali ai protocolli di legalità introdotti dall’Emilia Romagna per monitorare e contrastare tutte le mafie.

“L’Emilia-Romagna è una terra economicamente florida, – sottolinea Mumolo – che fa molta gola alla criminalità organizzata. Per questo la Regione si è attivata da tempo con strumenti concreti di lotta alle infiltrazioni mafiose e di promozione della legalità, attraverso varie iniziative legislative, con l’attuazione coordinata delle politiche regionali a favore della prevenzione del crimine organizzato e mafioso, e tramite la richiesta dell’istituzione di una Agenzia della Dia sul territorio regionale. Lo scorso settembre si è chiuso inoltre il bando con cui la Regione ha erogato un milione di euro ad associazionismo, volontariato ed enti locali per progetti di prevenzione e di rafforzamento della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile”.

“Tra le azioni concrete messe in campo dalla Regione – afferma il consigliere – va annoverato il Protocollo d’Intesa fra l’Emilia-Romagna e le 9 prefetture della Regione e analoghe iniziative sui territori. Queste iniziative, coinvolgendo Istituzioni e soggetti operanti sui territori, mirano a creare una rete che, pur nel rispetto della competenza esclusiva statale in materia, possa riuscire a garantire un monitoraggio costante e capillare del territorio.”

“Per incentivare l’adesione ai protocolli di legalità, – conclude Mumolo – la risoluzione che abbiamo presentato oggi invita la giunta regionale a “pubblicizzare in ogni sede l’esistenza di tutti gli strumenti messi in atto per la lotta alle mafie, accelerando il processo di adesione di tutte le aziende della Regione, sollecitando l’adesione generalizzata ai protocolli di legalità da parte di tutti gli attori territoriali, a partire dalle istituzioni locali e dalle aziende pubbliche”.

OG2011042004