Il Parlamento affossa la legge contro l’omofobia. Mumolo: “Arretratezza di cui vergognarsi”

“Quello che è successo in Parlamento è una vergogna che deve far riflettere molto”. Commenta così la bocciatura della legge contro l’omofobia il consigliere regionale PD Antonio Mumolo.

“La legge – prosegue il consigliere – prevedeva semplicemente un’aggravante per chi usa violenza nei confronti di una persona a causa del suo orientamento sessuale: un modo per riconoscere i diritti di un’intera comunità troppo spesso fatta oggetto di violenza.”

“Quando si parla di certi argomenti nel nostro Paese ci scontriamo con un’arretratezza che si fa fatica a colmare e che ci relega ai margini dell’Europa. Voglio ringraziare pubblicamente la parlamentare PD Paola Concia, che del progetto di legge è stata la principale promotrice, e tutti coloro che si sono impegnati perché fosse approvata. Mi auguro – conclude Mumolo – che il Parlamento della prossima legislatura sia diverso, e che diventi possibile dialogare laicamente su determinati temi.”

Iniziativa della Regione per il voto per stranieri e apolidi. Mumolo: “Gli stranieri “bolognesi” sono il 13,4% della popolazione. Impensabile tenerli fuori dalla politica”

La scorsa settimana la giunta regionale dell’Emilia-Romagna ha espresso parere favorevole al progetto che vede capofila la Regione Toscana e che intende raccogliere 50mila firme per una legge di iniziativa popolare da portare in Parlamento: scopo della legge l’estensione del diritto di voto nelle amministrazioni locali ai cittadini stranieri e agli apolidi regolari e residenti da almeno 5 anni in Italia. La decisione della Giunta raccoglie il plauso del consigliere regionale PD Antonio Mumolo, da lunghi anni impegnato sul fronte del volontariato e nella difesa dei diritti dei più deboli.

“Sono da sempre favorevole – afferma Mumolo – all’estensione del diritto di voto alle elezioni amministrative anche agli stranieri e agli apolidi che vivono regolarmente nel territorio italiano. Gli stranieri sono una parte fondamentale della società attuale e di quella del futuro. Secondo i dati del Settore Statistica del Comune di Bologna gli stranieri residenti in città sono il 13,4 della popolazione. Sono persone che lavorano e che contribuiscono al benessere di tutti e non possiamo tenerli fuori dalla politica. Estendere anche a loro il diritto di voto attivo e passivo significherebbe riconoscerli finalmente come pieni cittadini.”

“L’Italia su questo tema è molto indietro, e in questa maniera – sottolinea il consigliere – non rispetta la convenzione di Strasburgo, datata 1992, che individua nel diritto di voto uno strumento necessario per favorire la partecipazione degli stranieri alla vita pubblica a livello locale. Perché anche gli stranieri possano votare nel nostro Paese è necessario intervenire sulla legge nazionale: ben venga quindi l’iniziativa della Regione Emilia-Romagna e della Toscana.”

“Se la legge arrivasse in porto – conclude Mumolo – l’Emilia-Romagna acquisirebbe duecentocinquantamila cittadini in più che potrebbero votare ed essere votati nei quartieri, nei comuni, nelle Province e in Assemblea Legislativa. Mi auguro che tutte le forze politiche vogliano lavorare perché questo grande risultato possa essere raggiunto.”

Al via l’applicazione della legge regionale sulla prevenzione dell’infiltrazione mafiosa in regione: pronto un milione di euro per progetti delle associazioni

Un milione di euro per i progetti di enti locali, altre pubbliche amministrazioni e associazioni per prevenire l’infiltrazione della criminalità mafiosa in Emilia-Romagna.

A poche settimane di distanza dal varo della nuova legge regionale sulle “Misure per l’attuazione coordinata delle politiche regionali a favore della prevenzione del crimine organizzato e mafioso, nonché per la promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile”, il cui relatore in Assemblea Legislativa è stato il consigliere PD Antonio Mumolo, la Giunta regionale ha varato i primi e più importanti atti amministrativi che consentiranno di avviare le attività principali previste.

E’ infatti stato approvato il bando per finanziare le iniziative delle organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale, impegnate nell’educazione alla legalità e al contrasto alla criminalità organizzata. Queste hanno tempo fino al prossimo 20 settembre per presentare la domanda e ottenere contributi che potranno coprire fino all’80% delle spese (fino ad un massimo di 50 mila euro).

La Giunta ha anche dato il via libera al documento rivolto agli enti locali e alle altre pubbliche amministrazioni per regolamentare le procedure per la sottoscrizione di accordi e intese istituzionali per la collaborazione in questa materia.
In particolare le associazioni, attive in Emilia-Romagna e con una consolidata attività in questo campo, potranno presentare progetti volti a rafforzare la cultura della legalità e della cittadinanza responsabile, con particolare attenzione ai giovani.

Per quanto riguarda gli enti pubblici si prevede che siano sottoscritti accordi con la Regione per sviluppare attività sul territorio e, nel caso dei Comuni, per il recupero dei beni confiscati loro assegnati. I progetti potranno riguardare la prevenzione in relazione ad aree o soggetti a rischio; il sostegno agli osservatori locali, anche intercomunali, per il monitoraggio e l’analisi dei fenomeni di illegalità; lo scambio di conoscenze e informazioni sui fenomeni criminosi; la collaborazione con le istituzioni scolastiche e le università per la realizzazione di attività di ricerca, aggiornamento del personale o rivolte agli studenti. Il bando sarà pubblicato entro luglio sul Bollettino ufficiale della Regione.

“La velocità con cui la Giunta regionale ha approvato il bando – afferma il consigliere regionale Antonio Mumolo – conferma la la volontà di dare attuazione immediata e concreta ad una legge importante. Nella legge era previsto un forte coinvolgimento delle associazioni e delle organizzazioni del volontariato presenti sul territorio: i fondi stanziati dalla Regione contribuiranno a costruire una forte rete di resistenza contro le infiltrazioni mafiose”.

> Allegato 1 – Bando Associazioni
> Alllegato 2 Bando accordi criminalità organizzata

Mumolo: “I condannati per mafia devono decadere”

Il quotidiano on line “Estense” dedica un articolo al dibattito sulla legalità organizzato dal PD Ferrara e che ha visto la partecipazione del consigliere regionale PD Antonio Mumolo.

Nella foto, da sinistra: Marcella Zappaterra, Antonio Mumolo, Pier Luigi Guerrini e Rita Reali

 

L’articolo tratto dal sito www.estense.com

Alla vigilia dell’anniversario dell’uccisione di Paolo Borsellino, Rosso di Sera, la festa del Pd alla Rivana, ha proposto un dibattito sul tema ‘Legalità e lotta alle mafie in Emilia Romagna’.

Il primo intervento è stato quello del consigliere regionale Pd Antonio Mumolo, promotore della legge ‘Misure per l’attuazione coordinata delle politiche regionali a favore della prevenzione del crimine organizzato e mafioso’. Come ci si è arrivati? “Il tema in Emilia Romagna è poco trattato – ha premesso –, però è presente nel programma di Errani, perché rischiamo di passare dal radicamento all’infiltrazione. Il fatto è che siamo una regione ricca, adatta per ripulire il denaro sporco: parlano di noi come della Gomorra del nord, siamo quarti per beni confiscati alla mafia”. A questo punto, Mumolo ha ricordato al pubblico un dato che forse pochi conoscevano: “Il 5% dei commercianti in Regione paga il pizzo, lo avreste mai detto?”. E, venendo alla nostra città, “ci sono bische, ancora attive, gestite in passato da Riina e dalla famiglia Gambino”. (altro…)