Mumolo: “Il rendiconto delle mie attività da consigliere regionale nel 2012”

Il consigliere regionale PD Antonio Mumolo pubblica il rendiconto delle proprie attività svolte nel 2012 all’interno dell’Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna.

“Il 31 dicembre 2012 è terminato il mio terzo anno da Consigliere regionale. Nel corso dell’anno ho lavorato al progetto di legge che ha reso possibile ai consiglieri regionali in carica la rinuncia al proprio vitalizio. Il vitalizio si matura versando circa mille euro al mese per cinque anni, per ricevere poi circa la stessa somma al mese a partire da 60 anni e per tutta la vita. All’inizio dell’attuale legislatura l’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna, prima a farlo in Italia, aveva abolito per sempre i vitalizi a partire dalla prossima legislatura. Con l’approvazione di un secondo provvedimento fortemente voluto dal Gruppo PD e consentito da un decreto del Governo, la rinuncia al vitalizio è diventata possibile anche per i consiglieri attualmente in carica. Non appena è stato possibile ho quindi rinunciato all’assegno vitalizio. Ho sempre pensato alla politica come al più nobile dei servizi, e credo sia importante fare in modo che sempre più persone tornino a condividere questa idea. Come diceva Sandro Pertini, alle persone non servono sermoni ma esempi. Spero che questo piccolo gesto possa almeno servire a ridurre la distanza tra i cittadini e la politica, intesa come passione civile al servizio di tutti”.

“Nel mio resoconto, che per una completa trasparenza riproporrò ogni anno del mio mandato, sono elencate le proposte di legge alle quali ho lavorato e gli atti di indirizzo politico di cui sono stato promotore e sottoscrittore. Sarò grato a tutti coloro che vorranno inviarmi commenti o critiche rispetto all’attività svolta e suggerimenti o proposte che mi aiutino a svolgere meglio il mio compito”.

ALLEGATO
Il rendiconto 2012 (PDF)

Rendiconto 2012 Consigliere regionale Antonio Mumolo by Jacopo Fiorentino

Mumolo: “Ho rinunciato al vitalizio”

Con una lettera indirizzata al Presidente dell’Assemblea legislativa il 7 gennaio, ho rinunciato all’assegno vitalizio che in qualità di consigliere regionale mi sarebbe spettato per legge al compimento del sessantesimo anno di età.

La lettera di rinuncia al vitalizio (PDF)

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Il vitalizio si matura versando circa mille euro al mese per cinque anni, per ricevere poi circa la stessa somma al mese a partire da 60 anni e per tutta la vita. Ovviamente più legislature si fanno più si versa e più aumenta l’importo del vitalizio che si riceverà, fino ad un limite massimo stabilito dalla legge. Poiché la somma versata inizialmente non è normalmente sufficiente a coprire quanto viene erogato, la Regione paga il residuo a carico della collettività.

All’inizio dell’attuale legislatura, nel novembre 2010, l’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna, prima a farlo in Italia, aveva abolito per sempre i vitalizi a partire dalla prossima legislatura. Con l’approvazione di un secondo provvedimento datato dicembre 2012, fortemente voluto dal Gruppo PD e consentito da un decreto del Governo, la rinuncia al vitalizio è diventata possibile anche per i consiglieri attualmente in carica.

Ho sempre pensato alla politica come al più nobile dei servizi, e credo sia importante fare in modo che sempre più persone tornino a condividere questa idea. Per questo ho deciso di rinunciare da subito al mio vitalizio.

Come diceva Sandro Pertini, alle persone non servono sermoni ma esempi.

Spero che questo piccolo gesto possa almeno servire a ridurre la distanza tra i cittadini e la politica, intesa come passione civile al servizio di tutti i cittadini.

Antonio Mumolo
Consigliere regionale PD
Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna

Assemblea, regolamento ai raggi x: trasparenza e semplificazione al centro della discussione

Trasparenza, semplificazione, tempistica dei lavori in commissione, ruolo e funzioni del relatore di un progetto di legge, modalità di abbinamento dei diversi progetti di legge che vertono su una stessa materia. Sono alcuni dei temi sui quali si sono concentrati i lavori della commissione regionale Statuto e regolamento, nel corso della seduta odierna dedicata alle modifiche del regolamento interno dell’Assemblea legislativa, in vigore dal 1^ gennaio 2008 e che disciplina il funzionamento del parlamento regionale e delle sue articolazioni.

Dopo l’esame, avvenuto in una precedente seduta, dei primi 25 articoli del testo (che ne contiene in tutto 125), la discussione si è focalizzata sugli articoli dal 26 al 36 riguardanti l’organizzazione dei lavori delle commissioni assembleari e le modalità di istruttoria legislativa e amministrativa.

Tra le proposte di modifica (avanzate da Pd, Idv e Mov5stelle), alcune di semplificazione e procedurali arrivate dal Pd e illustrate da Antonio Mumolo, sono state giudicate condivisibili in maniera trasversale. Su alcuni punti la commissione ha poi deciso di rinviare la discussione per consentire maggiore approfondimenti all’interno dei diversi gruppi politici. E’ il caso della proposta avanzata da Favia di aprire le sedute delle commissione alla società civile, consentendo la diretta dei lavori in streaming (prassi già in uso per le sedute dell’Assemblea), oppure consentendo l’accesso a giornalisti e operatori dell’informazione. Messi sul tavolo i pro e contro di una proposta che – ha precisato Favia – va nella direzione della massima trasparenza ma che, – è stato osservato da alcuni – pur condividendo l’esigenza di trasparenza, va valutata con attenzione in quanto potrebbe, al contrario, influenzare negativamente lo svolgimento dei lavori invadendo spazi di discussione che necessitano di riservatezza, i commissari hanno concordato di sospendere per il momento le valutazioni di merito non essendosi ancora profilata una posizione chiara da parte dei diversi schieramenti politici.

Rimasta in sospeso anche la discussione sugli abbinamenti di progetti di legge che vertono su materie strettamente connesse o che hanno lo stesso oggetto. La proposta di modifica avanzata dal Mov5stelle ipotizzava che la scelta del testo base ricadesse sul primo progetto presentato in ordine cronologico. Lo scopo, ha spiegato Favia, è quello di non svilire il lavoro delle minoranze con una prassi che premia i progetti di legge presentati dalla Giunta o dalla maggioranza a seguito di iniziative legislative della minoranza ma che vengono poi scelti come testo base affossando così nell’abbinamento le proposte dell’opposizione. Il vicepresidente della commissione, Mumolo, rilanciando il tema ad una discussione futura, ha fatto presente che l’attuale prassi si giustifica con il fatto che il progetto di legge della minoranza se nominato testo base verrebbe comunque completamente stravolto da emendamenti della maggioranza, con il risultato che il relatore del progetto di legge si troverebbe a dover sostenere un testo che non condivide, con un evidente conflitto istituzionale e politico, pertanto il procedimento fin qui adottato sembra più razionale.

04.05.12 Parma. Pubblica amministrazione: un libro aperto

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna ha approvato lo scorso marzo la legge regionale sull'”Anagrafe degli eletti e dei nominati. Disposizioni sulla trasparenza e l’informazione. Per parlare della trasparenza della pubblica amministrazione il Partito Democratico di Parma organizza un’iniziativa pubblica con Nicola Dall’Olio, candidato capolista PD al Consiglio comunale di Parma, e Antonio Mumolo, consigliere regionale PD, tra i promotori della legge regionale.

Pubblica amministrazione: un libro aperto
Venerdì 4 maggio h.18
Sede comitato Vincenzo Bernazzoli, Piazza Ghiaia, Parma

Ne discutono
Nicola Dall’Olio, candidato capolista PD al Consiglio comunale di Parma
Antonio Mumolo, consigliere regionale PD Emilia-Romagna

Introduce:
Roberto Garbi, segretario provinciale PD Parma

“Trasparenza, accessibilità, equità, sono obiettivi cui cittadini ed elettori giustamente ambiscono. È dovere della politica e degli amministratori fornire risposte chiare e tempestive, anche per mantenere saldo quel rapporto di fiducia con la comunità regionale che altrimenti rischia di logorarsi.”
Antonio Mumolo

28.03.12 l’Unita: “L’assemblea regionale dice si all’anagrafe degli eletti”

28.03.12 l’unita. “L’assemblea regionale dice si all’anagrafe degli eletti”