La regione approva l’Anagrafe degli eletti e dei nominati. Mumolo: “Saranno resi noti incarichi, emolumenti e presenze”

Nella seduta di oggi 27 marzo 2012 l’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna ha approvato il progetto di legge “Anagrafe degli eletti e dei nominati. Disposizioni sulla trasparenza e l’informazione”. Il consigliere regionale PD Antonio Mumolo è intervenuto in aula nel corso della discussione per presentare alcuni emendamenti.

“Quella di oggi – afferma Mumolo – è una giornata importante, e posso dire con orgoglio di aver partecipato alla stesura di un progetto di legge che mette l’Emilia-Romagna ai primi posti tra le regioni italiane più trasparenti. La legge approvata si pone l’obiettivo di dare una risposta concreta alle istanze di cittadini ed elettori, che oggi mostrano una accresciuta attenzione nei confronti dell’operato delle pubbliche amministrazioni. Trasparenza, accessibilità, equità, sono obiettivi cui cittadini ed elettori giustamente ambiscono. È dovere della politica e degli amministratori fornire risposte chiare e tempestive, anche per mantenere saldo quel rapporto di fiducia con la comunità regionale che altrimenti rischia di logorarsi.”

“Il testo approvato oggi – sottolinea Mumolo – ha diversi punti qualificanti: la legge, innanzitutto, riafferma l’obbligo della pubblicità per tutta la situazione patrimoniale dei singoli eletti, degli assessori e dell’ente: sarà resa pubblica l’attività di ogni singolo consigliere e ogni singolo assessore; per ognuno saranno resi noti progetti di legge presentati, gli ordini del giorno, le interrogazioni, le interpellanze, le risoluzioni ed ogni altro atto compiuto nell’esercizio delle funzioni. Saranno rese note le presenze ed i voti in aula e nelle commissioni e saranno resi pubblici i lavori dell’assemblea e delle commissioni.”

“Il progetto di legge prevede forme di pubblicità anche per le nomine e gli emolumenti di Presidenti, Vicepresidenti, consiglieri, amministratori delegati e direttori generali di istituti e di enti pubblici, anche economici, di nomina o designazione del Presidente della Giunta, della Giunta o dell’Assemblea legislativa. Tutte queste persone dovranno rendere pubblica la loro situazione patrimoniale e dovranno rendere conto della loro attività. Ma non finisce qui – aggiunge Mumolo – perché la Regione dovrà inoltre pubblicare i dati che riguardano tutti gli incarichi affidati: ufficio proponente, soggetto assegnatario, tipologia dell’incarico, compenso, durata.”

“Con questa legge – conclude Mumolo – l’Assemblea vuole dare un segnale politico di trasparenza, legalità e onestà, sperando che questo contribuisca a ristabilire un rapporto di vicinanza tra i cittadini e la politica. Un sentito ringraziamento va a tutti i consiglieri per il contributo offerto, la consigliera Meo ed il consigliere Naldi di Sel che hanno presentato la prima proposta da cui ha avuto origine la legge e l’Ufficio legislativo dell’Assemblea per il contributo importante offerto durante tutto l’iter legislativo.”

> La legge approvata (PDF)

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Pubblica amministrazione. Una risoluzione PD sollecita linee guida in ambito Open Data

Antonio Mumolo è uno dei consiglieri PD firmatari di una risoluzione (primo firmatario Thomas Casadei) che impegna la Giunta regionale a promuovere, in tempi contenuti, l’elaborazione e l’approvazione di Linee guida in materia di Open Data (libero accesso ai dati) che definiscano criteri e regole che dovranno essere seguite dai diversi settori e direzioni della Regione.

I firmatari chiedono inoltre che siano definiti e adottati gli interventi, anche di natura organizzativa e gestionale, gli atti e i provvedimenti amministrativi necessari, oppure specifiche norme, per “garantire la massima apertura e messa a disposizione delle informazioni pubbliche” in possesso delle Pubbliche amministrazioni regionali, “nel rispetto delle leggi vigenti, identificando criteri guida e livelli di garanzia per i privati cittadini, le imprese ed il terzo settore che scelgano di utilizzare i dati pubblici resi disponibili dalle P.A.”.

Nel testo si sollecita quindi la Giunta a “intraprendere azioni concrete nei confronti degli enti locali regionali”, delle società partecipate e degli operatori economici affinchè l’Open Data diventi la regola con cui i dati in possesso sia delle organizzazioni pubbliche, che di quelle non pubbliche, siano raccolti, trattati e mantenuti.

La Giunta infine, si chiede nel documento, dovrà attivarsi per coinvolgere le comunità potenziali di utilizzatori di dati, professionali e non, con particolare attenzione alle fasce più giovani, rappresentate da studenti universitari e di scuole secondarie di secondo grado.

Nel documento si cita la Direttiva 2003/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio della UE, in cui si afferma che le informazioni del settore pubblico sono “un’importante materia prima per i prodotti e i servizi imperniati sui contenuti digitali” da riutilizzare per “sfruttarne il potenziale e contribuire alla crescita economica e alla creazione di posti di lavoro”. Nello stesso documento si dice anche che gli Enti pubblici hanno il compito di favorire il riuso e rendere disponibili i documenti attraverso indici on line e licenze standard e che sono soggetti a riuso solo documenti e informazioni privi di vincoli.

I consiglieri ricordano inoltre che l’Assemblea Legislativa ha approvato il 27 luglio 2011 le Linee guida al Piano telematico dell’Emilia-Romagna 2011-2013, in cui sono riconosciuti nuovi diritti di cittadinanza digitale tra cui il “Diritto di accesso ai dati” e dove si specifica in particolare che “il libero accesso ai dati (Open Data) nella pubblica amministrazione denota un approccio degli enti pubblici che predilige l’apertura e la trasparenza…” e che “l’Open data, oltre a sottolineare una volontà strategico-politica di apertura e trasparenza delle scelte e, in particolare, dell’impiego delle risorse pubbliche a disposizione del ‘Governo’, si muove dalla convinzione che i dati in possesso delle Pubbliche amministrazioni siano un patrimonio che può essere proficuamente messo a valore anche e soprattutto dalle imprese…”.

La Giunta regionale, si legge ancora nel testo, ha approvato il 7 novembre 2011 il Programma operativo 2011 del Piano telematico dell’Emilia-Romagna, con cui si è data concretezza agli obiettivi strategici enunciati nelle Linee guida, dove sono descritti gli obiettivi dell’intervento in ambito Open Data.

Il 14 ottobre 2011, inoltre, è stato pubblicato on line il portale regionale dati.emilia-romagna.it, sul quale sono disponibili oltre dieci basi dati di proprietà della Regione licenziate con licenze Open Data.

La Commissione Europea, sottolineano infine i firmatari, ha presentato il 12 dicembre 2011 una strategia sui dati aperti per l’Europa, che dovrebbe dare un contributo all’economia europea quantificabile in 40 miliardi di euro all’anno.

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Mumolo: “2010. Il rendiconto delle mie attività in consiglio regionale”

Il consigliere regionale PD Antonio Mumolo pubblica il rendiconto delle proprie attività svolte nel 2010 all’interno dell’Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna.

Le mie attività nel 2010 in consiglio regionale

Il 31 dicembre 2010 è terminato il mio primo anno da Consigliere regionale. Per me, alla mia prima esperienza in regione, sono stati mesi molto intensi sia per l’attività istituzionale che per il necessario e stretto rapporto con il territorio.

Con la mia attività istituzionale in aula, nelle commissioni e nella cabina di regia del Gruppo Assembleare del Partito Democratico, ho potuto contribuire alla realizzazione di documenti di indirizzo politico e a vari progetti di legge cui tenevo molto: fra questi voglio segnalare solamente la proposta di legge sul contrasto alle infiltrazioni mafiose e per la promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile, la proposta di legge per la creazione dell’anagrafe pubblica degli eletti e la legge che impone la riduzione del 10% delle spese per l’indennità dei Consiglieri Regionali, l’abolizione del modello forfettario di calcolo del rimborso chilometrico per la partecipazione alle riunioni istituzionali e il superamento dei vitalizi nelle modalità con le quali vengono erogati e disciplinati.

Oltre a portare avanti l’attivià istituzioneale ho partecipato a numerosi incontri e iniziative nella provincia bolognese sui temi dell’economia, dell’associazionismo, del lavoro, del welfare, della sanità, dell’energia, dell’ambiente e della cultura. Ho potuto così incontrare tante nuove persone e conoscere molte realtà interessanti che mi hanno arricchito molto.

In questi mesi, come di consueto, ho dato conto della mia attività attraverso il mio sito personale e attraverso i principali social network (Facebook e Twitter). Nel resoconto, che riproporrò ogni anno per una completa trasparenza,  i dettagli del mio impegno nel 2010.

Antonio Mumolo
Consigliere regionale
Gruppo Assembleare PD Regione Emilia-Romagna

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Rendiconto 2010 Consigliere Mumolo