18.12.15 A Mantova un confronto sui diritti degli ultimi

Venerdì 18 dicembre alle ore 9.30 presso la Sala degli Stemmi di Palazzo Soardi di Mantova si terrà una tavola rotonda sul tema “Accoglienza e residenza: il diritto degli ultimi, un passo verso”.

L’incontro, destinato in particolare ad amministratori locali, responsabili dei servizi demografici e sociali, assistenti sociali e avvocati, ha lo scopo di creare un dibattito sul tema dei diritti fondamentali dei nuovi poveri, anche in termini di registrazione anagrafica e accesso alla giustizia.

Il dibattito prevede un’introduzione a cura dell’Assessore al Welfare del Comune di Mantova Andrea Caprini; a seguire l’intervento dell’avvocato Antonio Mumolo, Presidente dell’associazione Avvocato di strada, dal titolo “Il diritto alla residenza e le regole dell’iscrizione anagrafica dei senza fissa dimora”. L’associazione, nata nel 2000 a Bologna e oggi diffusa in molte città italiane, offre consulenza legale gratuita alle persone senza dimora e agli emarginati.

Concluderà il programma degli interventi il contributo “Dai Demografici al Welfare” a cura di Mariangela Remondini, funzionario dei servizi sociali del Comune di Mantova, già responsabile dei servizi demografici.

Seguirà un dibattito libero fra i presenti, anche sul tema della possibilità di aprire una sede di Avvocato di strada a Mantova.

L’evento è stato accreditato dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Mantova con 2 crediti formativi.

convegno mantova

AIDS, necessario rilanciare la prevenzione. Molti casi in aumento in Emilia-Romagna

L’Aids resta una malattia grave per cui non c’e’ ancora cura o vaccino e con meccanismi di trasmissione piuttosto semplici, legati al contatto col sangue e ai rapporti sessuali non protetti. La prevenzione e’ una questione di importanza mondiale, visto che gli oltre 33 milioni di ammalati ne fanno una vera e propria pandemia che causa oltre due milioni di decessi ogni anno.

E’ partito da qusti dati il Gruppo PD per presentare una risoluzione, sottoscritta da Antonio Mumolo, che impegna la Giunta “a implementare l’opera di informazione, prevenzione e diagnosi attraverso le campagne gia’ previste e coinvolgendo tutti i canali che si riterranno utili per intercettare le diverse fasce della popolazione”.

Alla Giunta si chiede inoltre “di coinvolgere le scuole, le associazioni ed i gestori dei luoghi di aggregazione in iniziative di informazione rivolte ai giovani”.

Infine, la risoluzione afferma “l’esigenza di porre la questione Aids in sede di Conferenza Stato-Regioni, al fine di concordare iniziative omogene e diffuse su tutto il territorio nazionale”. Nel documento si richiamano i dati forniti dall’Istituto superiore della Sanita’ sui contagi in Italia: nel 2014, 3.695 persone hanno scoperto di essere Hiv positive, 6,1 nuovi casi di sieropositivita’ ogni 100.000 residenti.

I dati appaiono sostanzialmente stabili negli ultimi tre anni e collocano l’Italia al 12esimo posto nella Ue; l’Emilia-Romagna e’, con Lazio e Lombardia, fra le regioni con l’incidenza piu’ alta con 400-450 nuovi casi per anno, fra cui aumentano i contagi attribuibili a contatto sessuale (92%). Il dato provinciale vede Rimini al primo posto (11,4 casi per 100.000 abitanti), poi Parma (10,6), Ravenna (9,6), Forli’ (8,6), Bologna (8,2), a Ferrara e Piacenza (poco piu’ di sette casi per 100.000 abitanti).

La risoluzione Pd evidenzia come “i contagi riscontrati negli ultimi sette anni vadano scemando e il ricorso al test per la diagnosi dell’infezione sia sempre piu’ precoce, tanto che per la prima volta e’ in calo, nel 2014, il numero di persone che fa il test Hiv gia’ in Aids conclamato o con il sistema immunitario fortemente indebolito, il che permette di attivare cure tempestive e piu’ efficaci”. Ma la questione richiede una “rifocalizzazione dell’attenzione pubblica”, dopo la grande attenzione scientifica e mediatica degli anni ’80.

05.11.15 Al Quirinale per la Giornata mondiale del volontariato

Oggi 5 dicembre alle ore 11.00 si terrà al Quirinale per la cerimonia sulla Giornata mondiale del volontariato (International Volunteer Day), istituita dalle Nazioni Unite nel 1985 allo scopo di promuovere, valorizzare e incoraggiare l’attività svolta dai volontari di tutto il mondo. Saranno presenti circa 350 persone in rappresentanza di tutto il volontariato italiano e io parteciperò in qualità di Presidente dell’Associazione Avvocato di strada. Ringrazio a nome di tutti i nostri volontari il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per averci invitato: è un gesto di attenzione importante e non scontato verso la nostra esperienza di tutela dei diritti delle persone senza dimora.

Antonio Mumolo

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Agricoltura, risoluzione PD: “Mantenere aggiornato il repertorio regionale sui frutti dimenticati”

La Regione Emilia-Romagna dovrebbe impegnarsi per “mantenere aggiornato ed ampliare il Repertorio regionale delle risorse genetiche autoctone di interesse agrario, nonché a mettere in opera un registro delle risorse a rischio di estinzione attraverso censimenti sul territorio”, perché “il patrimonio antico, di notevole valore, dei cosiddetti ‘frutti antichi e dimenticati’ e di quell’insieme di saperi e di valori che stavano dietro la loro coltivazione ed il loro utilizzo tuttavia è spesso trascurato, forse anche perché poco conosciuto”.

A chiederlo sono consiglieri del Pd in una risoluzione, sottoscritta da Antonio Mumolo, in cui rimarcano come sia necessario “far conoscere e raccontare i frutti dimenticati dando una prospettiva concreta alle piccole aziende agricole tradizionali che li coltivano”, “supportare l’attività odierna degli anziani agricoltori che portano avanti questa produzione di nicchia” e “pensare alla trasmissione delle conoscenze e delle competenze ai giovani agricoltori, perché in futuro questa ricchezza non vada perduta e con essa la memoria, cioè quel capitale di esperienze, di manualità, di tradizioni alimentari risultato di secoli di lavoro”.

Per questi motivi, i consiglieri chiedono all’esecutivo regionale di “adoperarsi in tutte le sedi opportune per favorire la conservazione e la trasmissione dei genotipi ancestrali di cui la nostra regione è ricca e del patrimonio culturale e colturale ad essi legato”, “attuare progetti di sviluppo e specifiche iniziative di formazione e di informazione a salvaguardia della biodiversità d’interesse agrario strettamente legati ai territori” e “tenere in considerazione l’importanza delle collezioni ex situ di piante da frutto e delle banche dei semi per conservare la biodiversità agraria che si sta sempre più assottigliando”.

Come specificano i firmatari, con ‘frutti antichi e dimenticati’ si intendono tutti quei “prodotti che un tempo erano raccolti e coltivati per le loro particolari caratteristiche e proprietà alimentari oppure medicamentose e che spaziano dal cereale antico, alle ortive, dalle piante spontanee al frutto vero e proprio”: piante, specificano, “generalmente poco produttive, poco conservabili, a maturazione e raccolta scalare e dunque poco appetibili alle esigenze dei mercati agroalimentari del nostro tempo”. Tuttavia, ribadiscono, esse “presentano valori intrinseci che vanno ben oltre il loro reimpiego tal quale, come ad esempio i loro geni, che le rendono piante più resistenti alle malattie e più adattabili alle diverse situazioni ambientali: di conseguenza perdere l’abitudine a coltivarle e a propagarle significa perdere valori colturali e culturali importanti”.

 

ALLEGATO
Risoluzione per impegnare la Giunta, in materia di agricoltura e biodiversità, a favorire la conservazione e la trasmissione dei genotipi ancestrali regionali e del patrimonio culturale e colturale legato ai “frutti antichi e dimenticati”. (14 12 15) A firma dei Consiglieri: Rossi Nadia, Marchetti Francesca, Serri, Cardinali, Lori, Zoffoli, Bessi, Bagnari, Poli, Caliandro, Mumolo, Boschini, Iotti, Pruccoli, Montalti, Ravaioli, Campedelli, Tarasconi, Zappaterra, Sabattini, Rontini