31.07.12 Conferenza stampa di presentazione “Dove andare per…” la guida di Bologna per le persone senza dimora Edizione 2012

Avvocato di strada Onlus invita tutta la cittadinanza attiva e gli organi di stampa alla conferenza di presentazione di “Dove andare per…”, la guida di Bologna per le persone senza fissa dimora, Edizione 2012

31 luglio 2012
Conferenza stampa
Presentazione “Dove andare per…”
La guida di Bologna per le persone senza dimora – Edizione 2012
Sala Savonuzzi, Comune di Bologna, Piazza Maggiore 6, Bologna

Dal 2003 Avvocato di strada realizza ogni anno una guida costantemente aggiornata e riveduta, che indica a tutte le persone senza dimora di Bologna dove andare per vestirsi, lavarsi, mangiare, trovare lavoro e assistenza legale, e rappresenta un’utile strumento anche per tutte quelle persone che, quotidianamente, lavorano nell’ambito dell’esclusione sociale. La nuova edizione della guida, stampata in cinquemila copie, nel corso dell’anno verrà distribuita gratuitamente in stazione, nei centri diurni, nei dormitori, nelle mense per i poveri, presso le sedi dei servizi sociali, e in tutti i luoghi frequentati dalle persone senza dimora.

La conferenza stampa, che si terrà martedì 31 luglio alle ore 11 presso la Sala Savonuzzi del Comune di Bologna, vedrà la partecipazione di:

> Antonio Mumolo, Presidente Associazione Avvocato di strada Onlus;
> Amelia Frascaroli, Assessore Servizi sociali, Volontariato, Associazionismo e Partecipazione Comune Bologna.

E’ stato invitato alla conferenza stampa Giuliano Barigazzi, Assessore Alla Sanità, Servizi Sociali, Associazionismo e Volontariato della Provincia di Bologna.

Associazione Avvocato di strada Onlus
Via Corazza 7/8, 40128, Bologna
Tel.051397971, Fax 0513370670
Web: www.avvocatodistrada.it, Email: info@avvocatodistrada.it

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L’Area Vasta: “Parlare di mafia non è più un tabu. Il resoconto del dibattito su cooperazione e legalità a Imola”

IMOLA – “Negli anni abbiamo avuto troppi amministratori che non si sono accorti delle infiltrazioni mafiose oppure non ne hanno voluto sentire parlare. Fortunatamente oggi, di questi amministratori non ce ne sono più”. Ha parlato così Antonio Mumolo, consigliere regionale Pd, nel corso del dibattito organizzato alla festa democratica del Lungofiume imolese. Tra gli ospiti anche Giovanni Tizian, il giornalista messo sotto scorta per le sue inchieste sulle infiltrazioni mafiose in Emilia Romagna, Giuseppe Calzolari, presidente di “Cooperare con Libera Terra” e Alfio Curcio, direttore della cooperativa “Beppe Montana” di Libera terra.

“In alcune zone della Regione – ha proseguito Mumolo – stiamo arrivando al vero e proprio radicamento delle cosche. In sei mesi abbiamo avuto 9 attentati di chiara matrice mafiosa, quasi come in Sicilia e in Calabria. Si sono verificate 100 estorsioni, 1000 rapine, centinaia di incendi, quei reati spia che denotano la presenza della criminalità organizzata. Il 5% dei commercianti in Emila Romagna paga il pizzo”. Sciorina i dati, Mumolo, consapevole che parlare di mafia, in questo territorio, oggi non è più tabù. E ha affermato: “Tutto questo non ci deve fare paura, ma dobbiamo conoscere il fenomeno per cercare di contrastarlo. La Regione non può scrivere leggi repressive, ma può fare in modo di monitorare e prevenire”. Da qui la funzione della legge 3/2011 che prevede la creazione di un osservatorio, che miri a incrociare i dati in possesso delle varie forze dell’ordine, che istituisce premi per i laureandi che propongano una tesi sul tema, che sostiene la formazione dei docenti e degli alunni con progetti specifici, che prevede che la Regione si costituisca parte civile nei processi per mafia, che finanzia i viaggi dei giovani nelle terre confiscate alla mafia, che ha istituito il giorno del ricordo delle vittime della mafia, il 21 marzo di ogni anno. (altro…)

Assemblea, regolamento ai raggi x: trasparenza e semplificazione al centro della discussione

Trasparenza, semplificazione, tempistica dei lavori in commissione, ruolo e funzioni del relatore di un progetto di legge, modalità di abbinamento dei diversi progetti di legge che vertono su una stessa materia. Sono alcuni dei temi sui quali si sono concentrati i lavori della commissione regionale Statuto e regolamento, nel corso della seduta odierna dedicata alle modifiche del regolamento interno dell’Assemblea legislativa, in vigore dal 1^ gennaio 2008 e che disciplina il funzionamento del parlamento regionale e delle sue articolazioni.

Dopo l’esame, avvenuto in una precedente seduta, dei primi 25 articoli del testo (che ne contiene in tutto 125), la discussione si è focalizzata sugli articoli dal 26 al 36 riguardanti l’organizzazione dei lavori delle commissioni assembleari e le modalità di istruttoria legislativa e amministrativa.

Tra le proposte di modifica (avanzate da Pd, Idv e Mov5stelle), alcune di semplificazione e procedurali arrivate dal Pd e illustrate da Antonio Mumolo, sono state giudicate condivisibili in maniera trasversale. Su alcuni punti la commissione ha poi deciso di rinviare la discussione per consentire maggiore approfondimenti all’interno dei diversi gruppi politici. E’ il caso della proposta avanzata da Favia di aprire le sedute delle commissione alla società civile, consentendo la diretta dei lavori in streaming (prassi già in uso per le sedute dell’Assemblea), oppure consentendo l’accesso a giornalisti e operatori dell’informazione. Messi sul tavolo i pro e contro di una proposta che – ha precisato Favia – va nella direzione della massima trasparenza ma che, – è stato osservato da alcuni – pur condividendo l’esigenza di trasparenza, va valutata con attenzione in quanto potrebbe, al contrario, influenzare negativamente lo svolgimento dei lavori invadendo spazi di discussione che necessitano di riservatezza, i commissari hanno concordato di sospendere per il momento le valutazioni di merito non essendosi ancora profilata una posizione chiara da parte dei diversi schieramenti politici.

Rimasta in sospeso anche la discussione sugli abbinamenti di progetti di legge che vertono su materie strettamente connesse o che hanno lo stesso oggetto. La proposta di modifica avanzata dal Mov5stelle ipotizzava che la scelta del testo base ricadesse sul primo progetto presentato in ordine cronologico. Lo scopo, ha spiegato Favia, è quello di non svilire il lavoro delle minoranze con una prassi che premia i progetti di legge presentati dalla Giunta o dalla maggioranza a seguito di iniziative legislative della minoranza ma che vengono poi scelti come testo base affossando così nell’abbinamento le proposte dell’opposizione. Il vicepresidente della commissione, Mumolo, rilanciando il tema ad una discussione futura, ha fatto presente che l’attuale prassi si giustifica con il fatto che il progetto di legge della minoranza se nominato testo base verrebbe comunque completamente stravolto da emendamenti della maggioranza, con il risultato che il relatore del progetto di legge si troverebbe a dover sostenere un testo che non condivide, con un evidente conflitto istituzionale e politico, pertanto il procedimento fin qui adottato sembra più razionale.

17.07.12 Giovanni Tizian e Antonio Mumolo ad Imola in una serata contro le mafie

Martedì 17 luglio alle ore 21 si tiene presso la Sala Dibattiti della Festa Lungofiume di Imola l’iniziativa dal titolo “La cooperazione per la legalità e il contrasto alle mafie”.

Interverranno Giovanni TIZIAN, giornalista impegnato sul fronte antimafia, sotto scorta per il suo lavoro di inchiesta sulle mafie al Nord, Antonio MUMOLO, Consigliere Regionale PD, Gianpiero CALZOLARI, Presidente “Cooperare con LIBERA Terra”, Alfio CURCIO, Direttore Coop. “Beppe Montana, LIBERA Terra”. Introduce Wildmer Daniel GREGORI, Coord. Giovani Amministratori PD Territoriale. Coordina Anna VENTURINI, Assessore a Castel Guelfo.

Nell’anno internazionale della Cooperazione – afferma Anna Venturini – e nell’ambito di questa bella Festa sull’idea coooperativa, era doveroso parlare del lavoro dei moltissimi giovani che, riunitisi in cooperative sociali, coltivano ettari di terra confiscati ai boss della mafia. Il mio pensiero va soprattutto alle cooperative che quest’anno sono state oggetto di incendi dolosi, di sabotaggi e di intimidazioni.

Questa reazione violenta attesta ancora di più quanto la confisca delle terre sia la strada giusta per colpire nel vivo le organizzazioni mafiose. Proprio stamattina, alcuni ragazzi del Circondario, coordinati dal Comune di Castel Guelfo, sono andati a fare una settimana di lavoro vicino a Gioia Tauro, nell’ambito del progetto provinciale “Il futuro volta le spalle alla mafia”.