L’Area Vasta: “Parlare di mafia non è più un tabu. Il resoconto del dibattito su cooperazione e legalità a Imola”

IMOLA – “Negli anni abbiamo avuto troppi amministratori che non si sono accorti delle infiltrazioni mafiose oppure non ne hanno voluto sentire parlare. Fortunatamente oggi, di questi amministratori non ce ne sono più”. Ha parlato così Antonio Mumolo, consigliere regionale Pd, nel corso del dibattito organizzato alla festa democratica del Lungofiume imolese. Tra gli ospiti anche Giovanni Tizian, il giornalista messo sotto scorta per le sue inchieste sulle infiltrazioni mafiose in Emilia Romagna, Giuseppe Calzolari, presidente di “Cooperare con Libera Terra” e Alfio Curcio, direttore della cooperativa “Beppe Montana” di Libera terra.

“In alcune zone della Regione – ha proseguito Mumolo – stiamo arrivando al vero e proprio radicamento delle cosche. In sei mesi abbiamo avuto 9 attentati di chiara matrice mafiosa, quasi come in Sicilia e in Calabria. Si sono verificate 100 estorsioni, 1000 rapine, centinaia di incendi, quei reati spia che denotano la presenza della criminalità organizzata. Il 5% dei commercianti in Emila Romagna paga il pizzo”. Sciorina i dati, Mumolo, consapevole che parlare di mafia, in questo territorio, oggi non è più tabù. E ha affermato: “Tutto questo non ci deve fare paura, ma dobbiamo conoscere il fenomeno per cercare di contrastarlo. La Regione non può scrivere leggi repressive, ma può fare in modo di monitorare e prevenire”. Da qui la funzione della legge 3/2011 che prevede la creazione di un osservatorio, che miri a incrociare i dati in possesso delle varie forze dell’ordine, che istituisce premi per i laureandi che propongano una tesi sul tema, che sostiene la formazione dei docenti e degli alunni con progetti specifici, che prevede che la Regione si costituisca parte civile nei processi per mafia, che finanzia i viaggi dei giovani nelle terre confiscate alla mafia, che ha istituito il giorno del ricordo delle vittime della mafia, il 21 marzo di ogni anno. (altro…)