Diritti dei consumatori, è on line il rapporto 2017 di Federconsumatori Bologna

Andamento pratiche, iniziative, sentenze ottenute, accordi raggiunti. È disponibile a questo link il rapporto 2017 sulle attività di Federconsumatori Bologna. All’interno della pubblicazione c’è anche un mio contributo firmato come Coordinatore della Consulta Giuridica della Federconsumatori di Bologna.

ALLEGATO:
Attività 2017 Federconsumatori Bologna

Banche in dissesto. Resoconto dell’assemblea pubblica di Federconsumatori

RESOCONTO DELL’ASSEMBLEA PUBBLICA ORGANIZZATA DALLA FEDERCONSUMATORI BOLOGNA
VENERDI 18 DICEMBRE 2015

L’assemblea pubblica organizzata da Federconsumatori Bologna sul tema del dissesto bancario, si è tenuta venerdì 18 dicembre alle 17,30. Oltre ai 20 risparmiatori che hanno delegato l’Associazione a tutelarle, hanno partecipato all’incontro altri 30 cittadini, intervenendo e portando proprie testimonianze ed esprimendo le conseguenti preoccupazioni che stanno vivendo.

L’assemblea, nella quale erano presenti il Presidente dell’Associazione Maurizio Gentilini e gli Avv.ti Paola Pizzi, Antonio Mumolo, Giampiero Falzone e Paolo Garagnani, ha consentito ai cittadini-risparmiatori di raccogliere informazioni utili rispetto a quanto sta avvenendo nel sistema bancario, nelle 4 banche “salvate” dal Decreto del Governo, e ai numerosi istituti di credito che hanno venduto ai correntisti prodotti altamente rischiosi, ovvero azioni illiquide ed obbligazioni subordinate. Contemporaneamente sono state illustrate le azioni di tutela che l’Associazione ha messo in campo, prendendo in carico numerosi risparmiatori coinvolti in questo ennesimo caso di risparmio tradito.

La Federconsumatori Bologna ha già ottenuto in passato importanti successi su questo tema consentendo, ad oltre 1000 piccoli risparmiatori a cui erano stati venduti c.d. Bond spazzatura, il recupero delle somme investite.
Alla luce di tale esperienza e competenza specifica acquisita nel tempo, l’Associazione ed i propri avvocati di riferimento specializzati in intermediazione finanziaria, hanno illustrato puntualmente le precise azioni di tutela che potranno, in aggiunta alle iniziative governative che si auspicano, essere portate avanti per la tutela dei diritti.

Numerosi sono stati i risparmiatori che, dopo un dibattito accesso e con testimonianze dirette, hanno dato la loro disponibilità ad essere seguiti e tutelati dalla Federconsumatori Bologna. Tutti hanno convenuto, e l’Associazione per prima, che chi ha truffato i risparmiatori debba essere punito e che le vittime, vedendosi azzerare i risparmi di una vita, debbano essere risarcite.

Altre banche in dissesto. Cosa rischiano i risparmiatori? Assemblea pubblica di Federconsumatori

COMUNICATO STAMPA
Altre banche in dissesto. Cosa rischiano i risparmiatori?
Assemblea pubblica organizzata daFederconsumatori Bologna

VENERDI 18 DICEMBRE 2015 ORE 17,30
SALONE DELLA CGIL DI BOLOGNA , VIA MARCONI, 67 3° PIANO

Cosa sta avvenendo nel sistema bancario? Ci sono altre banche, oltre alle quattro “salvate” dal Governo, che hanno venduto ai propri correntisti prodotti altamente rischiosi, ovvero azioni illiquide ed obbligazioni subordinate? Cosa rischiano i risparmiatori? Se ne parlerà venerdì 18 dicembre all’assemblea pubblica convocata da Federconsumatori Bologna e aperta a tutti i cittadini interessati.

Negli ultimi anni la Federconsumatori di Bologna ha già ottenuto importanti successi in tema di risparmio tradito. I legali dell’associazione hanno tutelato oltre mille i piccoli risparmiatori, ai quali erano stati venduti Bond “spazzatura”, e che hanno così potuto recuperare le somme investite.

Nel corso dell’assemblea saranno illustrate le iniziative di tutela, di informazione e di supporto che verranno intraprese nelle prossime settimane. “Chi ha truffato i risparmiatori – sottolineano i legali di Federconsumatori Bologna – deve essere punito. Chi è stato truffato, vedendosi azzerare i risparmi di una vita, deve essere risarcito. Dopo l’assemblea inizieremo subito a tutelare i risparmiatori che hanno acquistato azioni liquide o obbligazioni subordinate dalle banche coinvolte nell’ultimo scandalo bancario”.

ULTIMO PARAGRAFO CON TUO VIRGOLETTATO

Nel corso dell’assemblea saranno illustrate le iniziative di tutela, di informazione e di supporto che verranno intraprese nelle prossime settimane. “Chi ha truffato i risparmiatori – sottolinea Antonio Mumolo, legale di riferimento di Federconsumatori Bologna e che sarà presente all’assemblea – deve essere punito. Chi è stato truffato, vedendosi azzerare i risparmi di una vita, deve essere risarcito. Dopo l’assemblea inizieremo subito a tutelare i risparmiatori che hanno acquistato azioni liquide o obbligazioni subordinate dalle banche coinvolte nell’ultimo scandalo bancario”.

Pensionata bolognese recupera gli investimenti di una vita

Una pensionata bolognese aveva perso 70mila euro, i risparmi di una vita, in un investimento sui titoli della lehman Brothers. La banca non aveva informato adeguatamente la signora su quanto fosse rischioso l’investimento e grazie a questo siamo riusciti a farle riottenere i soldi perduti. Lo racconto in questo articolo pubblicato nel mensile “la SPInta” di ottobre.

PENSIONATA BOLOGNESE RECUPERA GLI INVESTIMENTI DI UNA VITA
Importante sentenza ottenuta dai legali della Federconsumatori Bologna
di Antonio Mumolo

Con sentenza n. 2359 pubblicata a luglio del 2014 la quarta sezione civile del Tribunale di Bologna ha dichiarato risolto un investimento che una pensionata, associata alla Federconsumatori di Bologna, aveva effettuato su titoli della nota banca d’affari Lehman Brothers, fallita nel 2008. Il Tribunale ha così attribuito alla risparmiatrice il diritto ad ottenere dalla banca il rimborso dell’integralità delle somme perse nell’investimento, pari a circa 70.000 Euro.

Più in particolare il giudice bolognese, all’esito della causa patrocinata dallo scrivente avvocato Antonio Mumolo unitamente all’avvocato Matteo Acciari, ha accertato che nel febbraio del 2008 la pensionata aveva impiegato il proprio denaro convinta della tranquillità dell’investimento. In realtà l’investimento era ad alto rischio e si era infatti risolto in una perdita, da parte della pensionata, di tutti i suoi risparmi. Dati e documenti prodotti in causa hanno fatto ritenere al giudice che l’investimento in Lehman doveva dirsi rischioso sin dalla fine del 2006 e che di ciò la banca avrebbe dovuto dare alla cliente una precisa informativa, che invece difettava su questo come su altri profili Il caso rappresenta il primo precedente positivo del Tribunale di Bologna in merito alla rischiosità dell’investimento in titoli Lehman Brothers prima del default e sui conflitti di interesse delle banche che detenevano e vendevano tali titoli.

Il precedente appare dunque importante e si aggiunge alle decine di pronunciamenti ed accordi che, con il supporto della Federconsumatori, gli associati e gli avvocati che collaborano con l’associazione hanno già riportato su fattispecie diverse, come quelle dei bonds argentini e dei titoli spazzatura emessi da Cirio e Parmalat. La Federconsumatori di Bologna continua dunque il proprio impegno al fianco dei risparmiatori vittime dei fallimenti degli emittenti finanziari, concorrendo giorno per giorno al perseguimento di una effettiva tutela dei risparmiatori e del risparmio, tutela prevista tra l’altro dall’art. 47 della nostra Costituzione. La Consulta giuridica della Federconsumatori e tutti i volontari presso gli sportelli dell’associazione restano a disposizione dei risparmiatori che dovessero ritenere lesi i propri diritti. Seppure ogni caso deve essere attentamente valutato nella sua particolarità, e cause immotivate debbono sempre essere evitate, sentenze come questa dimostrano che tutti, anche coloro che appaiono più deboli, possono ottenere giustizia se si rivolgono all’autorità giudiziaria.

"PENSIONATA BOLOGNESE RECUPERA GLI INVESTIMENTI DI UNA VITA" di Antonio Mumolo

Il Tar Lazio accoglie la Class Action sul diritto di cittadinanza. Il Ministero dell’Interno deve rispettare i termini di legge per le richieste di cittadinanza avanzate dagli immigrati

Il Tar del Lazio ha accolto la Class Action promossa da Cgil, Inca, Federconsumatori e 109 richiedenti la cittadinanza italiana, proposta per chiedere l’eliminazione dei lunghi tempi di attesa per il perfezionamento dei procedimenti di concessione della cittadinanza.

L’azione collettiva è stata presentata a febbraio 2012 ed è uno dei primi ricorsi allo strumento dell’azione collettiva introdotto di recente nel nostro ordinamento.

Il Tar Lazio intima al Ministero dell’Interno di rispettare i termini di legge per le richieste di cittadinanza avanzate dagli immigrati. Infatti, seppur la legge italiana preveda 730 giorni entro i quali lo Stato deve concludere la procedura di riconoscimento della cittadinanza, i tempi di attesa sono di gran lunga superiori fino ad arrivare anche a qualche anno.

Il Ministero dell’Interno avrà un anno di tempo per trovare le soluzioni che consentano di annullare i ritardi nella conclusione degli iter delle domande di cittadinanza, alcune delle quali sono state indicate nella stessa Class Action.

La sentenza (PDF)