Il Tar del Lazio ha accolto la Class Action promossa da Cgil, Inca, Federconsumatori e 109 richiedenti la cittadinanza italiana, proposta per chiedere l’eliminazione dei lunghi tempi di attesa per il perfezionamento dei procedimenti di concessione della cittadinanza.
L’azione collettiva è stata presentata a febbraio 2012 ed è uno dei primi ricorsi allo strumento dell’azione collettiva introdotto di recente nel nostro ordinamento.
Il Tar Lazio intima al Ministero dell’Interno di rispettare i termini di legge per le richieste di cittadinanza avanzate dagli immigrati. Infatti, seppur la legge italiana preveda 730 giorni entro i quali lo Stato deve concludere la procedura di riconoscimento della cittadinanza, i tempi di attesa sono di gran lunga superiori fino ad arrivare anche a qualche anno.
Il Ministero dell’Interno avrà un anno di tempo per trovare le soluzioni che consentano di annullare i ritardi nella conclusione degli iter delle domande di cittadinanza, alcune delle quali sono state indicate nella stessa Class Action.