03.12.10 Bologna. Antonio Mumolo e Ilaria Cucchi presentano il libro “Vorrei dirti che non eri solo”

Venerdi 3 dicembre 2010 Antonio Mumolo interviene alla presentazione del libro “Vorrei dirti che non eri solo – Storia di Stefano mio fratello” di Ilaria Cucchi e Giovanni Bianconi. Il libro è dedicato alla vicenda di Stefano Cucchi, morto il 22 ottobre 2009 all’Ospedale Sandro Pertini di Roma, dove era stato portato in stato di arresto.

Vorrei dirti che non eri solo

Presentazione del libro
di Ilaria Cucchi – Rizzoli

Ne discutono con l’autrice
· Gianluca Borghi
· Antonio Mumolo Consigliere regionale ER

3 dicembre 2010, ore 17.30
Libreria Feltrinelli – Piazza Ravegnana – Bologna

03.12.10 Bologna. Antonio Mumolo e Ilaria Cucchi presentano il libro “Vorrei dirti che non eri solo”

La scheda del libro

Nella notte tra il 15 e il 16 ottobre 2009, Stefano Cucchi viene arrestato perché trovato in possesso di una modica quantità di stupefacenti. Esce da casa in normali condizioni di salute e i Carabinieri dicono ai familiari di stare tranquilli. Alle 12,30 del 22 ottobre 2009 la madre di Stefano viene a sapere che il figlio è morto perché le viene notificato il decreto con cui il Pubblico Ministero ne autorizza l’autopsia. Il 17 giugno 2010 la Procura di Roma chiede il rinvio a giudizio per tredici persone, tra medici, infermieri e guardie carcerarie, in relazione alla morte di Stefano Cucchi. Il caso tragico di Stefano Cucchi è venuto alla luce e ha sconvolto l’Italia grazie al coraggio della sorella Ilaria e alla sua incrollabile determinazione a non rassegnarsi. Non rassegnarsi nonostante la ferita di un lutto così atroce e assurdo, nonostante il dubbio che il fratello sia morto credendo di essere stato abbandonato da lei e dai genitori. In questo libro Ilaria ripercorre con sofferta lucidità il crescendo di quei sei giorni in cui una colpevole, efferata indifferenza ha calpestato la sua famiglia, e anche dei giorni seguenti, in cui trovare un senso inafferrabile nella vicenda è parso l’unico modo possibile per sopravvivere e reagire. In parallelo Ilaria ricostruisce la vita di Stefano, senza paura di raccontare che periodicamente entrava e usciva dalla droga, senza tacerne il carattere difficile e le insicurezze.

L’evento su Facebook:
http://www.facebook.com/event.php?eid=126391514089476

Assemblea Regionale: “Un impegno per salvare la tipografia del carcere di Bologna”

Antonio Mumolo è tra i consiglieri regionali firmatari di una risoluzione dell’Assemblea Legislativa dell’Emilia Romagna che impegna i gruppi consiliari e la Giunta ad avvalersi, nel rispetto delle procedure di affidamento dei servizi, della Tipografia “Il profumo delle parole” operativa all’interno del carcere di Bologna. Nata grazie ad un finanziamento dell Regione, la tipografia offre una rara opportunità di formazione e lavoro a persone detenute ed è attualmente in difficoltà per la mancanza di commesse.

RISOLUZIONE:

L’ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
CONSIDERATO CHE

La Regione Emilia-Romagna è particolarmente impegnata nel promuovere e sostenere azioni ed iniziative volte al reinserimento sociale dei detenuti, ideate e realizzate attraverso una diretta collaborazione tra gli Enti istituzionali competenti ed il privato sociale;
nel 2003 è stata firmata un’intesa tra Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna, Provveditorato per l’Amministrazione Penitenziaria e Consorzio SIC (Consorzio di Iniziative Sociali) , con la quale la Regione Emilia-Romagna si è impegnata a promuovere e sostenere l’attuazione del progetto “ Realizzazioni di lavorazioni interne nel settore Florovivaistico e Tipografico, gestite da un consorzio di cooperative con l’impegno di detenuti”. (altro…)

02.07.10 la Repubblica Bologna: L’afa e il sovraffollamento: la difficoltà di restare dietro le sbarre

Ieri giovedi 1 luglio Antonio Mumolo si è recato all’interno del carcere di Bologna insieme ad alcuni colleghi consiglieri regionali per accompagnare i volontari dell’Associazione Antigone e conoscere le condizioni dei detenuti. La Repubblica Bologna pubblica un articolo che racconta la visita e la situazione della Dozza

Alla Dozza sono 1156 i detenuti, contro una tolleranza massima di 800 presenze. Non ci sono condizionatori, molti vivono in stanze da tre o quattro posti. La visita dei consiglieri regionali

Le già difficili condizioni dei carcerati diventano ancora più insopportabili in estate e con l’afa di questi giorni. La Dozza di Bologna resta gravemente sovraffollata, con 1156 detenuti (a oggi) quando la capienza è di 420 posti e la tolleranza non supera gli 800. (altro…)

01.07.10 Antonio Mumolo visita il carcere di Bologna con l’Associazione Antigone

Giovedì 1 luglio una delegazione di Consiglieri regionali di maggioranza si recherà a visitare il carcere Dozza di Bologna per verificarne le condizioni di detenzione, rispondendo così ai numerosi ed accorati appelli dell’Associazione Antigone. L’ultima denuncia in ordine di tempo sulle condizioni disumane delle carceri italiane è di questa mattina, ed è stata pronunciata dalla Segreteria Generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe: tra le Regioni “fuori legge” che ospitano un numero di persone superiore al limite “tollerabile” c’è anche l’Emilia-Romagna. La Corte Europea dei Diritti Umani aveva già condannato l’Italia un anno fa per aver detenuto delle persone in soli tre metri quadri. Ma da allora nulla è stato fatto per riportare lo stato della detenzione a livelli di legalità. Giovedì mattina, Monica Donini (Presidente della Commissione Salute dell’Assemblea Legislativa della Regione), e i consiglieri Gian Guido Naldi (SEL-Verdi), Roberto Sconciaforni (FdS), Franco Grillini (IdV) e Antonio Mumolo (Pd), insieme con gli avvocati Elia De Caro e Mario Marcuz (Ass.Antigone), visiteranno la realtà penitenziaria bolognese e, subito dopo, alle ore 12.30, terranno una conferenza stampa all’esterno delle mura carcerarie.