Ieri giovedi 1 luglio Antonio Mumolo si è recato all’interno del carcere di Bologna insieme ad alcuni colleghi consiglieri regionali per accompagnare i volontari dell’Associazione Antigone e conoscere le condizioni dei detenuti. La Repubblica Bologna pubblica un articolo che racconta la visita e la situazione della Dozza
Alla Dozza sono 1156 i detenuti, contro una tolleranza massima di 800 presenze. Non ci sono condizionatori, molti vivono in stanze da tre o quattro posti. La visita dei consiglieri regionali
Le già difficili condizioni dei carcerati diventano ancora più insopportabili in estate e con l’afa di questi giorni. La Dozza di Bologna resta gravemente sovraffollata, con 1156 detenuti (a oggi) quando la capienza è di 420 posti e la tolleranza non supera gli 800.
Spazi ristretti. I consiglieri regionali hanno visitato la struttura, assieme al garante per i iritti dei detenuti Desi Bruno. Gli ospiti della Dozza dormono in stanze da tre o da quattro, e restano in cella fra le 18 e le 20 ore al giorno. La calura di questi giorni è mal sopportata anche per la mancanza di condizionatori; la struttura “ha 30 anni e andrebbe ristrutturata”, sottolinea Franco Grillini (Idv).
Problemi di salute. E’ la salute il nodo più grande. Sono 300 gli ospiti seguiti dal Sert. Sette stranieri su dieci sono stranieri, in alcuni casi portatori anche di patologie scomparse in Italia, e molti di loro hanno vissuto in strada, in condizioni precarie e hanno problemi respiratori, cardiologici e di denti. Senza contare, sottolinea Bruno, che “tanti hanno problemi psicologici pregressi o anche causati dalla privazione della libertà”. Secondo Bruno mal si applica la riforma della sanità con il personale che arriva direttamente dall’Ausl: l’azienda sanitaria “non ha ancora interiorizzato il fatto che qui c’è più bisogno che fuori”.
Due terzi in custodia cautelare. I consiglieri regionali, all’uscita della visita di questa mattina, assieme ai rappresentanti dell’associazione Antigone, aggiornano poi i numeri sulla Dozza: sui 1.156 detenuti, solo 400 sono già stati condannati. Altri 800 sono infatti in regime di custodia cautelare “e statisticamente il 30% è innocente”, ricorda Monica Donini (Prc).
Scarso personale. Nella delegazione c’è anche Gianguido Naldi di Sel che invece fa i conti sul personale. Al momento sono 370, ene mancano 200, mentre gli educatori che erano stati decimati, sono tornati a essere nove.(Dire)
Le carceri scoppiano e nessuno ci bada… Mostra tutto… il ministro pensa a altro, il paese è distratto”. Trentadue suicidi, cinquantuno tentativi sventati. Molte morti per cause non accertate. Contusioni, ecchimosi, fratture risalenti a “cadute” assai frequenti anche tra i giovani. Assistenza sanitaria scadente. Promiscuità, mancanza di igiene, perfino di acqua e coperte. Questo avviene nelle prigioni italiane nel 2010. Succede anche che, per la scarsità dei mezzi e soprattutto del personale, a sua volta compresso e frustrato, si facciano traduzioni di detenuti in condizioni di disagio e con uso di manette che potrebbero essere evitate. Questo il quadro.
Che fa il ministro della Giustizia di fronte a questa strage e a tanta sofferenza? Corre in Parlamento a spiegare perché il suo piano di rinnovamento carcerario sia tanto in ritardo? Sollecita Governo e opposizione a una “larga intesa” per difendere l’umanità e la Costituzione? No, nulla di tutto questo. Dedica anima e corpo, per mesi, a una legge che taglia le mani alla giustizia nella persecuzione dei criminali e mutila la libertà di stampa, diffondendo, insieme al presidente del Consiglio, notizie fantasiose sul numero delle intercettazioni.
E che fa il Paese? Si indigna per la ferocia del carcere che così tradisce la sua funzione, esaspera invece di rieducare, fomenta sentimenti di ribellione e di odio che peseranno anche dopo la liberazione? No, non ci fa generalmente caso, guarda e aspetta.
L'indifferenza.
Il piacere e dispiacere in chi adesso è in vicinanza dei vincitori e vinti .Quante cose sa contenere il sentimento del piacere soltanto, quando poi sei in solitudine, che lo senti invaderti, è viva la mente, lo senti intensa la vita in lucidit… Mostra tuttoà come essere x esserci dal dentista; pur senza volerlo, non esistono ombre, ogni cosa è andata, la responsabilità non esiste, poiché l’educazione al piacere ha indotta l’atmosfera che ti salda con il mondo alla perfezione, attraversata dal risolversi ogni problema che sai non potrà esserci mai irrisolvibile. Il dispiacere è sempre sinonimo del piacere, altrimenti non potrà esistere, contraria al piacere è l’indifferenza. L’indifferenza è il più efficace strumento del potere. L’indifferenza contiene ogni sentimento esistente nel crimine, da pulsioni, che volontà determina.
Lo stesso problema anche a Piacenza. Il progetto di nuovi padiglioni, previsto dal Piano Carceri, è la risposta oppure sarebbe opportuno rivedere la carcerazione preventiva?
E' giusto questo tipo di intervento.Rita
La civiltà di un Paese si misura anche da come tratta i carcerati…