Desi Bruno nominata nuovo Garante regionale dei detenuti. Mumolo: “La migliore scelta possibile”

Nella seduta odierna dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna l’avvocato Desi Bruno, proposta dalla maggioranza di centrosinistra, è stata nominata Garante regionale per le persone sottoposte a misure restrittive o limitative della libertà personale. Per il consigliere regionale PD Antonio Mumolo, intervenuto in aula a sostegno della candidatura, si tratta della migliore scelta possibile.

“Oggi – afferma Mumolo – l’Assemblea ha eletto una persona di grande spessore, con un curriculum particolarmente ricco e che ha dato prova delle sue capacità in materia svolgendo per cinque anni il ruolo di garante dei detenuti del Comune di Bologna e per tre anni, dal 2008 al 2010, il ruolo di coordinatrice Nazionale dei Garanti territoriali dei diritti delle persone private della libertà personale.”

“Questa nomina – prosegue Mumolo – è una garanzia per coloro che si trovano in carcere. Faccio le mie più sentite congratulazioni a Desi Bruno e le invio un grande in bocca al lupo per il difficile lavoro che la aspetta: saprà ricordare a tutti che il grado di civilizzazione di una società si misura dalle sue prigioni.”

> Il video dell’intervento di Antonio Mumolo durante la discussione

Emergenza carceri. Risoluzione del Gruppo PD per chiedere misure alternative e nuove strutture

Antonio Mumolo è uno dei consiglieri regionali del Gruppo PD che hanno firmato una risoluzione presentata all’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna per chiedere al Governo di dar corso al Piano carceri, previsto da un’intesa istituzionale siglata nel maggio scorso, per realizzare a Bologna, Ferrara, Parma, Reggio Emilia e Piacenza, cinque nuovi padiglioni, in grado di ospitare fino a 200 detenuti ciascuno.

La risoluzione sottolinea che nonostante nel 2010 la Regione abbia destinato al Programma carcere 500 mila euro, ai quali se ne sono aggiunti altri 820 mila (300 mila dei Comuni e 520 mila del Fondo sociale europeo), le carceri dell’Emilia-Romagna restano tra le più affollate d’Italia: accogliendo 4373 detenuti, a fronte di una capienza massima di 2394 unità, hanno infatti un indice di sovraffollamento pari al 182,5%.
I firmatari della risoluzione chiedono pertanto risorse adeguate in modo da consentire condizioni di vita dignitose ai carcerati e condizioni di lavoro più sostenibili per gli agenti penitenziari; sollecitano anche l’effettiva attuazione di misure alternative al carcere, che avrebbero il doppio vantaggio di combattere il sovraffollamento e dare risposte più consone al recupero dei detenuti, e l’istituzione del Garante nazionale dei diritti dei detenuti. Alla Giunta regionale il testo invece domanda di sostenere, nelle sedi opportune e proprie, quanto chiesto al Governo. (altro…)

07.09.11 Antonio Mumolo all’iniziativa “I diritti delle persone private della libertà”

Mercoledi 7 settembre il consigliere regionale PD Antonio Mumolo interviene alla Festa nazionale dei diritti del Partito Democratico all’interno dell’iniziativa dedicata ai diritti delle persone private della libertà personale. All’iniziativa parteciperanno Patrizia Moretti, madre di Federico Aldrovandi, Gianluca Borghi, direttore generale di GVC Onlus, e l’avvocato penalista Salvatore Tesoriero.

Mercoledi 07 settembre – h.18 – Sala dei Diritti
I diritti delle persone private della libertà
Patrizia Moretti – Madre di Federico Aldrovandi
Gianluca Borghi – direttore generale di GVC Onlus
Salvatore Tesoriero – Avvocato Penalista
Intervistati da Marina Brancaccio – giornalista ADN Kronos
Coordina Antonio Mumolo – Consigliere Regionale PD e Responsabile Diritti PD Emilia-Romagna
Al termine proiezione del trailer del film documentario: E’ stato morto un ragazzo di F. Vendemmiati, Produzione Promo Music ed.

L’evento su Facebook
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Condizioni inumane della Dozza. Mumolo (PD): “Il governo intervenga prima che finiscano i soldi per i pasti”

Sovraffollamento, acqua ad intermittenza, muffa e umidità, pasti a rischio a partire da ottobre. Il consigliere regionale PD Antonio Mumolo raccoglie gli allarmi che arrivano dal carcere bolognese della Dozza e lancia un appello al Governo.

“Le condizioni di sovraffollamento e le condizioni di igiene del carcere di Bologna – afferma il consigliere Mumolo – non possono lasciare indifferenti, specialmente in questo periodo dell’anno. La stessa cosa vale per tutte le altre carceri dell’Emilia-Romagna, che secondo la relazione annuale presentata in Giunta dall’Assessore Marzocchi, sono attualmente al secondo posto in Italia per il tasso di sovraffollamento: i detenuti in regione sono 4.373 a fronte di una capienza regolamentare di 2.394.”

“In Italia – prosegue il consigliere – il carcere dovrebbe tendere al reinserimento sociale, mentre nella realtà rappresenta troppo spesso solo una condanna al degrado: come si può reinserire in società una persona che vive in un luogo dove, rispetto al mondo delle persone libere, ci si suicida dalle sette alle venti volte più spesso? In attesa di riforme strutturali sarebbe possibile da subito porre in essere interventi urgenti e a costo zero: si potrebbero ampliare le possibilità di accesso alle misure alternative, per i reati che non siano espressione di particolare allarme sociale si potrebbe prevedere che gli autori vengano messi in carcere soltanto se negli istituti vi siano posti disponibili rispetto alla capienza regolamentare, e si potrebbe rendere permanente la previsione legislativa di esecuzione presso il domicilio delle pene detentive non superiori ad un anno.”

“Successivamente andrebbero adeguati gli organici del personale addetto agli Uffici Esecuzione Penale Esterna, del personale educativo e sanitario e degli organici della Polizia Penitenziaria. Il Governo rompa il proprio immobilismo sul tema e invii fondi utili a tamponare l’emergenza. Possibilmente – conclude Mumolo – prima che ad ottobre finiscano i soldi per i pasti dei detenuti”.