29.04.17 A Bologna l’incontro “I diritti del lavoro”
Sabato 29 aprile parteciperò all’incontro “I diritti del lavoro”, alla Casetta Rossa di Via Martini, Bologna

Primarie PD. Confronto a Ètv
Confronto sulle primarie PD del 30 aprile. Sono stato ospite della trasmissione Dedalus di etv Rete7 per parlare del programma di Andrea Orlando. Qui il video della puntata
23.04.17 Galeata: “Welfare, lavoro, immigrazione”
Domenica 23 aprile sarò a Galeata per partecipare all’iniziativa “Welfare, lavoro, immigrazione” organizzata dal Comitato Forlì per Andrea Orlando.
Gabriele del Grande. Risoluzione PD: “Intollerabile violazione diritti umani, subito libero”
Il giornalista e documentarista Gabriele Del Grande deve essere liberato al più presto. Chiediamo alla Giunta regionale di sollecitare il Governo italiano perché elevi formale protesta presso le autorità turche e si adoperi per una rapida risoluzione della vicenda”. Lo scrivono in una risoluzione depositata in Assemblea legislativa e sottoscritta da Antonio Mumolo i consiglieri regionali del Gruppo PD.
“Gabriele – si legge nella risoluzione – stava svolgendo il proprio lavoro in Turchia quando è stato fermato e posto in stato di detenzione in maniera del tutto ingiustificata. Da giorni gli viene impedito di comunicare con il mondo esterno, gli sono stati sequestrati appunti e strumenti di lavoro e non sono state ancora comunicate dalle autorità turche quali sono le accuse che gli vengono addebitate. Una violazione intollerabile dei diritti umani e civili”.
“In Turchia sono attualmente detenuti centinaia di giornalisti e decine di deputati e sindaci di opposizione. Nell’ultimo anno sono stati chiusi almeno 170 organi di stampa e sono state ritirate più di 700 tessere stampa. Numeri chiari – concludono i consiglieri – che confermano la deriva autoritaria di un paese sempre più fuori dal contesto ideale e politico dell’UE. Da Bologna, città dove Gabriele ha vissuto, lavorato e studiato nel periodo dell’Università, esprimiamo a lui e alla sua famiglia la nostra più totale solidarietà e vicinanza e ci auguriamo che possa tornare al più presto libero di raccontare le proprie storie”.
Non si multa chi chiede l’elemosina. Il Presidente della Repubblica accoglie il ricorso straordinario di Avvocato di strada
In Italia non si può multare chi chiede l’elemosina senza dare fastidio a nessuno. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha accolto il ricorso straordinario proposto dall’Associazione Avvocato di strada contro un’ordinanza firmata dal sindaco di Molinella, un piccolo Comune della Provincia di Bologna. Un’ordinanza abnorme, che prevedeva una multa e il sequestro dei mezzi utilizzati e che voleva colpire anche chi, in silenzio e senza disturbare nessuno, chiedeva aiuto solo per alleviare la propria condizione di povertà.
“Un conto è importunare la gente con comportamenti insistenti o violenti: per casi come questi – sottolinea l’Avvocato Fabio Iannacone, volontario dell’Associazione Avvocato di strada e firmatario del ricorso – la legge italiana prevede già delle sanzioni. Ma perché multare anche chi semplicemente chiede l’elemosina seduto in silenzio e magari con gli occhi bassi per pudore? Lo vogliamo punire perché è povero? L’ordinanza ci sembrava un modo per accanirsi contro persone deboli e indifese. Come associazione nata per difendere gli ultimi non possiamo consentire un simile accanimento e per questo abbiamo proposto il ricorso straordinario al Capo dello Stato.
“Chi chiede l’elemosina – aggiunge il presidente dell’Associazione Avvocato di strada Onlus Antonio Mumolo – generalmente lo fa perché non ha nessuna altra possibilità. Spesso sono persone che hanno semplicemente perso il lavoro e che sono finite in strada perché prive di qualsiasi reddito. Se gli si fa una multa non li si toglie dalla strada, semplicemente si aggrava ancora di più la loro situazione. Con il ricorso abbiamo chiesto al Presidente della Repubblica della Repubblica di annullare l’ordinanza e con nostra grande soddisfazione il Capo dello Stato ha accolto le nostre ragioni, l’ordinanza è stata ritenuta illegittima e quindi è stata annullata”.
In particolare, si legge nella decisione notificata ieri, il Presidente della Repubblica, recependo il parere del Consiglio di Stato, ha ritenuto che:
– il Sindaco non può in nessun caso colpire con provvedimenti punitivi chi si limita a chiedere l’elemosina senza molestare o infastidire nessuno;
– il Sindaco non può utilizzare lo strumento dell’ordinanza contingibile ed urgente, concesso per contrastare situazioni di emergenza, per altri scopi;
– non è poi possibile emanare tali ordinanze senza prevedere un termine di efficacia, proprio perché devono riguardare solo emergenze temporanee.
“Ringraziamo il Presidente della Repubblica per questa decisione che ripristina la legalità e pone un freno a certi comportamenti illegittimi di alcuni sindaci. La lotta – conclude Mumolo – si deve fare alla povertà, non ai poveri”.