Lungo la linea ferroviaria Porrettana, la Regione Emilia-Romagna dovrebbe “estendere la corsa dei treni fermi alla stazione di Porretta fino allo stazione di Pracchia, in modo da garantire un servizio minimo ai pendolari emiliani che devono recarsi in Toscana”, oltre che favorire “un’azione collegiale che metta al centro le politiche di sviluppo della montagna” con una “pianificazione unitaria dell’Appennino tosco-emiliano”.
Lo chiede una risoluzione firmata dai consiglieri del Pd Paola Marani, Antonio Mumolo, Thomas Casadei, Marco Monari e Giuseppe Paruolo, che chiedono all’esecutivo regionale anche di “trovare una soluzione condivisa con la Regione Toscana, rispettando competenze ed oneri, per la riattivazione di un servizio ferroviario puntale ed efficiente sulla linea ferroviaria Porrettana”, dopo che nel 2011, “a fronte dei tagli alle risorse statali per il servizio pubblico, la Regione Toscana ha deciso di sostituire sei corse su dodici con un servizio bus alternativo”. La situazione, avvertono i consiglieri, “è destinata a peggiorare dall’aprile 2012, quando il servizio dei bus sostitutivi viene riassorbito entro il Tpl della Provincia di Pistoia e i Comuni emiliani dell’area che va da Pracchia a Poretta si trovano completamente esclusi”.