Rassegna stampa La Voce di Romagna 27 marzo 2013
La Voce di Romagna 27 marzo 2013
Emilia-Romagna: cani senza catene permanenti. La Regione ha approvato la legge sul benessere animale
La Voce di Romagna 27 marzo 2013
Emilia-Romagna: cani senza catene permanenti. La Regione ha approvato la legge sul benessere animale
“L’Emilia-Romagna è la prima regione italiana a dire no alla catena come strumento permanente di contenimento degli animali”. A dichiararlo è il Consigliere regionale PD Antonio Mumolo, intervenuto stamattina in Assemblea legislativa nel dibattito che ha portato all’approvazione della legge “Norme a tutela del benessere animale.”
“La legge – sottolinea il consigliere regionale – è stata arricchita grazie ai suggerimenti delle associazioni animaliste ascoltate nel corso dell’iter di preparazione. Il primo obiettivo della legge è contrastare i maltrattamenti e le sofferenze degli animali Non solo quindi niente più catene ma anche l’obbligo per i privati detentori di cani e gatti di garantire loro un ricovero con requisiti strutturali almeno simili a quelli previsti nei canili e nei gattili autorizzati”.
“La legge inasprisce le sanzioni amministrative contro chi maltratta gli animali: una parte dei proventi saranno utilizzati per informare e sensibilizzare su questi temi i cittadini. La legge – conclude Mumolo – contiene anche un’altro elemento innovativo molto importante: da oggi viene infatti valorizzato a livello normativo il ruolo della pet terapy e i pazienti e degenti nelle strutture sanitarie e sociosanitarie in base ad una precisa regolamentazione, potranno ricevere le visite dei propri animali”.
Sabato 23 marzo il consigliere regionale PD Antonio Mumolo, relatore della legge regionale contro le infiltrazioni mafiose, ha partecipato alla giornata della legalità oranizzata dal Comune di Anzola Emilia in occasione della Giornata della Memoria e dell’Impegno. Nel corso della giornata il giardino di piazza Berlinguer è stato intitolato alle vittime della mafia per promuovere la cultura della legalità e dell’antimafia, presupposto fondamentale della buona amministrazione del bene comune.
Alcune foto dell’iniziativa
Domenica 7 aprile il PD Castenaso organizza un pranzo di autofinanziamento con menù di pesce. L’intero incasso sarà devoluto alle Associazioni Avvocato di strada Onlus e Equazione.
Avvocato di strada, rappresentata all’iniziativa da Antonio Mumolo, consigliere regionale PD e presidente dell’Associazione, utilizzerà il ricavato della serata per stampare la nuova edizione del “Dove andare per…”, la guida di Bologna per le persone senza dimora, che comprende tutte le informazioni utili su dove andare per vestirsi, lavarsi, mangiare, trovare lavoro e assistenza legale.
La nuova edizione della guida, come tutti gli anni, verrà poi distribuita gratuitamente in stazione, nei centri diurni, all’uscita del carcere, nei dormitori, nelle mense per i poveri, presso le sedi dei servizi sociali e in tutti i luoghi frequentati dalle persone senza dimora e socialmente fragili.
Menù
Antipasto di alici marinate
Bis di primi: risotto di mare e lasagnetta al branzino
Secondo: coda di rospo, spiedino di seppia e spiedino di gamberi
Contorno: patate fritte
Bevande: acqua e vino
Euro 20
Solo su prenotazione:
Cell: 3488184059 (Marta)
Email: assegnazione@gmail.com
23 marzo 2013 Giornale di Reggio
Cani: verso il divieto di uso della catena
“Da alcuni giorni gli studenti fuorisede dell’università degli studi di Bologna sono in agitazione, poiché è saltata la copertura finanziaria della convenzione tra l’università e il sistema sanitario regionale, che permetteva loro di usufruire di visite mediche generaliste e specialistiche gratuitamente”. È quanto riporta il consigliere regionale PD Antonio Mumolo in una interrogazione alla Giunta.
Il consigliere osserva che la decisione non è causata da una riduzione di risorse da parte dell’Ateneo, bensì dalle restrizioni legali sopraggiunte con la cosiddetta “spending review” la quale, dal momento che gli studenti di altre città iscritti all’Università hanno già il loro medico nei luoghi di residenza, impedisce all’Ateneo di pagare una seconda volta lo stesso servizio.
Mumolo interroga pertanto l’esecutivo regionale per sapere se non reputi opportuno agire in accordo con gli enti locali “per costituire un presidio medico d’emergenza all’interno di ogni campus” e se non reputi opportuno “promuovere una nuova convenzione con il sistema sanitario regionale”.