Fusione Savignano-San Mauro. Antonio Mumolo nominato relatore

Schermata 02-2456351 alle 12.06.40L’Assemblea legislativa sarà chiamata ad esprimersi sulla fusione di Savignano sul Rubicone e San Mauro Pascoli. Il progetto di legge è approdato martedì in commissione regionale Bilancio, affari generali e istituzionali, presieduta da Marco Lombardi. Relatore della proposta è stato nominato il consigliere regionale PD Antonio Mumolo.

Secondo una procedura stabilita dalla norma regionale, la Giunta, aderendo alla formale richiesta (approvata a maggioranza qualificata) dei due Consigli comunali interessati, ha predisposto il testo di legge che dovrà essere sottoposto al voto dell’Assemblea legislativa, non prima però dell’indizione di un referendum consultivo delle popolazioni coinvolte.

Savignano sul Rubicone e San Mauro Pascoli fanno parte dell’Unione del Rubicone assieme a Gatteo, che non ha invece manifestato interesse per la fusione. La proposta di legge illustrata in commissione, prevede, in 7 articoli, la nascita di un nuovo unico comune di circa 30 mila abitanti e una superficie di 40 mila metri quadrati a partire dal primo gennaio del 2014.

Elezioni 2013. L’appello al voto di Antonio Mumolo

“Tra pochi giorni, il 24 e il 25 febbraio, si terranno le elezioni politiche del 2013. I cittadini, con il loro voto, decideranno i destini di molte persone in questo paese, soprattutto di quelle più deboli.”

“Si tratta di un’occasione fondamentale per voltare pagina: per questo chiedo a tutti di andare ai seggi e di votare il Partito Democratico, in modo da dare a questo paese un Governo stabile, di centrosinistra, che si occupi finalmente dei temi del lavoro e della giustizia sociale.”

Antonio Mumolo

Consigliere regionale PD

QUANDO SI VOTA
Le urne saranno aperte domenica 24 febbraio, dalle ore 8 alle ore 22, e lunedì 25 febbraio, dalle ore 7 alle ore 15.

CHI PUO’ VOTARE
Possono votare tutti i cittadini che abbiano compiuto il 18° anno di età entro il primo giorno dell’elezione (cioè che siano nati prima del 24 febbraio 1995) e siano iscritti nelle liste elettorali. Possono votare per il Senato i cittadini che hanno compiuto il 25° anno di età.

I DOCUMENTI NECESSARI

Per votare occorre presentarsi al seggio con un documento di identità valido e con la tessera elettorale (chi l’avesse smarrita può richiederne una copia all’Ufficio elettorale del Comune o del Quartiere)

COME VOTARE

Per votare si deve tracciare una croce sul simbolo del Partito Democratico

La scheda per l’elezione della Camera dei Deputati è di colore rosa – FAC SIMILE (PDF)
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La scheda per l’elezione del Senato è di colore giallo FAC SIMILE (PDF)
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ATTENZIONE: E’ vietato scrivere le preferenze. Le schede che riporteranno nomi di candidati saranno annullate

Mumolo: “Il rendiconto delle mie attività da consigliere regionale nel 2012”

Il consigliere regionale PD Antonio Mumolo pubblica il rendiconto delle proprie attività svolte nel 2012 all’interno dell’Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna.

“Il 31 dicembre 2012 è terminato il mio terzo anno da Consigliere regionale. Nel corso dell’anno ho lavorato al progetto di legge che ha reso possibile ai consiglieri regionali in carica la rinuncia al proprio vitalizio. Il vitalizio si matura versando circa mille euro al mese per cinque anni, per ricevere poi circa la stessa somma al mese a partire da 60 anni e per tutta la vita. All’inizio dell’attuale legislatura l’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna, prima a farlo in Italia, aveva abolito per sempre i vitalizi a partire dalla prossima legislatura. Con l’approvazione di un secondo provvedimento fortemente voluto dal Gruppo PD e consentito da un decreto del Governo, la rinuncia al vitalizio è diventata possibile anche per i consiglieri attualmente in carica. Non appena è stato possibile ho quindi rinunciato all’assegno vitalizio. Ho sempre pensato alla politica come al più nobile dei servizi, e credo sia importante fare in modo che sempre più persone tornino a condividere questa idea. Come diceva Sandro Pertini, alle persone non servono sermoni ma esempi. Spero che questo piccolo gesto possa almeno servire a ridurre la distanza tra i cittadini e la politica, intesa come passione civile al servizio di tutti”.

“Nel mio resoconto, che per una completa trasparenza riproporrò ogni anno del mio mandato, sono elencate le proposte di legge alle quali ho lavorato e gli atti di indirizzo politico di cui sono stato promotore e sottoscrittore. Sarò grato a tutti coloro che vorranno inviarmi commenti o critiche rispetto all’attività svolta e suggerimenti o proposte che mi aiutino a svolgere meglio il mio compito”.

ALLEGATO
Il rendiconto 2012 (PDF)

Rendiconto 2012 Consigliere regionale Antonio Mumolo by Jacopo Fiorentino

Residenza e diritto di voto. L’appello di Avvocato di strada ai sindaci italiani per garantire alle persone senza dimora la possibilità di votare

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“Il 24 e il 25 febbraio si terranno le elezioni politiche. Si tratta di un momento fondamentale per la vita del paese, dal quale però rischiano di essere escluse decine di migliaia di persone, colpevoli unicamente di essere povere.” E’ questo l’appello lanciato dall’Associazione Avvocato di strada a pochi giorni dal voto.

“Secondo il censimento realizzato recentemente dall’ISTAT in collaborazione con la FIOPSD e numerose associazioni di volontariato, oggi in Italia vivono in strada circa 50mila persone, italiane e straniere. Uno dei problemi più sentiti da queste persone – sottolinea Antonio Mumolo, presidente dell’Associazione Avvocato di strada – è senza dubbio quello della mancanza della residenza anagrafica, senza la quale si perdono gran parte dei diritti civili. Chi vive in strada, infatti, non può ricevere cure se non di pronto soccorso, non può ricevere una pensione neanche se ne ha diritto, non può fare domanda per una casa popolare, non può iscriversi alle liste del collocamento e molto spesso non può essere preso in carico nemmeno dai servizi sociali.”

“La residenza è un requisito così importante che la legge stabilisce che ogni comune è obbligato a darla a chiunque viva nel proprio territorio, ma questo, purtroppo, non sempre avviene. Concedendo la residenza i Comuni hanno timore di doversi fare carico di tante persone in difficoltà. Così facendo, tuttavia, ottengono un effetto opposto, perché, oltre a non rispettare la legge, costringono le persone a rimanere in un limbo dove non possono far valere i propri diritti e dove è difficile intraprendere qualsiasi percorso di reinclusione.”

“Un’altro dei diritti che si perde se non si ha la residenza è il diritto di voto, attivo e passivo. Chi non risulta in nessuna lista anagrafica, infatti, non viene iscritto nelle liste elettorali. La Costituzione italiana all’art. 48 recita che il diritto di voto “non può essere limitato se non per incapacità civile o per effetto di sentenza penale irrevocabile o nei casi di indegnità morale indicati dalla legge”. Non è dunque ammissibile che una persona non possa votare perché semplicemente è povera, ma questo è quello che avviene. A pochi giorni dal voto – conclude Mumolo – facciamo dunque un appello a tutti i sindaci degli ottomila comuni italiani perché si facciano garanti del diritto alla residenza delle persone che vivono in strada nel loro territorio, consentendogli di votare e rispettando un loro diritto costituzionale.”

01.03.13 Antonio Mumolo a Piacenza per il convegno “La residenza anagrafica. Un diritto di tutti?”

Venerdì 1 marzo 2013 si terrà a Piacenza il convegno “La residenza anagrafica. Un diritto di tutti?”. L’iniziativa, patrocinata dal Comune e dalla Provincia di Piacenza, è organizzata dalla Caritas Diocesana di Piacenza e Bobbio in collaborazione con l’Associazione Avvocato di strada Onlus. Il convegno è accreditato dall’Ordine degli Avvocati di Piacenza con 2 crediti formativi

CONVEGNO
LA RESIDENZA ANAGRAFICA. UN DIRITTO DI TUTTI?

1 marzo 2013 h.15
c/o Centro “Il Samaritano”
Caritas Diocesana
Via Pietro Giordani 12 – Piacenza

01.03.13 A Piacenza il convegno "La residenza anagrafica. Un diritto di tutti?" by

SENZA FISSA DIMORA,
SENZA TETTO, SENZA DIRITTI
…nel nostro ordinamento giuridico c’è differenza tra il residente e la persona senza tetto? La residenza è un diritto soggettivo…

ART. 16
DELLA COSTITUZIONE ITALIANA
…ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale…

SENZA RESIDENZA
…non si appartiene ad alcuna circoscrizione territoriale;
non si ha accesso al servizio di welfare locale;
non si può percepire una pensione;
non si può usufruire del patrocinio a spese dello Stato…

SENZATETTO IN TEMPO DI CRISI
…dati e riflessioni sui senzatetto in Italia e a Piacenza…

SU QUESTI TEMI INTERVERRANNO:

• diac. GIUSEPPE CHIODAROLI
Direttore Caritas diocesana di
Piacenza-Bobbio

• Dott. ROMANO MINARDI
funzionario responsabile del settore Servizi Demografici del Comune di Bagnacavallo (RA), componente della giunta esecutiva di ANUSCA (Associazione Nazionale Ufficiali Stato Civile ed Anagrafe)

• Dott.ssa MARINA MARCHETTI
presidente della sezione civile presso il Tribunale di Piacenza

• Prof. GIAMPAOLO NUVOLATI
docente di Sociologia urbana,
Università di Milano Bicocca

• Avv. ANTONIO MUMOLO
presidente dell’associazione
nazionale “Avvocato di strada” Onlus, organizzazione di volontariato

• Avv. DANIELE GARDI
coordinatore dello sportello
“Avvocato di strada” presso Caritas diocesana di Piacenza-Bobbio

La sala dove si svolgerà l’evento contiene 130 posti a sedere; 70 posti circa sono stati riservati agli avvocati.
All’interno della struttura vi è un comodo parcheggio riservato agli ospiti.

CONTATTI
Email: piacenza@avvocatodistrada.it
Caritas diocesana Piacenza-Bobbio, via Pietro Giordani, 21 29121 Piacenza
Evento Facebook: https://www.facebook.com/events/217166441760938/

Mumolo: “Firmati gli accordi quadro per la sicurezza e la lotta alle infiltrazioni mafiose”

no mafia“Sindaci, presidenti delle Province e rappresentanti del mondo della scuola hanno firmato con la vicepresidente della Regione Simonetta Saliera gli accordi quadro che danno il via ai progetti finanziati lo scorso dicembre con 1 milione e 279 mila euro di risorse regionali, nell’ambito della legge 3/2011 per la prevenzione alle infiltrazioni mafiose e la diffusione della cultura della legalità e la legge 24/2003 in materia di sicurezza.” A darne notizia è il consigliere regionale PD Antonio Mumolo, relatore della legge 3/2011.

“Diventano dunque operativi i 46 progetti per la sicurezza urbana e la lotta all’infiltrazione mafiosa in Emilia-Romagna approvati per il 2013. Attività – prosegue Mumolo – che si aggiungono ai 69 progetti già avviati e approvati a fine 2011 e ai 7 protocolli per la prevenzione dell’infiltrazione mafiosa stipulati tra la primavera e l’estate del 2012, dando vita in due anni a 110 progetti in tutto il territorio regionale.”

I progetti e gli interventi finanziati nel territorio della provincia di Bologna

In provincia di Bologna saranno realizzati 11 progetti, finanziati dalla Regione con 141.686 euro.

a) Interventi per la promozione della cultura della legalità e la prevenzione dell’infiltrazione mafiosa (l.r. 3/2011)

“Master in gestione e riutilizzo di beni e aziende confiscate alla mafia. Pio La Torre”, a Bologna
Ammonta a 39.500 euro il costo complessivo del master, organizzato dall’Università degli studi di Bologna-Cirsfid, a cui la Regione contribuisce con 3 mila euro. Il percorso didattico offrirà un’opportunità di accrescimento per professionisti, funzionari e amministratori di Enti locali, rendendo più forti le competenze necessarie per seguire le complesse vicende della confisca e del recupero dei patrimoni illegali.

“Ri/conoscere le mafie: esperienze e ricerche a confronto”, a Bologna.
Il progetto, che sarà realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Filosofia e Comunicazione dell’Università di Bologna, prevede la realizzazione di seminari di approfondimento in cui giovani studiosi presenteranno le loro più innovative attività di ricerca sul fenomeno mafioso in regione, in uno scambio diretto con gli amministratori locali. Il progetto sostiene quindi la ricerca di qualità sul tema della mafia e l’incontro tra la ricerca e le amministrazioni locali. È prevista anche la realizzazione di una mostra sull’immagine della mafia nella stampa locale. Il costo totale del progetto è di 16 mila, cui la Regione contribuisce con 11.200 euro.

“Progetto Teatro” in provincia di Bologna
E’ una delle azioni messe in campo congiuntamente dalla Provincia di Bologna (capofila) con il Comando provinciale dei Carabinieri e il Comune di Bologna, per realizzare uno spettacolo teatrale “Sogni e stracci: storie di ordinaria legalità”, curato da studenti di diversi istituti scolastici della provincia. Il costo totale dell’iniziativa è di 11.260 euro e la Regione vi contribuisce con 6.750 euro.

“Progetto Libera l’Italia “ a Bologna
Il progetto prevede la realizzazione di seminari, laboratori e visite guidate sui temi della lotta all’infiltrazione mafiosa e della cittadinanza responsabile nelle scuole superiori della rete dell’Istituto Serpieri (sono circa 600 gli studenti coinvolti) oltre alla produzione di un film documentario sugli stessi temi e all’organizzazione di una visita a un bene confiscato in Emilia-Romagna. Il progetto ha un costo totale di 7 mila euro, il contributo della Regione ammonta a 3 mila euro.

“Progetto Recupero bene confiscato in località Battuta Bianca – Gaggio Montano”
Grazie a questo progetto saranno realizzati interventi di manutenzione straordinaria su un immobile confiscato, assegnato al Comune di Gaggio Montano e che sarà recuperato per rinforzare le attività di animazione culturale e sociale gestite dal volontariato locale. La spesa complessiva prevista è di 15 mila euro, il contributo regionale di 10.500 euro.

b) Interventi per la sicurezza e la Polizia locale (l.r. 24/2003)

“Fai la cosa giusta” – progetto di educazione alla legalità e alla prevenzione della devianza giovanile” a Bologna
Si tratta della prosecuzione ed ampliamento dell’omonimo progetto finanziato nel 2010, diretto ad intervenire nella prevenzione del disagio giovanile e del rischio di devianza. Tra le azioni proposte vi sono attività formative dirette agli adulti (docenti, educatori e genitori), il completamento della mappatura dei gruppi informali di adolescenti, iniziative di carattere educativo nelle scuole e nel carcere minorile e la sensibilizzazione della cittadinanza.
Il costo totale è di 50.400 euro, il contributo della Regione è di 21.112 euro.

“Sicurezza al centro: dialogo e convivenza tra generazioni” a Zola Predosa
Obiettivo generale del progetto è di dare continuità alle numerose azioni avviate negli ultimi anni dall’amministrazione comunale in tema di riduzione del disagio giovanile e di prevenzione dei comportamenti antisociali e devianti. Oltre alla riqualificazione di un centro giovanile, si prevedono interventi di educativa di strada, un percorso di dialogo tra i giovani e gli anziani che utilizzano gli stessi spazi pubblici, il potenziamento dei servizi del centro comunale di aggregazione giovanile e azioni di natura formativa e informativa dirette alle scuole e ai genitori.
Il progetto ha un costo complessivo di 81.988 euro, cui la Regione da un contributo di 33.290 euro.

“Scuole sicure: un occhio ai più giovani” a Crevalcore
Il progetto riguarda l’installazione di un impianto di videosorveglianza per contrastare i diffusi danneggiamenti agli edifici scolastici, accompagnata da un’intensa attività di sensibilizzazione e da azioni per la prevenzione e il contrasto del bullismo. Il costo totale dell’iniziativa è di 70.870 euro, il contributo regionale ammonta a 29.772 euro.

“Percorso sicuro a Pescarola” – Coordinamento volontariato Lame
Sono previsti diversi interventi coordinati per affrontare il problema della sicurezza del percorso pubblico che attraversa l’insediamento di edilizia popolare tra le vie Agucchi e Zanardi: da una ricognizione sul contesto del quartiere a iniziative di animazione locale e comunicazione sociale con il coinvolgimento dei residenti; da interventi di qualificazione architettonica degli spazi e delle aree verdi presenti lungo il percorso favorendone la cura nel tempo e l’opposizione al degrado.
Per il progetto dal costo di 10.250 euro, la Regione ha previsto un contributo di 7.687 euro.

“Centro per le vittime di reato e calamità” Associazione Vittime del Salvemini – 6 dicembre 1990
Il progetto intende dare sostegno alle vittime di reati contro la persona (violenze domestiche, maltrattamenti o stalking) e fornire una tutela dei diritti degli utenti a fronte dell’invadenza del commercio aggressivo (utenze domestiche, rapporti finanziari). Per raggiungere questi obiettivi si rafforzeranno gli strumenti tecnici a disposizione dei cittadini, come lo sportello giornaliero di ascolto e il collegamento con altri sportelli attivi, la consulenza legale e psicologica. E’ previsto l’allargamento delle attività, dal solo Comune di Casalecchio, ai cinque nuovi Comuni convenzionati: Bazzano, Castello di Serravalle, Crespellano, Monte San Pietro e Savigno.
Il costo progetto è di 25 mila euro, il contributo regionale erogato di 7.687 euro.

“Underground – Tra strade e significati” – Associazione di volontariato “Emiliani” di Sasso Marconi Bologna
Il progetto si propone di intervenire nel centro storico cittadino e tocca i temi della lotta al consumo di sostanze stupefacenti e di alcool tra la popolazione giovanile.
Il costo progetto è pari a 10.250 euro, il contributo della Regione a 7.687 euro.