Annullate sanzioni contro la povertà. Mumolo: “Accettata l’istanza di Avvocato di strada, una piccola vittoria per tutti”
L’Associazione Avvocato di strada ha ottenuto l’archiviazione delle sanzioni amministrative fatte a un gruppo di persone che dormivano in strada.
Nel novembre 2012 un gruppo di circa venti persone senza dimora fra cui italiani, stranieri, giovani e meno giovani, aveva deciso di accamparsi di fronte al dormitorio comunale Beltrame. Con l’inverno già iniziato le temperature erano già molto basse ma il Piano per l’emergenza freddo del Comune di Bologna non era ancora partito e i posti in dormitorio erano esauriti. Il gesto dei senza tetto era in qualche modo simbolico, ma era sopratutto dettato dalla disperazione e dalla mancanza di qualsiasi altro posto dove andare. Dopo pochi giorni la Polizia Municipale aveva sgomberato i senza tetto, aveva sequestrato le coperte che erano state distribuite loro dallo stesso Comune e aveva sanzionato ogni persona con una multa di 200€ per violazione del Regolamento di Polizia Municipale (bivacco e occupazione di suolo pubblico).
“Le multe ai senza tetto – dice Antonio Mumolo, presidente dell’Associazione Avvocato di strada – sono un controsenso: chi vive in strada viene multato per vagabondaggio, perché dorme in stazione senza un biglietto in tasca, etc. Le multe non possono essere pagate e quindi i debiti si moltiplicano. Finché una persona vive in strada non succede nulla, ma se per caso trova un lavoro e una casa può trovarsi a dover pagare un debito di migliaia di euro: a volte proprio per paura di dover affrontare questi debiti i senza tetto preferiscono rimanere nella propria condizione di marginalità, privi di residenza anagrafica e di tutti i diritti (sanità, voto, pensione) ad essa correlati”.
“Venuti a conoscenza del caso del Beltrame – prosegue Mumolo – abbiamo chiesto la revoca delle multe in autotutela, perché è nostra opinione che la povertà non vada sanzionata: multare una persona che dorme per strada non aiuta la persona a risollevarsi dalla propria condizione di marginalità, e sopratutto non consente di fare cassa a chi è creditore, perché quei soldi non li potrà ottenere mai”.
“Nel Comune di Bologna, cui va il nostro ringraziamento, abbiamo trovato interlocutori attenti, che hanno organizzato un’audizione in cui abbiamo potuto spiegare le ragioni della nostra richiesta. Sono passati alcuni mesi e finalmente oggi abbiamo saputo che la nostra istanza è stata accolta dal Comune, che ha proceduto ad archiviare tutte le sanzioni. Una piccola grande vittoria di tutti – conclude Mumolo – ma sopratutto un peso in meno sulle spalle di chi vive già una condizione difficile, e dorme in strada al freddo perché non ha altre possibilità”.