Voucher nidi. Parte la prima missione della Regione per valutare una legge. Mumolo incaricato da tutta la maggioranza rappresenterà l’Assemblea

L’Assemblea legislativa avvia il primo esperimento di “missione valutativa” per verificare l’efficacia di un provvedimento regionale. Il primo test riguarda l’attuazione della politica dei “voucher conciliativi”. I consiglieri regionali hanno designato all’unanimità Antonio Mumolo per la maggioranza, e Sivia Noè per l’opposizione, come propri rappresentanti per seguire la realizzazione dell’attività di analisi, relazionare sui risultati e indicare proposte per la loro pubblicizzazione.

“La “missione valutativa” di cui sono stato incaricato – dichiara il consigliere Mumolo dopo la nomina – ha per oggetto l’attuazione della politica dei “voucher conciliativi”, promossa sulla base della legge regionale 17/2005 (Norme per la promozione dell’occupazione, della qualità, sicurezza e regolarità del lavoro), e che consiste nell’erogazione di assegni di servizio a lavoratori e lavoratrici con figli di età inferire ai tre anni, per consentire la loro iscrizione a nidi privati e, allo stesso tempo, favorire ai genitori accesso e permanenza nel mercato del lavoro.”

“La Regione – prosegue il consigliere – ha avviato nell’anno educativo 2008/9 una sperimentazione che ha coinvolto solo le famiglie residenti nei comuni di Bologna e Modena. Dall’anno educativo 2009/10 i voucher sono stati estesi all’intero territorio regionale e ad oggi sono già trascorsi tre cicli di attuazione. L’iniziativa è realizzata con un contributo del Fondo sociale europeo di 3 milioni di euro l’anno. Il voucher ha un valore massimo di 250 euro al mese per bambino e serve per coprire la differenza del costo esistente tra la retta del nido d’infanzia privato e quella del nido d’infanzia pubblico: possono usufruirne solo le famiglie con un ISEE inferiore ai 35.000 euro.”

“E’ la prima volta che la Regione decide di effettuare una missione valutativa e sono molto felice di essere stato designato dai miei colleghi per farne parte. Nel 2010/11 in Emilia-Romagna 926 famiglie hanno ottenuto ogni mese il voucher di 250 euro a bambino. Al termine della missione – conclude Mumolo – saremo in grado di dire se la legge ha bisogno di aggiustamenti o se i voucher hanno raggiunto l’obiettivo molto importante per i quali sono stati pensati: garantire a persone con particolari situazioni familiari di poter conciliare famiglia e lavoro.”