La Cgil regionale si assume un nuovo impegno per contrastare le varie forme di illegalità che inquinano l’economia e il lavoro e lancia un manifesto di principi e obiettivi, da declinare in concreto anche attraverso la contrattazione territoriale e di categoria, per rafforzare la legalità economica in Emilia Romagna. L’impegno è collegato alla analoga campagna promossa dalla Cgil nazionale ed è stato lanciato martedì 20 settembre durante il convegno “Per la legalità economica: dalla campagna Cgil alle buone prassi di contrattazione nel territorio” al quale ha partecipato il consigliere regionale PD Antonio Mumolo.

Tra evasione fiscale, operazioni finanziarie sospette segnalate da Bankitalia, lavoro sommerso e irregolare col relativo carico di evasione contributiva, i numeri che riguardano la regione sono in aumento e indicano che la criminalità organizzata diventa più aggressiva. Ma l’intenzione della Cgil Emilia Romagna, come ha detto avviando i lavori di stamattina la segretaria regionale Anna Salfi, “non è tanto di rilanciare l’allarme e la denuncia, quanto piuttosto di costruire iniziative e piattaforme attorno ai punti del manifesto: educazione-formazione dei giovani alla legalità, regole per il mercato del lavoro e la sicurezza, istituzione della Dia in Emilia Romagna, trasparenza del sistema bancario, protocolli anti-evasione nei comuni, difesa dell’ambiente e del territorio, sicurezza urbana e integrazione culturale, rispetto dei contratti a tutela del lavoro e tracciabilità delle retribuzioni, difesa del “made in Italy”, sicurezza alimentare, sostegno all’applicazione della recente legge regionale.”

Le “buone prassi” per la legalità, che già costituiscono esperienze di contrattazione sul territorio regionale, sono state illustrate dalla comunicazione introduttiva di Franco Zavatti, coordinatore regionale “Legalità e sicurezza”, da brevi interventi di dirigenti delle categorie Fillea-costruzioni, Fisac-bancari, Funzione Pubblica, Sindacato pensionati e della Cgil di Rimini.

Molto importante il contributo degli autorevoli ospiti esterni. Il Procuratore aggiunto del Tribunale di Bologna Valter Giovannini ha puntato il dito contro l’evasione fiscale come “fenomeno criminale che intossica l’economia sana fino a diventare un vero e proprio flagello sociale”, elencando le varie forme di quel reato che per di più ha visto ridotta la pena, con un aggravio di complicazioni per il lavoro dei magistrati. Nel successivo intervento, Giuseppe La Pietra della direzione nazionale di “Libera” ha raccontato l’esperienza della Carovana antimafia e il caso dei beni confiscati, mentre il consigliere regionale Antonio Mumolo, relatore in Assemblea legislativa sulla recente legge regionale di contrasto e prevenzione del crimine, ha spiegato le nuove normative annunciando che tra due anni saranno sottoposte a verifica riguardo a costi, risultati, attività concreta dei progetti e degli strumenti messi in campo, e modificata laddove necessario. Infine il segretario generale Cgil ER Vincenzo Colla ha richiamato il valore fondamentale della legalità in rapporto ai diritti del lavoro, tanto più in un momento difficile di crisi come l’attuale, e sarà in questa chiave che la Cgil regionale parteciperà alla costruzione del nuovo patto per lo sviluppo con la Regione e le associazioni imprenditoriali.

Ha concluso i lavori Serena Sorrentino, della segreteria nazionale Cgil, responsabile della campagna nazionale “Legalità: l’unica risposta per il lavoro e il futuro”.

Il Manifesto per la legalità