Revisione del regolamento assembleare. Si discute della figura del relatore di un progetto di legge

assembleaProsegue in commissione Statuto e regolamento, la fase di revisione del Regolamento interno dell’Assemblea legislativa, con l’esame di un emendamento del Pd, passato con il voto favorevole di Pd, Idv, FdS, Sel-Verdi, Pdl e Lega nord e il no del solo Favia (Misto), all’articolo 30, che parla del relatore di un progetto di legge.

Per il presentatore, Antonio Mumolo (Pd), questo emendamento serve a “risolvere un’ambiguità della formulazione originale” dell’articolo, laddove non si chiarisce se il relatore debba essere o no componente della commissione referente. La proposta emendativa, “un’operazione di drafting e null’altro”, specifica quindi che “per relatore si intende” il “commissario eletto a tale compito dalla commissione referente”.

Commissione Statuto. Prosegue il lavoro di revisione del regolamento dell’Assemblea legislativa

assembleaContinua in commissione Statuto e regolamento la fase operativa di revisione del Regolamento interno dell’Assemblea legislativa, con l’approvazione all’unanimità, nella seduta odierna, di due emendamenti: l’uno proposto dall’Idv (sì solo al primo comma, ritirato il secondo), che va a sostituire l’art. 23 del Regolamento vigente, sull’utilizzo del mezzo informatico, l’altro del PD, che incide sul comma 2 dell’art. 24, sull’assegnazione dei vari oggetti alle commissioni assembleari, prevedendo di togliere l’obbligo a esprimere pareri per le commissioni coinvolte in sede consultiva.

Per quanto riguarda il primo emendamento, c’è da ricordare che anche il Pd aveva presentato un emendamento analogo, poi ritirato perché considerato più articolato quello dell’Idv, sostenuto da Liana Barbati. “La ratio è la stessa” – ha detto Antonio Mumolo (PD) – visto che l’obiettivo è quello di evitare la produzione cartacea, a volte totalmente inutile, eccetto quando non sia possibile fare altrimenti.

Trasporti. Su ferro 2,1 milioni di tonnellate l’anno. La Commissione Statuto promuove la legge regionale sugli incentivi

Almeno 2.100.000 tonnellate di merci movimentate all’anno solo per quanto riguarda il traffico aggiuntivo, a fronte di una ipotesi di 2.300.000 tonnellate all’anno, effettuata però in tempi “in cui era forte la propensione a immaginare una ripresa”; e 35 servizi attivati, per un totale di 18 imprese beneficiarie nei due bandi promossi nel 2010: sono questi i risultati della legge regionale 15/2009, che co-finanzia per i primi 120 chilometri il trasporto merci su ferro con origine e/o destinazione in Emilia-Romagna, illustrati nella seduta congiunta di oggi delle commissioni ‘Statuto e regolamento’ e ‘Territorio, ambiente, mobilità’ dal direttore generale del servizio Mobilità della Regione, Paolo Ferrecchi.

Risultati “in linea con le attese”, bisogna quindi “assolutamente proseguire su questa strada, nonostante alcuni aspetti non del tutto soddisfacenti da imputare alla crisi del settore”, che ha visto una contrazione dei volumi del 30% a fronte di un calo solo del 10% del trasporto su strada: a dichiararlo è il consigliere regionale PD Antonio Mumolo, vicepresidente della Commissione Statuto, annunciando il suo giudizio favorevole sulla relazione relativa alla clausola valutativa della norma, il provvedimento che definisce le attività per il controllo sull’attuazione della legge e per la valutazione degli effetti delle politiche sul territorio e sui cittadini. La relazione è stata poi approvata all’unanimità.

Legge sul fenomeno della scomparsa dei minori. Mumolo: “Serve una clausola valutativa più stringente”

Voto unanime, in Commissione “Statuto e Regolamento” alla proposta avanzata dall’ufficio di presidenza della commissione per rendere più stringente la “clausola di valutazione” del progetto di legge presentato da Liana Barbati – del gruppo “Italia dei valori” – per prevenire e contrastare il fenomeno della scomparsa dei minori e i reati collegati. La commissione ha suggerito di articolare in modo più puntuale la clausola valutativa per orientare il mandato alla Giunta rispetto agli obiettivi conoscitivi che l’Assemblea si pone. Barbati ha accolto questa proposta e presenterà un emendamento in merito. Nel dibattito è intervenuto il consigliere PD Antonio Mumolo, vicepresidente della VI Commissione.

“Riconosciuta la rilevanza e la delicatezza del fenomeno – dichiara Antonio Mumolo – il progetto di legge contiene all’art.10 una clausola valutativa che in futuro consenta alla Regione di capire se la legge ha funzionato o meno. La clausola proposta pone un obiettivo valutativo molto ambizioso ma non esplicita il “mandato informativo”: per poter valutare meglio i suoi effetti si potrebbe prevedere di inserire nella legge i “quesiti valutativi” che definiscano meglio i contenuti della relazione di Giunta.” (altro…)