Mumolo (Pd): “Eliminare i passaggi a livello”

Eliminare i passaggi a livello per rendere più sicura la viabilità stradale.

A chiederlo, in un’interrogazione, è Antonio Mumolo (Pd), che ricorda come “la quantità di passaggi a livello presenti sulla rete ferroviaria regionale, estesa circa 350 Km, è rilevante. La situazione attuale costituisce comunque un miglioramento rispetto a quella ereditata dallo Stato a seguito del passaggio di competenze, in materia di ferrovie, trasferite alle Regioni. La loro eliminazione impone un rilevante impegno finanziario per la realizzazione di sottopassi o di sovrappassi o per realizzare percorsi viari alternativi, ove possibile, ed è recente la notizia dell’incidente al passaggio a livello di via Zanardi di Bologna, che ha visto, purtroppo, una ragazza di 20 anni perdere la vita”.

Da qui l’atto ispettivo per sapere dall’amministrazione regionale “se concorda sulla necessità di una graduale eliminazione dei passaggi a livello sia sulla rete ferroviaria regionale sia su quella nazionale e per sapere quale sia la situazione attuale delle opere previste da Rete ferroviaria italiana (RFI) di sostituzione dei passaggi a livello esistenti sul territorio regionale e in particolare nel territorio della Città metropolitana di Bologna”.

COMUNICATO STAMPA Legge sull’editoria: Mumolo (Pd), “Plauso editori grande soddisfazione”

Bologna, 22 ottobre – “Sono davvero contento che la legge sull’editoria del libro approvata nell’ultima Assemblea legislativa abbia ricevuto il plauso del presidente dell’Associazione italiana editori, Ricardo Franco Levi, di Editoria Cna Emilia-Romagna, dell’associazione Editori Indipendenti e dell’associazione Editori modenesi”. Così il relatore di maggioranza della legge in Aula, il consigliere regionale del Pd, Antonio Mumolo, commentando la lettera inviata dagli editori all’assessore alla Cultura e Paesaggio, Mauro Felicori, per esprimere la loro soddisfazione.
“La legge per la promozione e il sostegno dell’editoria locale – sottolinea Mumolo – era attesa da anni e aiuterà soprattutto le piccole e medie realtà editoriali dell’Emilia Romagna. Sono anche molto soddisfatto che in Aula sia stato approvato un emendamento proposto da me, molto importante, che stabilisce che i contributi regionali non possano essere concessi agli editori che non rispettano le condizioni stabilite dai contratti di lavoro per il personale dipendente”.

Video iniziativa La salute degli altri – Festa nazionale de l’Unità 2021

Domenica 29 agosto ho partecipato a questo dibattito che si è tenuto alla Festa nazionale dell’Unità per presentare la legge regionale di cui sono stato relatore che consente alle persone senza dimora dell’Emilia-Romagna di avere un medico di base.
Sono intervenuti con me: Maria Zegarelli (giornalista), Donato Metallo (consigliere regionale della Puglia, Partito Democratico), Cristina Avonto (presidente presso fio.PSD – Federazione italiana per le persone senza fissa dimora), Roberto Rossini (portavoce di “Alleanza contro la povertà”), Anna Petrone (consigliera Parità Provincia di Salerno).

 

COMUNICATO STAMPA Ecco la “Legge Mumolo”, un medico per chi vive in strada

L’Emilia-Romagna prima regione italiana a tagliare questo traguardo

I clochard potranno avere i medici di base. Con l’approvazione da parte dell’Assemblea legislativa della “legge Mumolo” l’Emilia-Romagna taglia un grande traguardo nel campo della solidarietà e dei diritti: è, infatti, la prima, e per ora unica, Regione italiana a permettere alle persone senza dimora di poter usufruire del medico di base.

“È una rivoluzione: siamo la prima Regione in Italia che tutela la salute dei senza tetto”, spiega Antonio Mumolo, consigliere regionale del Partito Democratico da sempre impegnato per i diritti dei più deboli e promotore della legge in questione che è stata votata all’unanimità da tutte le forze politiche.

“Se c’è una cosa che il Coronavirus ci ha insegnato è che il diritto di curarsi è un diritto collettivo, anche per garantire la salute di tutti”, incalza Mumolo. “Con questa legge si ripara ad un torto che fino ad oggi è stato fatto a chi è più povero, si riducono le disuguaglianze e si afferma che il diritto alla salute non è subordinato al censo”.

Avere un medico, per queste persone, significherà sentirsi di nuovo cittadini, significherà sentire che lo stato c’è per i deboli, significherà avere una speranza ed uno stimolo per uscire dalla strada” conclude Mumolo. Ma la battaglia non finisce qui. Mumolo ora chiederà che tutte le altre regioni italiane approvino una legge analoga in modo che tutti i senza dimora in Italia possano avere un medico di base.

VIDEO. Presentazione della legge