Solidarietà alla mamma di Federico Aldrovandi. Approvata risoluzione che chiede l’introduzione del reato di tortura in Italia
L’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna esprime solidarietà alla madre di Federico Aldrovandi, il diciottenne di Ferrara ucciso durante un controllo di polizia il 25 settembre 2005, dopo gli attacchi pubblici di uno dei quattro agenti condannati in via definitiva per omicidio colposo e eccesso di mezzi di contenimento, e chiede al Governo di introdurre il reato di tortura, come definito dalle Nazioni Unite, nonché l’obbligatorietà di espulsione dalle Forze dell’ordine per le persone condannate in via definitiva anche per pene inferiori ai 4 anni.
Lo stabilisce una risoluzione presentata dal consigliere regionale Roberto Sconciaforni (Fds), e sottoscritta dal consigliere regionale Antonio Mumolo e da altri quindici colleghi dei gruppi Fds, Sel-Verdi, Pd e Idv: il documento è stato approvato nella seduta di oggi dell’Assemblea con i voti favorevoli delle forze di maggioranza e del M5s, mentre Lega e Pdl hanno scelto di astenersi.
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2928 Risoluzione proposta dai consiglieri Sconciaforni, Monari, Naldi, Barbati, Montanari, Piva, Marani, Barbieri, Pariani, Meo, Mori, Moriconi, Alessandrini, Donini, Mumolo, Luciano Vecchi e Grillini in merito al comportamento tenuto dal poliziotto Forlani, condannato per omicidio colposo per la morte di Federico Aldrovandi e in merito alle iniziative da intraprendersi fra le quali il riconoscimento in Italia del reato di tortura, così come definito dalle Nazioni Unite (documento in data 04 07 12).