Simonetta Saliera, vicepresidente della Regione Emilia Romagna ha scritto al Ministero della Giustizia per chiedere l’apertura di un tavolo di concertazione nel quale riesaminare la revisione della distribuzione territoriale degli uffici giudiziari. La lettera della Saliera è una delle azioni messe in campo dalla Regione Emilia-Romagna in seguito alla risoluzione presentata la scorso ottobre all’Assemblea legislativa dal Consigliere regionale PD Antonio Mumolo. Nella risoluzione il consigliere chiedeva alla Giunta regionale di adoperarsi per evitare che importanti sedi distaccate dei tribunali fossero chiuse.
“In Emilia-Romagna – afferma il consigliere Mumolo – la riorganizzazione decisa dal Governo Berlusconi mette a rischio la sopravvivenza di dieci Sezioni Distaccate di Tribunale nei Comuni di Carpi, Cesena, Faenza, Fidenza, Guastalla, Imola, Lugo, Pavullo nel Frignano, Porretta Terme e Sassuolo. La Sezione Distaccata di Porretta Terme, come altre sedi, è collocata in un territorio di montagna a 60 km dalla Sede principale, e svolge un ruolo particolarmente significativo a supporto della popolazione. Ogni anno vi vengono iscritti oltre 1.100 procedimenti civili, e una media di circa 180 procedimenti penali.”
“Questo carico di lavoro, ormai consolidato nel tempo – sottolinea il consigliere PD – giustifica ampiamente la presenza di una Sezione distaccata. La sua eventuale soppressione priverebbe una quota significativa di abitanti della montagna bolognese di un importante presidio di legalità, e significherebbe sovraccaricare di lavoro la sede centrale, con un aggravio sui tempi della giustizia.”
“Nella lettera dell’Assessore Saliera – dice ancora Mumolo – si afferma che la riorganizzazione territoriale delle sedi può essere realizzata solo tramite scelte condivise e ponderate, che prevedano un’ampia concertazione del territorio e considerino la virtuosità delle sedi. Non si tratta di fermare un processo di riforma necessario, ma di renderlo più aderente alle necessità dei territori”.