Il consigliere regionale PD Antonio Mumolo pubblica il rendiconto delle proprie attività svolte nel 2010 all’interno dell’Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna.
Le mie attività nel 2010 in consiglio regionale
Il 31 dicembre 2010 è terminato il mio primo anno da Consigliere regionale. Per me, alla mia prima esperienza in regione, sono stati mesi molto intensi sia per l’attività istituzionale che per il necessario e stretto rapporto con il territorio.
Con la mia attività istituzionale in aula, nelle commissioni e nella cabina di regia del Gruppo Assembleare del Partito Democratico, ho potuto contribuire alla realizzazione di documenti di indirizzo politico e a vari progetti di legge cui tenevo molto: fra questi voglio segnalare solamente la proposta di legge sul contrasto alle infiltrazioni mafiose e per la promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile, la proposta di legge per la creazione dell’anagrafe pubblica degli eletti e la legge che impone la riduzione del 10% delle spese per l’indennità dei Consiglieri Regionali, l’abolizione del modello forfettario di calcolo del rimborso chilometrico per la partecipazione alle riunioni istituzionali e il superamento dei vitalizi nelle modalità con le quali vengono erogati e disciplinati.
Oltre a portare avanti l’attivià istituzioneale ho partecipato a numerosi incontri e iniziative nella provincia bolognese sui temi dell’economia, dell’associazionismo, del lavoro, del welfare, della sanità, dell’energia, dell’ambiente e della cultura. Ho potuto così incontrare tante nuove persone e conoscere molte realtà interessanti che mi hanno arricchito molto.
In questi mesi, come di consueto, ho dato conto della mia attività attraverso il mio sito personale e attraverso i principali social network (Facebook e Twitter). Nel resoconto, che riproporrò ogni anno per una completa trasparenza, i dettagli del mio impegno nel 2010.
Antonio Mumolo Consigliere regionale
Gruppo Assembleare PD Regione Emilia-Romagna
Il consigliere regionale Antonio Mumolo, consigliere regionale PD Emilia-Romagna e relatore del progetto di legge sul contrasto alle infiltrazioni mafiose in Emilia-Romagna parteciperà al convegno nazionale “IL PD PER IL CONTRASTO ALLA CORRUZIONE E AL MALGOVERNO E PER LA PROMOZIONE DELL’ETICA PUBBLICA” che si terrà venerdi 4 marzo alle h. 20.30 presso I PORTICI HOTEL, Via Indipendenza, 69, Bologna. (altro…)
Giovedi 3 marzo alle h.11 presso il Circolo PD Passepartout, via Galliera 25, Bologna, il PD Bologna ha presentato il progetto “Circoli aperti”, tramite il quale aprirà gli spazi dei propri circoli alle associazioni di volontariato e di promozione sociale del territorio.
Alla conferenza stampa di presentazione sono intervenuti Raffaele Donini, segretario provinciale PD Bologna e Antonio Mumolo, coordinatore del progetto.
(DIRE) Bologna, 3 mar. – Svanita la lista civica da presentare alle amministrative, il Pd di Bologna punta sul rapporto con associazionismo e volontariato, attraverso quello che il segretario provinciale Raffaele Donini considera “un altro modo di essere civici”. In sostanza, l’obiettivo e’ mettere gratuitamente tutte le 140 sedi di circoli a disposizione dei gruppi di cittadini che fossero interessati, in maniera tale che gia’ a fine 2011 ogni circolo ospiti almeno un’associazione.
Beninteso: “non e’ un progetto di finanziamento del partito- assicura il consigliere regionale Antonio Mumolo, responsabile del progetto- chiederemo solo la copertura delle spese vive”. Il modello guarda ad un passato in cui il radicamento era fortissimo. “I circoli- spiega ancora Mumolo- devono diventare come erano un tempo le case del popolo”. Ma aggiornate ai tempi del web: ai responsabili delle associazioni (o chi ne volesse creare una nuova, sfruttando questa possibilita’) bastera’ cercare sul sito del Pd quale sia il circolo corrispondente alla loro sede legale e a quello fare richista.
Da parte del Pd, che ha messo a punto due vademecum (uno per le associazioni uno per i sergretari di circolo), c’e’ la garanzia di non mettere “il cappello su nessuno”. Ma, naturalmente “lo statuto dell’associazione deve essere compatibile con quello del Pd e con nostro codice etico”, come spiega ancora Mumolo. Non a caso almeno all’inizio l’indicazione ai circoli e’ quello di accettare richieste di associazioni conosciute. Il progetto, illustrato oggi al circolo Passepartout, potrebbe fare da apripista anche in altre zone d’Italia: un ordine del giorno dello stesso Mumolo infatti e’ stato approvato all’unanimita’ dall’assemblea nazionale.