BOLOGNA FUTURO socialità sviluppo uguaglianza: il “modello emiliano” alla sfida del XXI secolo

ISREBO, Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea nella provincia di Bologna, Una città, mensile di interviste, in collaborazione conFondazione Istituto Gramsci Emilia-Romagna

organizzano:

BOLOGNA FUTURO
socialità sviluppo uguaglianza: il “modello emiliano” alla sfida del XXI secolo
Bologna Sala Farnese, Palazzo d’Accursio sabato 4 dicembre 2010 9.30 – 15.30

Presentazione dell’iniziativa e introduzione
Andrea Marchi (presidente ISREBO) e Carlo De Maria (Università di Bologna)

Coordina: Andrea Marchi

FAUSTO ANDERLINI (Provincia di Bologna)
Alleanze sociali e rapporti politici nel “modello emiliano” storico. I mutamenti
dell’ultimo quarto di secolo.

VERA ZAMAGNI (Università di Bologna)
Il movimento cooperativo emiliano-romagnolo: ruolo e identità.

MARGHERITA RUSSO (Università di Modena e Reggio Emilia)
Sviluppo locale e meccanismi di rigenerazione delle competenze.

ASHER COLOMBO (Università di Bologna)
Il “modello emiliano” di fronte alla sfida dell’immigrazione: quadro di riferimento e prospettive.

Partecipano alla discussione, tra gli altri, Antonio Mumolo, Mauro Boarelli, Giampiero Calzolari, Duccio Campagnoli, Mirco Carrattieri, Thomas Casadei, Oscar Gaspari, Luca Lambertini, Federico Lucarini, Marzia Maccaferri, Mauro Maggiorani, Daniele Manca, Libero Mancuso, Tito Menzani, Luigi Monti, Anna Pariani, Roberto Parisini, Valerio Romitelli, Gianni Saporetti, Siriana Suprani, Fiorenza Tarozzi, Matteo Troilo, Walter Vitali, Fausto Viviani.

BOLOGNA FUTURO socialità sviluppo uguaglianza: il “modello emiliano” alla sfida del XXI secolo

27.11.10 Foto e rassegna stampa del “Flash Mob che scalda!”

Antonio Mumolo ha partecipato al “Flash Mob che scalda”, un’iniziativa di sensibilizzazione organizzata dalle Associazioni Avvocato di strada e Piazza Grande per ricordare ai bolognesi dei meno fortunati e spingerli a donare coperte per contrastare l’emergenza freddo. Sabato 27 novembre alle 16 i partecipanti “autoconvocati” si sono ritrovati in Piazza Maggiore e al segnale concordato si sono messi a dormire a terra. Al termine i volontari hanno distribuito materiale informativo sull’attività dell’associazione e hanno raccolto le coperte donate dai cittadini.

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