Voucher per i nidi: conciliare lavoro e famiglia

image_miniA voto unanime, la commissione “Turismo Cultura Scuola Formazione Lavoro Sport” ha elaborato il testo di una risoluzione che verrà presentata in Aula, finalizzata ad affrontare e superare alcune delle criticità riscontrate nella “missione valutativa” effettuata nei mesi scorsi per verificare la concreta efficacia dei voucher destinati alle famiglie che portano i bambini al nido d’infanzia e in cui entrambi i genitori sono occupati.

Nel documento, che verrà presto sottoposto al voto dell’Assemblea, si conferma che i voucher saranno destinati alle famiglie che per motivi di lavoro non riescono pienamente ad assicurare una corretta gestione-crescita dei loro figli, e si impegna la Giunta regionale, anche alla luce della crisi economica in corso, all’individuazione di una linea di finanziamento che permetta di superare il vincolo di finanziamento sul concetto di “genitore occupato”; andrebbe poi garantita una maggiore flessibilità nelle procedure per accedere al voucher in corso d’anno scolastico nei confronti delle famiglie richiedenti, individuando la modalità organizzativa più consona per superare le criticità riscontrate dai Comuni. Si afferma, inoltre, la necessità di promuovere la gestione associata e le messa in rete dei voucher a livello distrettuale; infine, compatibilmente con le norme europee e nazionali di riferimento, si chiede alla Regione e a tutti gli attori protagonisti (Comuni e gestori dei nidi), di trovare modalità più rapide ed efficaci nell’erogazione del contributo, così da venire incontro alle esigenze manifestate dagli utenti.

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Mumolo: “Funziona il primo esperimento per valutare i voucher nidi, quasi mille beneficiari”

Voto più che positivo al primo esperimento di ‘missione valutativa’ voluto in Assemblea legislativa sulle politiche regionali per conciliare lavoro e famiglia attraverso i voucher per i nidi d’infanzia. E’ quanto emerso nella seduta congiunta di tre commissioni (Cultura, Politiche sociali e Statuto) che hanno esaminato il resoconto dei due consiglieri incaricati, Silvia Noè (Udc) e Antonio Mumolo (PD).

I voucher sono assegni che vengono dati ai genitori occupati (entrambi e con reddito Isee fino a 35.000 euro) per aiutarli a conciliare le esigenze di lavoro e di cura dei figli più piccoli, consentendo l’iscrizione a nidi privati dei bambini ed evitando ai genitori esclusioni dal mercato del lavoro per necessità familiari. Il contributo, fino a 250 euro a famiglia, è stato finanziato con una quota del Fondo sociale europeo di circa 3 milioni l’anno, vincolati, più varie erogazioni dei Comuni.

Un’analisi su un campione dei soggetti coinvolti (Comuni, famiglie e gestori dei nidi) ha controllato i risultati attraverso tre ordini di domande: attuazione della politica, gradimento dei servizi e utilita’ dei voucher, conseguenze sull’organizzazione dei nidi privati. Nel triennio di attuazione di questa politica, avviata nel 2008, i Comuni che hanno aderito sono passati dai 47 dell’anno educativo 2009-10 ai 59 del 2011/2012 (348 i Comuni dell’Emilia-Romagna). Le famiglie beneficiarie sono aumentate dalle 500 del 2009-10 alle 926 dell’anno successivo fino alle 948 del 2011-12, soddisfacendo il 70% delle 1.355 richieste.

Il consigliere regionale Mumolo, che ha seguito passo dopo passo la missione valutativa ha ribadito in Commissione “come questa prima missione valutativa si sia proposta l’obiettivo importante di dare senso ai risultati dell’analisi sul territorio, che riguardano realtà anche molto diverse fra loro, e di conseguenza poter contribuire, attraverso un confronto con il partner europeo, a migliorare e rendere più flessibile la politica dei ‘voucher conciliativi’.”

Di qui la proposta di portare il tema all’attenzione dell’intera Assemblea, attraverso la presentazione di un’apposita risoluzione.
Mumolo ha anche segnalato che questa prima missione valutativa, realizzata “in via sperimentale”, è stata a “costo zero”, ma, se diventasse prassi più allargata, bisognerebbe valutarne i costi: insieme a Noè ha quindi lanciato la proposta di costituire uno specifico fondo per questo strumento.

Voucher nidi. Mumolo: “Oltre 770mila euro per aiutare con la rata le famiglie della provincia di Bologna”

“La Regione ha stanziato oltre 770mila euro per finanziare voucher conciliativi per l’accesso ai nidi a favore delle famiglie della provincia di Bologna. Si tratta di una misura concreta che consentirà a tanti genitori di conciliare più facilmente famiglia e lavoro.” A comunicarlo è il consigliere regionale PD Antonio Mumolo.

“La Regione – sottolinea il consigliere Mumolo – ha avviato nell’anno educativo 2008/9 una sperimentazione che ha coinvolto le famiglie residenti nei comuni di Bologna e Modena. Dall’anno educativo 2009/10 i voucher sono stati estesi all’intero territorio regionale e ad oggi sono già trascorsi tre cicli di attuazione. Il voucher ha un valore massimo di 250 euro al mese per bambino e serve per coprire la differenza del costo esistente tra la retta del nido d’infanzia privato e quella del nido d’infanzia pubblico: possono usufruirne solo le famiglie con un ISEE inferiore ai 35.000 euro e che devono farne richiesta al proprio comune.”

“Specialmente quando entrambi i genitori lavorano – afferma il consigliere PD – può essere difficile mantenere l’equilibrio tra le esigenze della propria professione e la cura dei figli. I voucher della Regione faciliteranno l’accesso dei bambini ai servizi educativi e permetteranno a tanti genitori, specialmente alle mamme, in questo contesto spesso sfavorite, di non dover abbandonare il proprio lavoro.”

“La Regione tiene molto alla legge sui voucher, e prova ne è la “missione valutativa” decisa dall’Assemblea, che è partita già da alcune settimane e che servirà a verificare l’efficacia di questo provvedimento. L’Assemblea mi ha designato come proprio rappresentante per seguire la missione e la realizzazione dell’attività di analisi. Al termine della missione, dopo aver ascoltato tutte le parti interessate, potremo dire se i voucher sono serviti a raggiungere l’obiettivo che era stato prefissato o se la legge ha bisogno di modifiche e aggiustamenti.”

I finanziamenti regionali ai comuni della provincia di Bologna

Comune Imola – Servizio Infanzia (BO)
Finanziamento regionale: 68.750
Bambini destinatari: 25

Comune di San Lazzaro – Ufficio di Piano e coordinamento distrettuale (BO)
Finanziamento regionale: 77.000
Bambini destinatari: 28

Comune di Vergato – Ufficio di piano Distretto di Porretta Terme (BO)
Finanziamento regionale: 44.000
Bambini destinatari: 16

Comune di San Pietro in Casale – Ufficio di Piano -Area Servizi alla persona (BO)
Finaziamento regionale: 110.000
Bambini destinatari: 40

Comune Casalecchio di Reno – Servizi educativi e scolastici (BO)
Finanziamento regionale: 63.250
Bambini destinatari: 23

Comune di Bologna – Settore Istruzione – U.O.. Autorizzazione e convenzioni (BO)
Finanziamento regionale: 412.500,00
Bambini destinatari: 150

Voucher nidi. Parte la prima missione della Regione per valutare una legge. Mumolo incaricato da tutta la maggioranza rappresenterà l’Assemblea

L’Assemblea legislativa avvia il primo esperimento di “missione valutativa” per verificare l’efficacia di un provvedimento regionale. Il primo test riguarda l’attuazione della politica dei “voucher conciliativi”. I consiglieri regionali hanno designato all’unanimità Antonio Mumolo per la maggioranza, e Sivia Noè per l’opposizione, come propri rappresentanti per seguire la realizzazione dell’attività di analisi, relazionare sui risultati e indicare proposte per la loro pubblicizzazione.

“La “missione valutativa” di cui sono stato incaricato – dichiara il consigliere Mumolo dopo la nomina – ha per oggetto l’attuazione della politica dei “voucher conciliativi”, promossa sulla base della legge regionale 17/2005 (Norme per la promozione dell’occupazione, della qualità, sicurezza e regolarità del lavoro), e che consiste nell’erogazione di assegni di servizio a lavoratori e lavoratrici con figli di età inferire ai tre anni, per consentire la loro iscrizione a nidi privati e, allo stesso tempo, favorire ai genitori accesso e permanenza nel mercato del lavoro.”

“La Regione – prosegue il consigliere – ha avviato nell’anno educativo 2008/9 una sperimentazione che ha coinvolto solo le famiglie residenti nei comuni di Bologna e Modena. Dall’anno educativo 2009/10 i voucher sono stati estesi all’intero territorio regionale e ad oggi sono già trascorsi tre cicli di attuazione. L’iniziativa è realizzata con un contributo del Fondo sociale europeo di 3 milioni di euro l’anno. Il voucher ha un valore massimo di 250 euro al mese per bambino e serve per coprire la differenza del costo esistente tra la retta del nido d’infanzia privato e quella del nido d’infanzia pubblico: possono usufruirne solo le famiglie con un ISEE inferiore ai 35.000 euro.”

“E’ la prima volta che la Regione decide di effettuare una missione valutativa e sono molto felice di essere stato designato dai miei colleghi per farne parte. Nel 2010/11 in Emilia-Romagna 926 famiglie hanno ottenuto ogni mese il voucher di 250 euro a bambino. Al termine della missione – conclude Mumolo – saremo in grado di dire se la legge ha bisogno di aggiustamenti o se i voucher hanno raggiunto l’obiettivo molto importante per i quali sono stati pensati: garantire a persone con particolari situazioni familiari di poter conciliare famiglia e lavoro.”