26.06.08 On line il blog del Forum dei Consumatori del PD Bologna

http://consumoerisparmio.gruppi.ilcannocchiale.it è il blog, già operativo, del Forum dei Consumatori del Pd di Bologna, che è stato presentato pubblicamente lo scorso 23 giugno in occasione della Festa dell’Unità del Navile-Caserme Rosse con una tavola rotonda coordinata dalla giornalista di AdnKronos Marina Brancaccio.

L’iniziativa ha visto la partecipazione dell’Avv. Antonio Mumolo, coordinatore del Forum, di Maria Grazia Galli, Presidente Federconsumatori Bologna, e dell’Avv. Giampiero Falzone, responsabile, insieme a Jacopo Fiorentino, del settore comunicazione-stampa del Forum Consumatori.

Durante la tavola rotonda sono state presentate varie idee e proposte utili ad approfondire le tematiche consumeristiche dal punto di vista politico. Prendere parte al Forum è molto semplice. Consumo e risparmio ha già realizzato un blog internet da dove sarà possibile partecipare ed aderire al progetto, suggerire idee, aprire discussioni e portare contributi ed elaborazioni programmatiche. Il tutto registrandosi, con pochi e semplici passaggi, su:
http://consumoerisparmio.gruppi.ilcannocchiale.it

Sul sito del Pd di Bologna (www.pdbologna.org), inoltre, nella sezione Forum, Consumo e Risparmio, è già presente una pagina dove verranno quotidianamente pubblicati i contributi e le idee del neonato Forum dei Consumatori.
Per info: forumconsumo@pdbologna.org

23.06.08 Nasce il Forum dei Consumatori del PD Bologna

PRESENTAZIONE PUBBLICA
DEL FORUM DEI CONSUMATORI DEL PD BOLOGNESE
Lunedì 23 giugno, ore 19.30
Festa dell’Unità Caserme Rosse – via di Corticella 147

Lunedì 23 giugno, alle ore 19.30, verrà pubblicamente presentato Festa dell’Unità del Navile (Parco Caserme Rosse, via di Corticella 147) il Forum dei consumatori del PD di Bologna.

La presentazione, preceduta dalla proiezione dell’interessante e rappresentativo cortometraggio di Sandro Baldoni con Ivano Marescotti, avverrà con una tavola rotonda moderata da Marina Brancaccio (giornalista di AdnKronos) a cui parteciperanno l’Avv. Antonio Mumolo (coordinatore del Forum e consigliere comunale PD), Maria Grazia Galli (presidente Federconsumatori Bologna) e l’Avv. Giampiero Falzone (avvocato giusconsumerista). Durante l’incontro verranno illustrati gli obiettivi, a breve e lungo termine, che si propone il Forum e verranno portate riflessioni sui più ricorrenti problemi dei consumatori.

Le tematiche legate al mondo del consumo e ai diritti dei consumatori assumono sempre più importanza nel nostro vivere quotidiano.
Per molto tempo queste tematiche sono state affrontate solo dalle associazioni, il cui lavoro è certamente prezioso ed importante. I partiti, in genere, non se ne sono mai direttamente occupati.

Il Partito democratico ha invece, tra i suoi fondamentali obiettivi, l’affermazione dei diritti di ogni singolo consumatore e risparmiatore.
Riteniamo che questioni come il risparmio tradito, la vendita senza adeguata informazione di titoli ad altissimo rischio, il credito al consumo, i mutui, i rincari delle utenze e dei servizi, l’aumento ingiustificato dei prezzi, le piccole e grandi truffe giornaliere, debbano essere affrontate anche politicamente, in una visione complessiva di una società che difenda i consumatori da un mercato con poche e spesso disattese regole. Su queste considerazioni nasce il Forum Consumo e Risparmio, coordinato dall’Avv. Antonio Mumolo. Un forum che, nella sua finalità, rappresenta una fabbrica di idee e di confronto aperta non solo agli iscritti del Partito democratico, ma anche a tutti i cittadini che ritengono di avere competenze specifiche per contribuire a rendere la politica di tutti e per tutti.
Il Forum dei consumatori vuole approfondire le tematiche consumeristiche dal punto di vista politico, al fine di elaborare proposte sia a livello territoriale che a livello nazionale in materia di diritti dei consumatori e di educazione al consumo consapevole, sostenibile e compatibile con le risorse del pianeta.
Un laboratorio di idee, dunque, aperto a chiunque sia interessato a dare il proprio contributo.

11.02.2008 Intervento in consiglio comunale di Antonio Mumolo sull’organico della magistratura

Il consiglio comunale di Bologna ha approvato un ordine del giorno per impegnare il sindaco ad attivarsi presso il Governo affinchè con urgenza vengano integralmente coperti gli organici dei magistrati, cancellieri e dei collaboratori di cancelleria.

Data Seduta: 11/02/2008
Argomento:
O.D.G. N. 24: ORDINE DEL GIORNO PER IMPEGNARE IL SINDACO AD ATTIVARSI PRESSO IL GOVERNO AFFINCHÉ CON URGENZA VENGANO INTEGRALMENTE COPERTI GLI ORGANICI DEI MAGISTRATI, CANCELLIERI E DEI COLLABORATORI DI CANCELLERIA, PRESENTATO DAL CONSIGLIERE TOMASSINI ED ALTRI IN DATA 14/01/2008 – PG.N. 9915/2008 (AGGIUNGE LA FIRMA IL CONSIGLIERE MUMOLO) ( EMEND.MUMOLO)

Grazie Presidente.
Ringrazio il collega Tomassini perché ha fatto un fotografia dell’esistente impietosa, ma reale, purtroppo reale. La situazione degli uffici giudiziari è quella che è stata descritta; ce ne sono altre situazioni problematiche, ovviamente all’ordine del giorno non possono essere descritte tutte le situazioni, ma faccio anche io solamente qualche esempio.

Per quanto riguarda il Tribunale del Lavoro l’organico sarebbe di sette magistrati e sono dieci anni che quel tribunale è sotto organico; quando siamo arrivati a sei magistrati, uno di questi magistrati è stato applicato in Corte d’Appello, perché altrimenti la Corte di Appello di Bologna sezione lavoro non avrebbe potuto riunirsi per mancanza di magistrati e quindi nel Tribunale del Lavoro siamo tornati ad un organico di cinque magistrati su sette.

Anche la cancelleria del Tribunale del Lavoro è sotto organico e purtroppo ci sono carenze che non riguardano solamente i magistrati e i collaboratori di cancelleria, ma c’è un problema più generale di risorse economiche; se si rompe un computer è difficilissimo che venga riparato in tempi brevi e sappiamo che ci sono dei magistrati che con i loro soldi acquistano i computer per poter continuare a esercitare le loro funzioni. Tra l’altro queste carenze comportano lungaggini infinite per quanto riguarda i processi; poi, se un processo dura un tempo eccessivamente lungo, c’è una legge, la Legge Pinto, che prevede il risarcimento degli utenti della giustizia rispetto ai tempi trascorsi e consente di agire nei confronti alla fine del ministero ed ottenere il risarcimento del danno ovviamente a carico di tutta la collettività.

Ci sarebbero una serie di altre cose da dire rispetto alla mancanza di risorse; certo, se ci fosse una sede unica, forse si riuscirebbe ad ottenere dei risparmi, forse si riuscirebbe ad avere una cancelleria unica o poche cancellerie unificate, forse si potrebbe razionalizzare il mondo della giustizia bolognese che sembra impazzito. Per poter esercitare correttamente la professione oggi bisogna dotarsi necessariamente di un mezzo, perché ci sono sei o sette sedi giudiziarie sparse per la città. Il Giudice di Pace che si trova in San Vitale, il Tribunale del Lavoro che si trova in Via Lame, per il penale bisogna andare da un’altra parte, il Tribunale Civile che si trova da un’altra parte, la Corte d’Appello che si trova da una altra parte, tutti gli uffici giudiziari che sono sparsi per la città senza una razionalizzazione e ogni ufficio ovviamente è dotato dei suoi collaboratori di cancelleria, dei suoi cancellieri etc.

In ogni caso finché non si realizzerà almeno il sogno, il sogno almeno per me, perchè poi ci sono anche colleghi e anche magistrati che la pensano diversamente, ma il sogno di una sede unica del tribunale anche a Bologna, c’è un problema oggettivo di carenza di risorse, non ci sono risorse in alcuni uffici nemmeno per comprare la carta.

Non parlo di fotocopiatrici che, come dice il collega, oggi sono messe a disposizione dall’avvocatura, perché non dovrebbe essere l’avvocatura a fare questo, dovrebbe essere l’Amministrazione, ma non sono solamente le fotocopiatrici e i computer, c’è un problema in ufficio addirittura di carta, c’è un problema generale di risorse.

Per cui l’approvazione del mio gruppo a questo ordine del giorno è totale, chiediamo solamente in accordo con il collega Tomassini, di aggiungere alla fine dell’ordine del giorno dove c’è “collaboratori di cancelleria” la frase: “e vengano riservate maggiori risorse economiche per la copertura delle spese necessarie a garantire la funzionalità degli uffici giudiziari”, dopodichè chiedo, e credo in accordo con il collega Tomassini, che questo ordine del giorno venga votato alla unanimità e ci sia effettivamente un intervento da parte di questo Consiglio , affinché almeno si provi a porre rimedio ad una situazione che purtroppo viviamo da lungo tempo. Grazie.

Antonio Mumolo

09.10.2007 Clochard in fin di vita. Su proposta di Antonio Mumolo il comune di Bologna approva ordine del giorno sulla sicurezza di chi vive in strada

Le condizioni di Mariano, il senza tetto picchiato e ridotto in fin di vita domenica 30 settembre, sono ancora gravissime. In coma farmacologico all’ospedale Bellaria potrebbe non tornare più ad una vita normale. I medici dell’ospedale, infatti, fanno sapere che il paziente ha subito importanti danni cerebrali.

Ha riguardato proprio la vicenda di Mariano l’intervento fatto ieri da Antonio Mumolo in Consiglio Comunale.

Nell’intervento, che potete leggere in questa pagina, si informa il Consiglio Comunale delle condizioni di Mariano, si chiedeva una condanna netta dell’episodio e maggiore attenzione nella maniera di considerare le persone che vivono in strada, percepite da tanti come persone pericolose, ma spesso semplicemente persone deboli, isolate e indifese.

L’intervento di Antonio Mumolo, socio fondatore dell’Associazione Amici di Piazza Grande e presidente dell’Associazione Avvocato di strada, ha portato all’approvazione di un ordine del giorno che ha messo d’accordo maggioranza e minoranza, e che è stato firmato da tutti i consiglieri presenti.

08.10.07
Intervento di prima seduta nel Consiglio Comunale del 08.10.2007

Oggi ho chiesto di intervenire in Consiglio Comunale perchè ritengo utile soffermarsi su un fatto di cui si è parlato molto in settimana, e cioè di Mariano, la persona senza dimora che la notte tra domenica 30 settembre e lunedì 1 ottobre è stato picchiato selvaggiamente da tre ragazzi, uno dei quali minorenne, che l’hanno ridotto in fin di vita. Oggi, a più di una settimana dall’accaduto, Mariano è tenuto in coma farmacologico dai medici dell’ospedale Bellaria che sperano in una sua ripresa.

Sono stato ieri in ospedale per informarmi sul suo stato di salute, ma la situazione, purtroppo, è ancora gravissima.

Mariano è una persona che vive da lunghi anni in strada, ha vissuto anche nei dormitori comunali ed è molto conosciuta dal mondo dell’associazionismo bolognese che si occupa di persone senza casa.

Vorrei soffermarmi su come spesso vengono percepite le persone senza dimora, e su come spesso vengono descritte dai media tradizionali: e cioè come persone in qualche modo pericolose. Chi si occupa di persone senza dimora sa che non è così. Chi è in strada spesso è debilitato da una vita di stenti e di privazioni. Ha la salute minata da vari problemi: mangia male, non ha la possibilità di curarsi se ha un problema di salute ed è spesso talmente debole da essere in pericolo di vita, anche senza la “facilitazione” di un violento pestaggio. Le persone che vivono in strada, inoltre, sono sole, non hanno protezione.

Associazioni che lavorano sul campo da tanti anni come Piazza Grande, la Caritas, Opera Padre Marella lo ripetono con costanza ma non sempre vengono ascoltate. La “sicurezza” che deve starci a cuore, non deve essere solamente quella dei cittadini comuni o dei negozianti, ma anche delle fasce più svantaggiate. In questi giorni, attraverso Piazza grande, sono arrivati molti messaggi di solidarietà a Mariano. La città non è rimasta insensibile. Però forse questo non basta.

Come sempre succede in questi casi, adesso Mariano è solo a combattere la sua battaglia in ospedale.

Per questo riterrei opportuno un segnale di vicinanza da parte del Consiglio Comunale su questa triste vicenda e per questo presento oggi un ordine del giorno e chiedo che venga discusso ed approvato in questa seduta.

Oggi, dopo il pestaggio di Mariano si parla di lui con condiscendenza, e la problematica delle persone senza dimora è arrivata sulle prime pagine dei giornali dove si presume resterà per pochissimi giorni.

Forse durante tutto il resto dell’anno ci vorrebbe maggior attenzione nel riferirsi e nel pensare ad una categoria di persone il cui destino principale resta quello di sempre e cioè essere gli ultimi degli ultimi.

Antonio Mumolo

17.09.07 Il Comune di Bologna approva un’ordine del giorno per garantire la residenza anagrafica alle persone senza dimora.

La scorsa settimana il Comune di Bologna ha approvato un ordine del giorno proposto dal Antonio Mumolo.

L’ordine del giorno aveva come obiettivo quello di garantire l’ottenimento della residenza anagrafica da parte di tutte le persone senza dimora che vivono nel territorio di Bologna, e voleva impegnare il Comune di Bologna a tutelare maggiormente tutte quelle persone che senza la residenza sarebbero costrette a vivere ai margini della società private di alcuni diritti fondamentali quali l’assistenza sanitaria, la possibilità di lavorare, di votare o di ricevere una pensione.

Grazie all’approvazione dell’ordine del giorno il Comune dove necessario sarà chiamato a definire in maniera chiara le modalità che consentano più facilmente alle persone senza dimora di richiedere la residenza anagrafica. Il Comune, inoltre, dovrà attivarsi perchè in tutti i dormitori pubblici venga esposto un cartello che spieghi che è diritto di ogni ospite chiedere e ottenere la residenza in quel luogo, e come procedere quando se ne ha bisogno.

ORDINE DEL GIORNO SULLA MODALITA’ DI RICHIESTA DI RESIDENZA DA PARTE DEGLI UTENTI DEI DORMITORI PUBBLICI, PRESENTATO IN DATA 07.06.07 DAL CONSIGLIERE MUMOLO.

Premesso che il diritto alla residenza è un diritto soggettivo di ogni cittadino;

Considerato che dalla iscrizione anagrafica discendono importantissime conseguenze per le persone, quali la possibilità di usufruire di assistenza sanitaria, di ricevere le prestazioni pensionistiche, di svolgere attività lavorativa, di esercitare il diritto di voto etc

Il Consiglio Comunale di Bologna impegna la Giunta

a definire, ove necessario con apposito regolamento, le modalità attraverso le quali le persone senza tetto, che vivono in strada o nei dormitori pubblici, possono richiedere la residenza nel Comune di Bologna;

ad attivarsi affinché venga esposto, nei dormitori pubblici, un cartello in cui sia spiegato chiaramente che è un diritto di ogni ospite chiedere e ottenere la residenza in quel luogo.

Antonio Mumolo
Consigliere Democratici di Sinistra