06.05.13 Inaugurazione della mostra “L’Europa dei diritti” alla Feltrinelli di Bologna

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Lunedì 6 maggio presso la Libreria Feltrinelli di Piazza Ravegnana, Bologna, verrà inaugurata la mostra, promossa dal parlamentare europeo Vittorio Prodi, “L’Europa dei diritti”, che attraverso disegni e commenti originali percorre i nodi principali della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea. Insieme agli autori e ai disegnatori interverrà all’inaugurazione Antonio Mumolo, autore di un articolo sul diritto alla Giustizia.

L’EUROPA DEI DIRITTI
I diritti dei cittadini europei. La dignità della persona. La libertà e la solidarietà. Il lavoro e la giustizia. Attraverso disegni e commenti originali, la mostra L’Europa dei diritti percorre i nodi principali della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea. Perché condividere i diritti fondamentali in una Carta non significa solo costruire un futuro di pace fondato su valori comuni e un’Unione sempre più coesa. Significa anche affermare che ogni diritto fa sorgere responsabilità e doveri nei confronti degli altri, della comunità umana e delle generazioni future.

la Repubblica: “Avvocati di strada, 700 volontari per difendere i diritti più deboli”

Il quotidiano la Repubblica intervista Antonio Mumolo, presidente di Avvocato di strada, in occasione della presentazione del rapporo annuale sulle attività dell’Associazione.

repubblica
02 maggio 2013 – La Repubblica”
“Avvocati di strada, 700 volontari per difendere i diritti più deboli”

Sono lo studio legale più grande d’Italia, ma anche quello che fattura di meno. L’associazione “Avvocato di strada” ha presentato il suo Rapporto 2012. In tredici anni ha aperto 31 sedi in tutta Italia. I clochards oggi sono spesso persone “normali”: il pensionato al minimo, l’imprenditore che ha fallito, il padre separato, il licenziato di 45 anni che ha enormi problemi a rientrare nel mercato del lavoro
di CINZIA GUBBINI

ROMA – Sono lo studio legale più grande d’Italia, ma anche quello che fattura di meno. La battuta è dell’attore Mario Perrotta, che su Rai 3 ha dedicato anche a loro uno dei suoi “paradossi italiani”. E un po’ paradossale lo è davvero l’associazione “Avvocato di strada”, che ha presentato a Roma il suo Rapporto 2012. Nata nel 2000 per rispondere alle esigenze dei senza fissa dimora di Bologna, come “costola” dell’associazione “Piazza Grande”, in tredici anni ha aperto 31 sedi in tutta Italia e coinvolto qualcosa come 700 volontari. “Pensiamo da sempre che difendere i diritti dei più deboli significhi difendere i diritti di tutti”, osserva l’avvocato Antonio Mumolo, il presidente.

Il clochard della porta accanto. Ed è sempre più vero, visto che i clochards oggi sono spesso persone “normali”, che piano piano perdono lavoro, casa, affetti. “Ormai – spiega Mumolo – il senza fissa dimora non è più quella persona che finisce in strada anche perché ha altre problematiche, dalla dipendenza a droga o alcol, ai problemi psichici. Ormai è normale, e non lo era fino a tre anni fa, incontrare il pensionato al minimo, l’imprenditore che ha fallito, il padre separato, il licenziato di 45 anni che ha enormi problemi a rientrare nel mercato del lavoro. Hanno finito tutti i risparmi, hanno chiesto aiuto a tutti gli amici – conclude Mumolo – e qual è la prospettiva? La strada, la macchina, il dormitorio”.

Boom di richieste. Le richieste di assistenza legale crescono, anche se il 2012 è stato particolare per l’impatto della cosiddetta “Emergenza Nordafrica”: 2575 le nuove pratiche aperte, nel 2011 erano state 2360. Di queste, il 45% riguarda il complicato ginepraio delle leggi sull’immigrazione, il 34% sono pratiche di diritto civile, l’11% di diritto amministrativo e il 10% di diritto penale. Gli extracomunitari hanno rappresentato il 64% del totoale degli assistiti, l’8% i comunitari e il 28% gli italiani. “Ma le provenienze variano molto da città a città – ha spiegato Mumolo – se al Sud dove l’organizzazione delle reti di assistenza è più scarsa, gran parte delle richieste provengono dai migranti, al Nord, come a Bologna, è più frequente intercettare gli italiani che finiscono in strada”.

Quali le cause? I motivi per i quali i senza tetto finiscono in uno degli sportelli di “Avvocato di strada” sono vari. Gli immigrati, quasi sempre, perché non hanno un permesso di soggiorno e vorrebbero regolarizzarsi. Ma è interessante vedere che tra le pratiche di diritto civile la maggioranza è ancora legata al diritto alla residenza: “Un problema ‘storico’, sul quale nonostante esista una giurisprudenza consolidata continuano a esserci problemi – ha denunciato Mumolo – i Comuni e le Anagrafi rendono complicato l’ottenimento della residenza: ma questo nega a chi vive in strada diritti fondamentali, dal voto alle cure mediche, all’assistenza sociale e previdenziale, oltre a essere un ostacolo nella ricerca di lavoro”. Seguono questioni riguardanti il diritto al lavoro, problemi di sfratti, divorzi, potestà gentioriale.

Altro grandissimo problema: le multe. Su 298 pratiche di diritto amministrativo, 81 riguardano sanzioni per mancanza di titolo di viaggio sui mezzi pubblici, 68 cartelle esattoriali per mancato pagamento di imposte, tasse e tributi. “Con l’azienda di mezzi pubblici di Bologna abbiamo fatto un incontro – ha detto Mumolo – e trovato un accordo: l’azienda non va in esecuzione se noi forniamo loro una relazione controfirmata dai servizi sociali che certifichi l’indigenza”. Insomma, contemperare i vari interessi in campo si può. Ma l’associazione Avvocato di Strada si è anche battuta, spesso vincendo, quando invece le sanzioni riguardano regolamenti discriminatori: come quelli che vietano di dormire sulle panchine o di “oltraggiare” con la propria presenza sporca e trasandata i centri storici delle città.

Chi è il “cattivo”? Altro dato interessante, quello delle pratiche riguardanti il diritto penale. “Innazitutto ci tengo a sottolineare che, per fortuna, in tanti anni di lavoro non ci è mai capitato di difendere in sede di processo un senza fissa dimora per un reato serio e grave, come potrebbe essere un omicidio”. Al contrario, sono i senza fissa dimora che spesso e volentieri, e se trovano un avvocato disposto ad ascoltarli, hanno molte cose da denunciare: aggressioni, minacce, insulti, molestie. Su 254 pratiche di diritti penale, 38 vedono i “cloahards” nei panni della vittima, in 35 casi invece sono loro ad essere denunciati per reati contro la persona (minacce, diffamazione), oppure reati legati agli stupefacenti o contro il patrimonio o i pubblici ufficiali. Il Rapporto è scaricabile al’indirizzo dell’associazione “Avvocato di strada”. Per collaborare con l’associazione basta mettersi in contatto con loro. La regola fondamentale è prestare la propria opera in modo totalmente gratuito.

(02 maggio 2013)

FONTE

la Repubblica

Difensore Civico ER. In 5 anni raddoppiate richieste aiuto

Schermata 04-2456407 alle 10.00.37ANSA DIFENSORE CIVICO E-R, IN 5 ANNI RADDOPPIATE RICHIESTE AIUTO LUGLI A FINE MANDATO, RINNOVO AFFIDATO ALL’ASSEMBLEA LEGISLATIVA (ANSA)

– BOLOGNA, 23 APR – Sono piu’ che raddoppiate in cinque anni, anche per la crisi, le richieste d’aiuto al Difensore civico regionale, Daniele Lugli, che conclude a fine maggio il mandato cominciato nel 2008 e ha presentato un bilancio all’Assemblea legislativa, alla quale e’ affidato il rinnovo dell’incarico. Abolizione dei Difensori civici comunali e la crisi economica sono i fattori principali della forte crescita delle ‘pratiche’ affrontate dal Difensore civico regionale, aumentate negli ultimi cinque anni da 394 l’anno a 796 nel 2012 (erano 720 nel 2011). I disoccupati passano dal 5% degli utenti del 2011 al 12% del 2012: la crisi economica si ripercuote sui rapporti dei cittadini con servizi pubblici e Pubblica amministrazione, e cresce il ricorso al Difensore civico, a cui si puo’ accedere gratuitamente. Ulteriore conferma viene dalle materie trattate: soprattutto servizi pubblici (luce, acqua e gas), tributi, politiche sociali, sanita’. Si conferma la forte presenza di pensionati e impiegati, che insieme contano oltre la meta’ delle domande. Quasi la meta’ delle nuove istanze (il 46%) chiama in causa Enti locali sprovvisti di Difensore civico, dopo l’abolizione dei difensori locali da parte dello Stato. I procedimenti avviati nel 2012 sono stati 796, ma nell’anno l’ufficio ha trattato piu’ istanze, complessivamente 967 (171 provenivano da annualita’ precedenti). Fin dal 2008, circa tre quarti delle istanze vengono chiuse nel corso dello stesso anno. Il tema principale e’ la difesa dei diritti umani e il contrasto alle discriminazioni: dalla convivenza interetnica all’avvio di uno sportello di difesa civica per persone con disabilita’ (insieme al Centro servizi di volontariato di Reggio Emilia), dalla seconda edizione del Codice contro le discriminazioni alla collaborazione con la Garante dei detenuti per ripristinare lo sportello di informazione legale al Cie di Bologna, fino all’impegno sui diritti di Rom e Sinti, che ha portato ad avviare il percorso per una nuova legge regionale. In Aula sono intervenuti la presidente dell’Assemblea, Palma Costi, poi Andrea Pollastri (Pdl), Monica Donini (Fds), Roberto Corradi (Lega) e Antonio Mumolo (Pd), e tutti hanno espresso un apprezzamento e un ringraziamento a Lugli per il lavoro svolto e e all’ufficio del Difensore civico. (ANSA).

23.04.13 Ravenna. “La Costituzione Italiana e il diritto alla salute. Le esperienze di Emergency e di Avvocato di strada a confronto”

Martedì 23 aprile si terrà l’incontro pubblico “La Costituzione Italiana e il diritto alla salute. Il Programma Italia di Emergency e i diritti degli indigenti e delle persone prive di dimora” che metterà a confronto l’esperienza di Emergency e di Avvocato di strada.

Il programma prevede:
> Presentazione del Programma Italia a cura del gruppo volontari di Ravenna
> Presentazione dell’Associazione Avvocato di strada a cura del Presidente Avv. Antonio Mumolo
> Proiezione del documentario “Life in Italy is ok”.

Interverranno alla serata:
Eleonora Proni assessore alle politiche sociali e sanitarie della Provincia di Ravenna
Giovanna Piaia assessore ai servizi sociali e sanità del Comune di Ravenna
Paolo Fasano Coordinatore dell’Ufficio Immigrati del Comune di Ravenna.

L’iniziativa, ideata dal gruppo territoriale di Emergency Ravenna in collaborazione con i volontari di Avvocato di strada Ravenna, è stata organizzata in occasione della campagna nazionale di raccolta fondi a favore del Programma Italia di Emergency.

Il programma, nato nel 2006 per fornire cure mediche ed orientamento socio-sanitario ai migranti e alle fasce più svantaggiate della popolazione presente in Italia, oggi può vantare due poliambulatori fissi (a Palermo e Marghera), due mobili (attivi soprattutto nel meridione) ed uno sportello di orientamento socio-sanitario (a Sassari). Nel poliambulatorio di Marghera un paziente su cinque è italiano (senza dimora, disoccupati, persone che per diversi motivi si trovano a vivere in condizioni di marginalità e non riescono quindi ad accedere alle cure erogate dal SSN). Entro fine 2013 saranno aperti altri due poliambulatori in sede fissa, a Napoli e a Polistena (RC) e verranno allestiti altri due ambulatori mobili per portare cure ai braccianti agricoli.

Avvocato di strada dal 2001 offre tutela legale gratuita e qualificata alle persone senza dimora con l’obiettivo di favorirne il ritorno ad una vita comune. L’assistenza legale, prestata attualmente in 32 città italiane, dislocate sull’intero territorio nazionale, da Siracusa a Bolzano passando per città come Napoli, Roma e Milano, riguarda l’area del diritto dei migranti, del diritto civile, penale e amministrativo; nell’ambito del diritto civile, l’attività di Avvocato di Strada riguarda la tutela di alcuni diritti fondamentali della persona, quali residenza, lavoro, salute, assistenza sociale e previdenziale,

E’ evidente un interesse comune nell’attività svolta dalle due associazioni a favore di chi vive in situazioni di marginalità e vulnerabilità sociale: sebbene in Italia le cure agli indigenti siano garantite dall’articolo 32 molti sono migliaia le persone che non hanno accesso al Sistema sanitario nazionale se non per le cure di pronto soccorso.

L’iniziativa ha ottenuto il patrocinio del Comune e della Provincia di Ravenna e si svolgerà martedì 23 aprile 2013 a partire dalle ore 20,30 alla Sala Buzzi (ex Forum) di Via Berlinguer 11 – Ravenna.
Per informazioni: 3289107002 oppure emergency.ravenna@yahoo.it

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27.04.13 “Senza tetto, non senza diritti”. Avvocato di strada Onlus presenta il rapporto annuale sulle attività

Diritto alla residenza anagrafica, Fogli di via, Emergenza Nord-Africa, Sfratti, Licenziamenti. L’associazione Avvocato di strada Onlus presenta il rapporto annuale sulle attività svolte in favore delle persone senza dimora nel 2012.

CONVEGNO
SENZA TETTO, NON SENZA DIRITTI
Avvocato di strada Onlus presenta il rapporto annuale sulle attività
Sabato 27 aprile – Aula Agostini – INMP – Via di San Gallicano 25/A, Roma

Il programma della giornata

> 10.00 Apertura e registrazione partecipanti
> 10.15 Saluti della Dott.sa C. Mirisola, Direttrice generale INMP (Istituto Nazionale Malattie della povertà)

“Presentazione rapporto 2012 Avvocato di strada Onlus”
Introduce e coordina l’avv. Antonio Mumolo, presidente Avvocato di strada Onlus

> 11.30 Tavola rotonda
“ Residenza, sanzioni contro la povertà, diritto alla salute, diritto alla protezione internazionale nell’ambito dell’Emergenza Nord Africa: conversazione con i coordinatori locali degli sportelli di Avvocato di strada”

> h.12 Dibattito conclusivo

> Proiezione video “Perdo i diritti per strada” di Mario Perrotta

L’evento è stato accreditato dall’Ordine degli Avvocati di Roma con 3 crediti formativi.

Info e contatti
Avvocato di strada Onlus
Tel 051397971 – Fax 0513370670
Web www.avvocatodistrada.it
Email: info@avvocatodistrada.it

INFO per raggiungere l’INMP Ospedale San Gallicano
> Da Roma Termini: prendere il bus H da Piazza della Repubblica, la fermata è “Sonnino – San Gallicano”
> Da Roma Tiburtina: prendere la metro B fino a Termini, poi da Piazza della Repubblica prendere il bus H, la fermata è “Sonnino – San Gallicano”

Il manifesto del convegno (PDF)
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