Finalmente la prima udienza del processo per Giulio Regeni

Esprimo tutta la mia vicinanza ai genitori di #GiulioRegeni che l’altro ieri, finalmente, hanno partecipato alla prima udienza del processo a carico degli assassini di loro figlio. Non hanno mai smesso di lottare per portare avanti questo processo, nonostante il regime egiziano non abbia mai collaborato per dare informazioni sui responsabili dell’omicidio di Giulio.
Ci sono voluti 8 anni…speriamo sia un primo passo per dare giustizia alla famiglia Regeni.
E complimenti anche alla collega Alessandra Ballerini per la professionalità e la costanza con cui porta avanti questa battaglia.

Turchia. PD-SEL: “No alla repressione, se Erdogan prosegue UE lo escluda”

Netta condanna del tentato golpe in Turchia, ma anche della repressione che ne è seguita. Lo afferma i gruppi Pd e di Sel, in una risoluzione presentata all’Assemblea legislativa. Nel documento, i firmatari chiedono che le istituzioni italiane ed europee si esprimano in maniera formale contro la sospensione dello stato di diritto che si sta concretizzando in Turchia, impegnandosi a mettere in campo tutte le azioni possibili per il ripristino di tale diritto ed il rispetto dei diritti umani.

“I valori sostanziali degli stati membri della Ue- si ricorda nel documento- si caratterizzano per il pluralismo, la non discriminazione, la tolleranza, la giustizia, la solidarietà e la parità tra uomini e donne e vanno quindi ribaditi con ancor più convinzione in relazione a quei paesi, come la Turchia, che hanno in atto un negoziato di adesione alle UE e che sono coinvolti in relazioni internazionali stabili con la compagine europea. Qualora continuasse la repressione in Turchia, Erdogan e il governo di sua emanazione non dovrebbero essere in alcun modo considerati- si sottolinea nel documento- partner politici, economici e commerciali dell’Italia e dell’Unione Europea”.

La risoluzione, oltre a Lia Montalti, è stata sottoscritta dai consiglieri del Pd Giorgio Pruccoli, Stefano Caliandro, Antonio Mumolo, Silvia Prodi, Katia Tarasconi, Paolo Zoffoli, Roberta Mori, Nadia Rossi, Alessandro Cardinali, Marcella Zappaterra, Giuseppe Boschini, Francesca Marchetti e Roberto Poli. La risoluzione porta la firma anche dei consiglieri di Sel Igor Taruffi e Yuri Torri.

Foto. Con i bimbi Saharawi ai Mondiali Antirazzisti

Venerdì ai Mondiali Antirazzisti ho partecipato a questo bellissimo incontro con i bimbi Saharawi ospiti per l’estate delle famiglie di Modena e Reggio Emilia.

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Diritti. Risoluzione PD-Sel: “Italia riconosca il reato di tortura”

Il riconoscimento del reato di tortura nel codice penale del nostro Paese. Dove da oltre vent’anni il Parlamento lavora a proposte di legge mai giunte a buon fine. E’ il cuore di una risoluzione presentata in Regione da numerosi consiglieri del Pd e di Sel (Paolo Calvano primo firmatario) e sottoscritta da Antonio Mumolo, anche a seguito del “crescente interesse sul tema dimostrato dall’opinione pubblica”. E’ infatti di questi giorni – ricordano i firmatari – la consegna al ministro della Giustizia Orlando, da parte di Ilaria Cucchi, sorella di Stefano, di oltre 223 mila firme raccolte attraverso una piattaforma di petizioni on-line, per chiedere l’introduzione del reato di tortura in Italia.

L’eliminazione della tortura, del maltrattamento e del trattamento o della pena disumani e degradanti- si legge nell’atto del centrosinistra in maggioranza in consiglio regionale- “è parte integrante della politica dei diritti umani dell’Unione europea”. In Inghilterra, Francia, Austria, Belgio, Danimarca, Olanda, Polonia, Portogallo, Spagna, Svezia, Svizzera, Turchia il reato di tortura esiste e come tale viene punito; in Germania non vi è un legge ad hoc ma il divieto discende dall’adesione alle convenzioni internazionali, dalla Costituzione e da altre norme di legge. In Italia dopo i “falliti tentativi” delle scorse legislature, attualmente, la presentazione di nuovi disegni di legge, già a partire dal 2013- sostengono i consiglieri- “è stata certamente un segnale positivo”, considerando anche che il nostro Pase “non è immune da questo drammatico fenomeno, come confermano i gravi casi di violazione dei diritti umani, come quelli di Federico Aldrovandi, Stefano Cucchi, Giuseppe Uva e i fatti legati al G8 di Genova”.

La risoluzione impegna quindi la Giunta regionale “ad attivarsi nei confronti del Parlamento affinché venga ripresa la discussione delle proposte di legge per l’introduzione del reato di tortura, nel massimo rispetto delle Convenzioni internazionali, accelerando l’iter di approvazione di un unico testo”.

Oltre a Calvano hanno sottoscritto la risoluzione i consiglieri: Barbara Lori, Giuseppe Paruolo, Francesca Marchetti, Nadia Rossi, Mirco Bagnari, Luca Sabattini, Manuela Rontini, Paolo Zoffoli, Roberto Poli, Lia Montalti, Marcella Zappaterra, Gian Luigi Molinari, Roberta Mori, Luciana Serri, Silvia Prodi, Alessandro Cardinali, Massimo Iotti, Antonio Mumolo, Ottavia Soncini, Valentina Ravaioli del Partito Democratico e da Igor Taruffi e Yuri Torri di Sel.