Rifiuti. Approvato il piano di gestione. Orizzonte 2020 ed economia circolare

Con 27 voti a favore, 2 astenuti, un contrario e 15 dichiarate non partecipazione al voto, l’Assemblea legislativa ha approvato il Piano regionale di gestione dei rifiuti (Prgr), un atto di pianificazione che fa seguito alla Legge regionale sull’economia circolare (L.r. 16/2015) e a un lungo confronto (dodici sedute e un’udienza conoscitiva) in sede di Commissione Territorio.

Una prima proposta di Piano era stata adottata dalla Giunta nella precedente legislatura, il 3 febbraio 2014. Come previsto dalla normativa in materia, si era aperta la fase di consultazione pubblica: questa procedura ha portato a raccogliere 982 osservazioni formulate da 103 soggetti diversi. L’interruzione anticipata della legislatura ha sospeso l’iter di approvazione del Piano, e la nuova Giunta, con il consenso della maggioranza dell’Assemblea, ha valutato la priorità di approvare una nuova legge regionale, sintetizzabile nel concetto di “economia circolare”, a cui il nuovo Prgr, con un orizzonte temporale al 2020, fosse pienamente coerente.

Quanto alle 982 osservazioni presentate, la maggior parte attiene all’impiantistica e ai sistemi di raccolta differenziata; molte hanno riguardato i criteri per la tariffazione puntuale, i criteri localizzativi e le aree inidonee, i meccanismi di compensazione per i Comuni sede di impianti di smaltimento. La Giunta le ha così classificate: non pertinenti, pertinenti, respinte, accolte (in tutto o in parte). Sulle controdeduzioni della Giunta, si è poi espressa la Commissione Territorio.

Con il Piano approvato, vengono confermate le scelte di autosufficienza nello smaltimento dei rifiuti a livello emiliano-romagnolo, facendo coincidere l’ambito territoriale ottimale con l’intero territorio regionale. Dalla L.r. 16/2015 sono stati ricavati nuovi obiettivi, più elevati dei precedenti, da raggiungere entro il 2020. Viene alzata dal 20 al 25% la riduzione della produzione pro capite di rifiuti urbani, dal 70 al 73% la quota di raccolta differenziata, dal 65 al 70% il riciclaggio di materia. Il Piano scommette sugli effetti incentivanti di un’altra novità introdotta dalla L.r. 16/2015: la “tariffazione puntuale”, il commisurare il pagamento della tariffa all’effettiva quantità di rifiuti conferiti da ciascuna utenza.

In sintesi, una fotografia della situazione attuale. Nel 2014, i rifiuti urbani prodotti in Emilia-Romagna sono stati 2.929.953 tonnellate, pari a 657 chilogrammi per abitante. Nonostante la crisi economica, c’è stata una crescita dell’1,1% rispetto al 2013. Quanto alle principali forme di smaltimento, nel 2014 la raccolta differenziata è cresciuta del 2%, raggiungendo il 58% del totale dei rifiuti urbani (e i primi dati sul 2015 fanno pensare si sia già raggiunto il 60%), l’11% è finito in discarica, il 25,8% incenerito con recupero di energia. Si assiste a consistenti scarti territoriali: il valore più alto è a Parma (69% di raccolta differenziata), il più basso a Bologna (51%). Analizzando il “tasso di riciclaggio”, che raggiunge la media del 51% dei rifiuti da raccolta differenziata, si scopre che il legno sta all’89%, i metalli al 64, il vetro al 75, la plastica al 19, la carta al 56, la frazione umida al 44%.

Il Prgr agirà sulla prevenzione, vale a dire la riduzione della produzione di rifiuti, ponendo attenzione all’intero ciclo di vita dei prodotti (produzione, distribuzione, consumo, utilizzo, fine vita), con l’obiettivo, al 2020, di ridurre dal 15 al 20% la quantità complessiva di rifiuti urbani da trattare. In altri termini, un segno meno di 100-135 chilogrammi per abitante. Poi, si scommette sulla tariffazione puntuale e sul miglioramento dei sistemi di raccolta. Il Piano potrà contare sul finanziamento di un fondo a sostegno dei Comuni virtuosi, e quindi a vantaggio dei loro cittadini; per assegnare queste risorse, il criterio essenziale sarà la riduzione dei rifiuti non inviati a riciclaggio.

Nel dare obiettivi puntuali di crescita della raccolta differenziata, il Prgr individua tre aree omogenee: la Montagna (131 Comuni) dovrà raggiungere il 65%, la Pianura (186 Comuni) il 79%, e l’area che contiene i capoluoghi e la costa (quella più segnata dai flussi per lavoro, studio e turismo) il 70%. Va detto che già oggi ci sono 30 Comuni emiliano-romagnoli che hanno raggiunto l’obiettivo al 2020. Ma ce ne sono più di 50 chiamati a uno sforzo notevole, dovendo crescere di oltre il 30% nei prossimi quattro anni.

Al miglioramento quantitativo dovrà corrispondere un miglioramento della qualità dei prodotti ottenuti tramite raccolta differenziata. Si procederà alla promozione del mercato dei prodotti riciclati per la Pubblica amministrazione e all’incremento della frazione organica per produrre compost di qualità. Decisivo sarà anche lo sviluppo delle “filiere del recupero”: accordi sono già stati sottoscritti dalla Giunta nel campo della plastica, della grande distribuzione organizzata, per “le manifestazioni sportive sostenibili”, per il recupero delle apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee); altri accordi sono in fase di definizione nel settore delle costruzioni e demolizioni, per il recupero del vetro, per il riciclo dei pannolini usati.

Infine, il Prgr pianifica una significativa riduzione degli impianti di smaltimento. Al 2020, si prevede siano attive solo 3 discariche sul territorio regionale (Carpi, Imola, Ravenna) e che cessi il conferimento di rifiuti urbani a 2 degli attuali 8 impianti di termovalorizzazione: quello di Ravenna dovrebbe chiudere entro il 31 dicembre 2018, quello di Piacenza entro il 31 dicembre 2020.

Fra gli emendamenti approvati in Commissione, spicca quello che introduce “l’Osservatorio Costi”: dovrà integrare, monitorare ed analizzare le informazioni di tipo territoriale, tecnico ed infrastrutturale, correlandole agli impatti economici ed alle conseguenti ricadute tariffarie all’utenza. A questo Osservatorio si chiede di svolgere analisi conseguenti agli eventuali scostamenti tra quanto previsto e l’andamento reale, individuando gli interventi di interesse strategico regionale; monitorerà i costi del servizio sostenuti nei Comuni e provvederà a una loro comparazione; analizzerà le tariffe applicate nei Comuni, elaborate per tipologia d’utenza e le metterà in relazione con gli obiettivi del Prgr.

Piano Regionale Gestione Rifiuti
Infografica animata (click sull’immagine per l’avvio).

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Trivelle. Mumolo (PD): “Il mio voto per il SI”

“Il referendum di domenica 17 aprile sulle trivelle si avvicina. Si tratta di un tema complesso, e ci sono ragionevoli motivi che possono far propendere sia per il si che per il no. Per quanto mi riguarda, io andrò a votare e voterò si, anche perché non credo sia giusto prevedere la possibilità di un rinnovo indefinito delle concessioni per le estrazioni”. Lo scrive in una nota su Facebook il consigliere regionale PD Antonio Mumolo

“Indipendentemente dalle convenzioni personali, spero in ogni caso che tanta gente vada a votare e che il quorum per la validità del referendum venga raggiunto. Un referendum – conclude Mumolo – è sempre una festa per la democrazia e un popolo evoluto e consapevole, se viene interpellato, risponde”.

11.04.16 Bologna, presentazione della Comunità Solare Locale

Stamattina ho partecipato alla conferenza stampa di presentazione della Comunità Solare Locale di Bologna. Per “Comunità Solari Locali” si intendono associazioni di cittadini e imprese promosse dai Comuni, che partecipano direttamente e in prima persona alla costruzione di politiche energetiche sostenibili, sostituendo l’uso dei combustibili fossili con quello di fonti energetiche rinnovabili, oppure puntano sul risparmio energetico attraverso l’utilizzo di tecnologie ad alta efficienza. La nascita della Comunità Solare è una grande notizia per Bologna, mi auguro che la stessa iniziativa venga replicata in altre città del nostro territorio. Proprio per questo, lo scorso giugno, ho depositato in Assemblea legislativa una risoluzione che chiede alla Giunta regionale di promuovere e sostenere su tutto il territorio dell’Emilia-Romagna la conoscenza e la diffusione delle Comunità Solari Locali, sia attraverso campagne informative, sia fornendo ai Comuni ed alle associazioni il supporto tecnico e la consulenza necessaria all’avvio del progetto. Un grazie a Leonardo Setti​, ideatore del progetto, che con grande convinzione continua a promuovere la transizione verso le rinnovabili.

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Referendum trivelle, no all’astensione

Un referendum è sempre una festa per la democrazia. Abbiamo da poco celebrato i 70 anni del voto alle donne, non ci dimentichiamo di quando a pochi o a nessuno era concesso di votare. Indipendentemente dalle opinioni su una questione controversa come quella delle trivelle credo che l’invito ad astenersi sia un errore. Io andrò a votare.

Turismo e ambiente. Mumolo: “La Regione realizzi la pista ciclabile della Via Emilia”

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La Fiab (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) ha lanciato il progetto “Sognando la ciclabile della via Emilia“, che ha raccolto in breve tempo quasi 1.500 adesioni. Questo percorso ciclabile lungo la via Emilia “può essere uno strumento strategico per la promozione della mobilità sostenibile e del cicloturismo e per aumentare l’attrattività dell’antica via romana, valorizzando i territori attraversati e aprendo nuove opportunità economiche grazie anche all’indotto”. Lo evidenziano i consiglieri dei Gruppi del Pd e di Sel in una risoluzione, primo firmatario Antonio Mumolo (Pd), presentata all’Assemblea legislativa per chiedere alla Giunta di promuovere e sostenere la realizzazione di un percorso ciclabile lungo la via Emilia, “tracciando un itinerario ufficiale su strada indicato da apposita segnaletica e attivando un coordinamento con le altre regioni interessate dal tracciato”.

ALLEGATO
Risoluzione per invitare la Giunta a promuovere e sostenere la realizzazione di un percorso ciclabile lungo la via Emilia, tracciando un itinerario ufficiale su strada indicato da apposita segnaletica e attivando un coordinamento con le altre regioni interessate dal tracciato. (18 11 15) A firma dei Consiglieri: Mumolo, Caliandro, Rontini, Prodi, Serri, Sabattini, Mori, Marchetti Francesca, Ravaioli, Pruccoli, Bagnari, Montalti, Lori, Campedelli, Tarasconi, Paruolo, Taruffi, Torri, Zoffoli, Zappaterra