Cambiare la legge sul diritto alla residenza per le persone senza fissa dimora

“Per le persone #senzafissadimora il diritto alla #residenza è la madre di tutte le battaglie. La legge italiana collega alla residenza una serie di diritti di base: senza, non si può ottenere un lavoro; non si può avviare un’attività autonoma; non si può chiedere il reddito di cittadinanza; non si può beneficiare di alcun sostegno sociale; non si ha diritto al voto e soprattutto nessun diritto alla salute. Una persona che finisce in strada non si può curare, riceve solo prestazioni di pronto soccorso. Allora può decidere di lavorare in nero e farsi sfruttare dal caporale di turno”.
Questo è un estratto di una mia intervista rilasciata a @lo_speciale_giornale sulla mia battaglia con @avvocatodistrada per cambiare la legge sul diritto alla residenza: https://www.lospecialegiornale.it/2022/10/29/avvocato-di-strada-la-legge-sul-diritto-alla-residenza-va-cambiata

Basta morti sul lavoro

Basta #morti sul #lavoro. Negli scorsi giorni a Piacenza è morta un’operaia di una vetreria rimasta schiacciata tra due macchinari. L’ennesima vittima dell’ “insicurezza” sul lavoro. Come hanno denunciato i sindacati Cgil, Cisl e Uil in Italia muoiono 3 persone al giorno sul proprio posto di lavoro. Nei primi otto mesi del 2022 gli infortuni mortali sul lavoro sono stati 677.
Il lavoro non può coincidere con le morti e bisogna portare questo argomento nelle priorità dell’agenda politica regionale e nazionale. Bisogna rafforzare i controlli, fare investimenti in tecnologie che riducano la possibilità d’infortuni, deve aumentare la cultura della sicurezza.
E poi basta con appalti al massimo ribasso. Nell’assegnazione bisogna guardare alla sicurezza e alla salute dei lavoratori e delle lavoratrici come priorità.

La povertà in Italia sta aumentando

La #povertà in Italia sta aumentando, e anche nella ricca #Bologna aumentano le persone in difficoltà economica. L’Antoniano onlus ha registrato nella sua mensa un incremento del 90% di famiglie sostenute rispetto al 2019, con un aumento di donne e bambini che chiedono aiuto.
La pandemia e l’attuale crisi economica hanno peggiorato la condizione di chi già viveva nel disagio.
La politica dovrebbe intervenire per contrastare il fenomeno con misure concrete. Dovremmo insomma impegnarci tutti a lottare contro la povertà.
C’è chi invece vuole fare la guerra ai poveri, eliminando anche il reddito di cittadinanza. Sono quelli che inneggiano alle libertà, dimenticando che la libertà, senza giustizia sociale, diventa la libertà di morire di fame.

Lettera del Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe #Valditara: 3 considerazioni

La lettera del Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe #Valditara, inviata agli studenti e alle studentesse italiane in occasione dell’anniversario della caduta del muro di Berlino, stimola molte considerazioni.
Ne propongo solo 3:
1- il Ministro avrebbe dovuto ricordare il 9 novembre per la giornata mondiale contro i fascismi e l’antisemitismo proclamata dalle Nazioni Unite, in quanto ricorrenza importante per la storia italiana, come ha giustamente denunciato l’Anpi;
2- il Ministro ha sbagliato approccio: così non si insegna agli studenti lo spirito critico ma si cerca di indottrinarli;
3- ogni dittatura va contrastata, ma il Ministro dovrebbe ricordarsi che lui può parlare liberamente anche grazie al Partito Comunista Italiano, che ha contribuito a costruire la democrazia in Italia.
E mi fermo qui per carità di patria.

La selezione dei naufraghi attuata dal Governo Meloni è brutale, arbitrario e illegale

Quello che sta succedendo a Catania nei confronti dei naufraghi salvati dalle navi delle ong #GeoBarents e #SOSHumanity è brutale, arbitrario e illegale.

Il decreto-legge voluto e firmato dai ministri Piantedosi, Salvini e Crosetto del Governo Meloni che vieta lo sbarco di “naufraghi non fragili” – come se non fosse fragile e vulnerabile chiunque abbia vissuto l’esperienza dei lager libici e di una traversata a rischio della vita – è incompatibile con la normativa internazionale ed europea e rappresenta una palese violazione dei diritti umani.
Il Governo, contravvenendo alle norme sul soccorso in mare e vietando lo sbarco dei migranti dalle navi delle ong sul territorio italiano, impedisce di fatto ai naufraghi di accedere alle procedure di asilo, come previsto dal diritto internazionale e dalla nostra Costituzione.
Soccorrere e accogliere è prima di tutto un dovere morale, perché il rispetto della vita e della dignità umana deve essere sempre al centro delle nostre azioni.
Poi chiederemo all’Europa di fare la sua parte, come è giusto.
Nel frattempo, come persona e come avvocato, sono a disposizione delle Ong per chiedere alla magistratura italiana di fare giustizia di un decreto disumano e crudele.
Restiamo umani!

La lotta al Caporalato: eppur si muove

Il 9 novembre alle ore 15.00 presso l’Aula III del Dipartimento di Giurisprudenza, parteciperò all’incontro di studio dal titolo “La lotta al Caporalato: eppur si muove”.

Nel corso dell’evento, verrà presentato il volume “Didattica, law clinic, giustizia e territorio”, a cura delle prof.sse Madia D’Onghia e Valentina Pasquarella e verranno illustrati i lavori della Clinica del Diritto, un progetto che da anni vede la collaborazione della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Foggia e di Avvocato di strada Foggia.