Welfare. Consiglieri Pd: rivedere contenuti contratto lavoro settore socio-sanitario-assistenziale-educativo

La Giunta regionale intervenga nelle sedi competenti affinché sia accertata la piena legittimità dei contenuti del Contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) ANASTE per il settore socio-sanitario-assistenziale-educativo, sottoscritto lo scorso aprile e valido nel triennio 2017-2019, e verifichi se questo Contratto sia coerente con gli obiettivi che la Regione si è posta in tema di lavoro e con le politiche regionali nel settore socio-sanitario. Lo chiedono alcuni consiglieri del Pd in un’interrogazione, prima firmataria Luciana Serri, ravvisando nel Ccnl, peraltro sottoscritto da sigle sindacali (Ciu, Snalv, Confsal, Confelp) che non avrebbero adeguata competenza nel settore, contenuti peggiorativi e dequalificanti rispetto al precedente, a partire dalla mancata previsione della figura dell’operatore socio-sanitario (Oss), figura perno del sistema di accreditamento regionale. Il rinnovo del Ccnl – si legge nell’atto ispettivo – è il primo dopo otto anni di blocco, visto che ANASTE è stata l’unica associazione che si è rifiutata di concordare il rinnovo 2010-2012. Le sigle sindacali che nel 2005 avevano sottoscritto il precedente contratto, – riportano i consiglieri – cioè FP CGIL, FP CISL, UIL UILTUCS, UIL FPL, hanno abbandonato il tavolo nel febbraio scorso di fronte alla mancanza di volontà di rivedere contenuti squalificanti per i 20.000 operatori: rinnovo contrattuale assolutamente modesto e non applicato agli anni pregressi di blocco contrattuale; possibilità di portare l’orario a 40 ore settimanali con una maggiorazione complessiva di appena il 10%; dimezzamento dei permessi legati alla riduzione dell’orario di lavoro (Rol), portati da 51 a 26 ore annue con effetto retroattivo; malattia pagata solo in alcune circostanze, in maniera ridotta e solo per i primi quattro eventi; riduzione del periodo di comporto. Da qui l’iniziativa degli esponenti Pd, preoccupati che lo svilimento delle condizioni contrattuali dei lavoratori possa incidere sulla qualità del settore socio-sanitario. Oltre a Serri hanno sottoscritto l’interrogazione Stefano Caliandro, Roberto Poli, Francesca Marchetti, Mirco Bagnari, Roberta Mori, Paolo Zoffoli, Enrico Campedelli, Marcella Zappaterra, Antonio Mumolo.