Oggi in Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna abbiamo approvato la legge sulla tutela dei consumatori. Un provvedimento innovativo e che grazie ad un mio emendamento mette al centro le associazioni di consumatori realmente rappresentative.
+++Commercio. Approvata la legge sulla tutela dei consumatori con la sola astensione del M5s+++
Passa con la sola astensione del M5s la nuova legge regionale sulla tutela dei consumatori e degli utenti. Hanno votato quindi a favore: Pd, SI, Lega nord, Fi, Fdi-An. Approvati invece all’unanimità due ordini del giorno, l’uno a firma Raffaella Sensoli (M5s) e l’altro sottoscritto da Mirco Bagnari (Pd), relatore di maggioranza del provvedimento, Yuri Torri (SI) e Gabriele Delmonte (Ln), relatore di minoranza. Il primo documento, presentato da Sensoli, impegna la Giunta a “promuovere i rapporti con l’Unione europea, con gli altri paesi membri, con i corrispettivi enti territoriali dei paesi membri, per incrementare lo scambio di informazioni e soprattutto l’adozione di standard comuni di tutela per consumatori e utenti”. Il secondo ordine del giorno, firmato dai due relatori, Delmonte e Bagnari, e da Torri, invita la Giunta a considerare, “nella fase di definizione dei requisiti necessari all’iscrizione al registro delle associazioni dei consumatori e degli utenti, la concreta assenza di qualunque legame economico, logistico e funzionale fra le associazioni richiedenti e i soggetti che svolgono a qualunque titolo attività lucrativa nei settori della produzione, del commercio e dei servizi”. Chiede inoltre all’esecutivo: di “valutare l’effettiva rappresentatività delle associazioni”; di “promuovere la presentazione di progetti e programmi in forma associata”; di “valorizzare e promuovere l’attività formativa, informativa e di supporto delle associazioni rivolta al cittadino per agevolarne l’accesso al credito e favorirne un approccio consapevole al risparmio e agli strumenti finanziari”; di “proseguire nel supporto alle spese legali sostenute dagli obbligazionisti coinvolti in crisi bancarie”; di “prevedere la partecipazione al Comitato regionale di assessori regionali o loro delegati con funzione di supporto, proposta e consulenza”; di “consultare il Comitato nel promuovere azioni legate al contenimento dei prezzi e nel monitoraggio dei loro effetti”; di dare continuità e impulso all’attività dell’Osservatori regionale prezzi e tariffe; di “promuovere a livello europeo la conoscenza delle buone pratiche consumeristiche sviluppate nella nostra regione”, oltre a favorire sinergie e partenariati fra enti e associazioni che si occupano di queste materie in Emilia-Romagna e loro omologhi in altri paesi dell’Unione. Proposti in Aula anche 38 emendamenti, di cui solo sette approvati: tre a firma Bagnari, due presentati da Delmonte, uno sottoscritto da Antonio Mumolo (Pd) e Bagnari, infine l’ultimo a firma Delmonte, Bagnari, Torri, Tommaso Foti (Fdi-An) e Sensoli, che instituisce un nuovo articolo. Tutti respinti i trentuno emendamenti presentati da Sensoli. Il testo approdato in Aula aggiorna la precedente normativa regionale in materia, la legge 45/1992, ed “è il risultato – spiega Bagnari – di confronti e consultazioni con le associazioni che rappresentano utenti e consumatori”, ma anche di una discussione all’interno dell’Assemblea che “ha consentito di arricchire il testo iniziale con una serie di precisazioni e integrazioni”, con l’accoglimento di una serie di emendamenti durante i lavori preparatori. “Con questa legge, la Regione – aggiunge il relatore di maggioranza – adotta il metodo della consultazione delle associazioni in tutte le materie riguardanti i consumatori e gli utenti e tende a determinare una rigida separazione tra l’attività delle associazioni e qualsiasi forma di attività professionale o imprenditoriale, anche grazie ad alcuni emendamenti delle minoranze accolti in commissione”. Altri obiettivi della nuova norma citati da Bagnari: “la regolamentazione delle attività industriali, artigianali, agricole, commerciali e dei pubblici esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, per migliorare e promuovere la trasparenza e la concorrenza nell’economia di mercato, favorire la qualità dei prodotti e valorizzare l’utilità sociale nello svolgimento dell’attività di impresa; la promozione dell’adozione di codici di condotta, di pratiche di consumo prioritariamente orientate al rispetto di valori ambientali ed etici oltre che di sostegno a soggetti in condizioni di fragilità; la promozione della cultura dell’utilizzo responsabile del denaro”. Nel nuovo testo di legge sono inseriti anche i requisiti di cui devono essere in possesso le associazioni dei consumatori per poter essere iscritte al Registro delle associazioni, condizione necessaria per accedere ai contributi previsti dalla norma. Si tratta di: “comprovare e documentare la continuità di funzionamento, le attività specifiche e la loro rilevanza esterna, protratte da almeno tre anni” e di “non svolgere attività di promozione o pubblicità commerciale aventi per oggetto beni o servizi prodotti da terzi e non avere alcuna connessione di interessi con imprese di produzione o di distribuzione”. La ragione di questa previsione è spiegata da Bagnari: l’obiettivo è “raggiungere una rigida separazione tra l’attività delle associazioni e qualsiasi forma di attività professionale o imprenditoriale”. “Sarà poi compito della Giunta regionale stabilire, con un atto apposito, – segnala il relatore – il numero minimo di associati necessario all’iscrizione nonché le modalità di funzionamento degli sportelli, oltre ai criteri per la valutazione della quota associativa e la diffusione sul territorio regionale degli sportelli delle associazioni”. Viene inoltre istituito (articolo 4) il Comitato regionale dei consumatori e degli utenti, presieduto dal presidente della Giunta regionale e composto dai rappresentanti delle associazioni, con il compito di esprimere pareri consultivi alla Giunta su atti amministrativi concernenti materie collegate alla tutela dei consumatori e degli utenti e sugli schemi di proposte di legge e sugli schemi di regolamenti che riguardino sempre diritti e interessi dei consumatori e degli utenti. Il Comitato, tra l’altro, esprime inoltre parere consultivo sul piano delle attività e sui criteri di erogazione dei contributi, formula proposte per la tutela della salute e sicurezza dei consumatori, anche segnalando specifiche problematiche agli organismi di vigilanza per l’eventuale effettuazione di interventi di controlli, incentiva il ricorso a strumenti stragiudiziali per la soluzione delle controversie, promuove analisi sull’andamento dei prezzi, delle tariffe e dei tributi applicati sul territorio regionale. Bagnari cita anche “un’importante novità” introdotta dall’articolo 9, “Provvedimenti per il contenimento dei prezzi”, dove si stabilisce che la Giunta promuova la sottoscrizione di intese e protocolli tra le associazioni dei consumatori e quelle imprenditoriali per sostenere iniziative contro il carovita e in difesa del potere di acquisto delle famiglie, specialmente a minore reddito. Anche il relatore di minoranza, Gabriele Delmonte, mette in rilievo il confronto “discusso ma proficuo” avvenuto in commissione che ha portato, con l’accoglimento di emendamenti proposti anche dall’opposizione, un “significativo miglioramento del testo di legge”. Deve cambiare – a parere del relatore di minoranza – il principio per cui i consumatori entrano in contatto con le associazioni di riferimento solo nel momento del bisogno o di emergenze: questo rapporto deve invece instaurarsi in modo sistematico, in uno scambio continuo e bidirezionale e i cittadini devono potersi avvicinare ad associazioni di provata serietà e diffusione sul territorio. Delmonte si aspetta novità e più sinergie con l’apparato regionale anche dal Comitato che si insedierà in Regione: “non si è infatti consumatori solo quando si acquista, ma anche quando si prende un autobus o ci si sottopone a esami nelle strutture sanitarie”. Una legge, quindi, che rappresenta “un passo importante”: quando si tratta di consumatori – afferma – è indispensabile che le amministrazioni prestino la massima attenzione. Intervenendo poi in dichiarazione di voto, il consigliere ricorda che, nell’ordine del giorno presentato con Bagnari e Torri, è stata inserita una “precisa indicazione alla Giunta a favore degli obbligazionisti danneggiati dalla crisi delle banche”, voluta fortemente dalla Lega. Raffaella Sensoli (M5s), pur riconoscendo i miglioramenti intervenuti sul testo, non ne è pienamente soddisfatta. Di qui la presentazione di oltre trenta emendamenti con diversi obiettivi, tra cui quello di “impedire che il sistema dell’associazionismo sia ingessato e che ci sia un limite alla frammentazione, come al troppo accentramento”. Insomma, il punto è tutelare gli utenti dal “falso associazionismo” ma è altrettanto “fondamentale l’indipendenza delle associazioni da sindacati e partiti politici”. Altro tema sostenuto dal M5s, quello dell’ambito creditizio: all’interno della legge, a parere di Sensoli, si sarebbero dovute circostanziare maggiormente le tutele per i consumatori danneggiati dai provvedimenti nazionali in materia di banche. Infine, la trasparenza. La consigliera rileva il contributo del M5s perché nella legge si pretenda la pubblicazione sul web dei bilanci delle associazionie la loro attività. D’accordo sui contenuti della legge Yuri Torri (SI), che tuttavia auspica una “riflessione ampia” sulle tutele nei confronti dei consumatori che non possono essere solo a posteriori, ma soprattutto “preventive”, anche su come affrontare “gli aspetti deleteri del consumismo”. Il consigliere ricorda infatti che gli emiliano- romagnoli sono tra i più indebitati in Italia e che un terzo deve pagare rate per l’acquisto di beni di consumo. Dunque, con questa nuova legge, che dà un valore importante all’associazionismo, – evidenzia – si dovranno affrontare questi temi con maggiore organicità, anche rispetto all’azione di tutti gli altri strumenti che la Regione mette a disposizione degli utenti, dando anche una forza maggiore ai cittadini nel sostenere le proprie istanze. “Un testo sensibilmente migliorato in alcuni suoi aspetti dopo il lavoro bipartisan in commissione e l’ascolto delle associazioni”. Questo il parere di Andrea Corsini, assessore al turismo e commercio, che considera questa legge un “ulteriore passo rispetto gli impegni di mandato della Giunta” e “rispetto a una normativa che necessitava di modifiche per rilanciare dal punto di vista qualitativo il ruolo delle associazioni dei consumatori sul territorio”. Dopo 25 anni, la norma andava aggiornata e chiarita, oltre che adeguata alla legislazione di settore nazionale e europea: al centro, in ogni caso, ci sono “le esigenze dei consumatori”. Di qui, il rilievo dato al Comitato e alle associazioni a cui è affidato un ruolo politicamente rilevante, non solo consultivo, ma anche propositivo, in quanto avranno modo di esprimere pareri e proporre modifiche a provvedimenti regionali. Nel corso del dibattito, è intervenuto Antonio Mumolo (Pd) per illustrare l’emendamento presentato insieme a Bagnari. Il consigliere rileva la “grande innovazione” rappresentata dall’introduzione del Comitato, di cui devono far parte associazioni realmente rappresentative perché destinatarie dei bandi regionali. Oltre al numero degli iscritti, l’emendamento prevede quindi un ulteriore requisito rappresentato dalla diffusione degli sportelli dell’associazione sul territorio.