Adesione della Regione Emilia-Romagna alla campagna “Un’altra difesa è possibile”

Approvata in Assemblea legislativa la risoluzione presentata dai consiglieri Yuri Torri e Igor Taruffi (Sel) e Piergiovanni Alleva (AltraER) che chiede alla Giunta di aderire alla campagna ‘Un’altra difesa è possibile’, promossa dalle reti nazionali del movimento per la pace, la nonviolenza, il disarmo, il servizio civile, sostenendo la raccolta delle firme per la proposta di legge di iniziativa popolare ‘Istituzione e modalità di finanziamento del dipartimento della Difesa civile non armata e nonviolenta’, promossa da Tavolo Icp, Cnesc, Forum nazionale Servizio Civile, Sbilanciamoci, Rete della Pace, Rete italiana per il disarmo, attraverso tutti gli strumenti di comunicazione della Regione Emilia-Romagna.

VIDEO. L’intervento in aula di Antonio Mumolo

Il Pd ha presentato due emendamenti all’atto, a firma Stefano Caliandro, Manuela Rontini, Gian Luigi Molinari e Giuseppe Boschini, il principale per sollecitare l’Unione europea ad aprire un dibattito sul tema. Pd e Sel hanno espresso voto positivo a risoluzione e emendamenti, Ln, M5s, Fi e Fdi hanno votato contro.

La maggioranza è intervenuta con i consiglieri Pd Caliandro, Massimo Iotti, Lia Montalti, Antonio Mumolo, Giuseppe Paruolo, Silvia Prodi e Marcella Zappaterra e con il consigliere di Sel Yuri Torri, i quali hanno rilevato “l’importanza di questa proposta di legge popolare che indica un modello di difesa civile, non violento, vicino ai cittadini”, pur ribadendo “il ruolo importante svolto dalle forze armate”. L’obbiettivo manifestato da Pd e Sel è quello di “tradurre in legge questo provvedimento, rivalutando il servizio civile, la protezione civile del territorio e la cultura della pace”.

(DIRE) PD. ANCHE MUMOLO RESTA: “MA PARTITO DEVE RINGRAZIARE CIVATI”

+++”ADDIO DI CIVATI. MUMOLO: VEDO ESULTARE, SI CHIEDANO COME VUOL DIRE IL 15% CHE SE NE VA”+++ (DIRE) Bologna, 6 mag. – Resta nel Pd anche Antonio Mumolo, consigliere regionale in Emilia-Romagna schierato con Pippo Civati. “Sicuramente io rimango nel Pd, ma io penso che il partito dovrebbe ringraziare Civati per quello che ha fatto in questi anni”, chiosa l’addio del parlamentare lombardo Mumolo.Civati “ha preso il 15% al congresso tenendo nel partito persone che non ci sarebbero rimaste e ha contribuito ad un risultato alle europee dove molti sono andati a votare perche’ c’erano candidati civatiani. Vedo molti che esultano- sottolinea Mumolo- ma dovrebbero invece avere rispetto e chiedersi cosa significa se uno che rappresenta il 15% del partito se ne va”. Come Zampa e Lo Giudice, comunque, anche Mumolo resta nel Pd.”Secondo me le battaglie vanno portate avanti dall’interno del partito e io in Emilia-Romagna mi battero’ per le idee che Civati ha contribuito a costruire”. (Bil/ Dire18:06 06-05-15 .NNNN