Via libera in Emilia-Romagna all’utilizzo di farmaci a base di cannabinoidi. L’Assemblea legislativa ha approvato a maggioranza la proposta di legge che rende tali farmaci, quelli “già prescrivibili ai sensi della normativa nazionale”, oggetto “o di erogazione in ambito ospedaliero o assimilabile, ovvero di trattamento in ambito domiciliare”, con l’obiettivo di “disciplinare e organizzare le modalità di accesso” e, quindi, di “agevolarne l’acquisizione e imputare i relativi costi al Sistema sanitario regionale”. A favore della proposta hanno votato i gruppi di maggioranza, M5s e Giovanni Favia (Misto); astenuti Fi-Pdl, Lega nord e Udc. I consiglieri Luca Bartolini e Enrico Aimi (Fi- Pdl) hanno votato contro.
La proposta di legge è stata presentata da Franco Grillini (Misto), relatore della provvedimento, insieme a Andrea Defranceschi (M5s), Liana Barbati e Sandro Mandini (Idv), Gian Guido Naldi e Gabriella Meo (Sel-Verdi); Monica Donini e Roberto Sconciaforni (Fds) e i consiglieri del Pd Marco Monari, Thomas Casadei, Marco Carini, Anna Pariani, Antonio Mumolo, Mario Mazzotti, Luciana Serri, Roberto Piva, Tiziano Alessandrini e Roberto Montanari; Favia (Misto).
“Una proposta – ha detto Grillini – che è finalizzata solo ed esclusivamente per finalità terapeutiche. Il provvedimento detta disposizioni organizzative che applicano pienamente la normativa statale (sono già 12 le Regioni intervenute sulla materia)”. Il relatore ha poi ricordato che sono in cura in Emilia-Romagna 236 pazienti, di cui 209 a carico del Servizio sanitario regionale. La norma (art. 4), in particolare, circoscrive l’impiego dei farmaci cannabinoidi solo in presenza di un protocollo terapeutico redatto da un medico specialista. Per quanto riguarda invece “il trattamento in ambito domiciliare, i farmaci cannabinoidi potranno essere prescritti secondo le modalità previste dalla normativa nazionale”.