04.01.11 Ad Ancona il convegno “C’è in gioco la povertà: l’iscrizione anagrafica delle persone senza dimora”

Venerdi 4 febbraio si tiene ad Ancona il Convegno “C’è in gioco la povertà: l’iscrizione anagrafica delle persone senza fissa dimora dopo la legge n. 94/2009. Il convegno si tiene dalle h.15 alle h.19 presso la Sala del Consiglio Comunale Largo XXIV Maggio,1 Ancona

INTERVENGONO
ROMANO MINARDI – Anusca
ANTONIO MUMOLO – Avvocato di strada Onlus
DANIELE VALERI – Avvocato di strada Ancona

Argomenti:
• I principi generali dell’ordinamento anagrafico • Il concetto di “residenza” e “domicilio” nel codice civile e nella normativa anagrafica • Il diritto all’iscrizione anagrafica – modalità e limiti • L’iscrizione anagrafica in alloggi abusivi, irregolari o non conformi ai requisiti igienico-sanitari • L’impatto della legge n. 94/2009 sull’iscrizione anagrafica delle persone “senza fissa dimora” • Il contributo della giurisprudenza • Quesiti e casi particolari
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28.01.11 Intervista al settimanale La Stefani. Antonio Mumolo: «Io, avvocato di strada»

Antonio Mumolo, presidente dell’Associazione Avvocato di strada Onlus, è stato intervistato dal settimanale di informazione bolognese La Stefani. Leggi l’intervista sul sito de La Stefani.

Antonio Mumolo: «Io, avvocato di strada»
di Antonella Salini

«Per fortuna questo è un Paese in cui ci sono tanti volontari», la premessa è così. Perché “volontario” è la parola chiave per leggere la storia di Avvocato di strada, l’associazione che fornisce assistenza legale gratuita ai senza tetto. 450 in Italia (in 19 diverse città), una sessantina solo a Bologna, sono gli avvocati che da dieci anni si mettono a disposizione di chi non ha una casa, persone che «per strada ci rimarrebbero per tutta la vita se non avessero un avvocato». Le parole sono del “padre” della Onlus, Antonio Mumolo, giuslavorista brindisino a Bologna da quasi 27 anni.

«Eravamo in due, quando abbiamo cominciato. Io e una collega penalista, poi sono arrivati gli altri. Tutti volontari. Non è un’opera di carità, è un atto di assistenza necessaria», questo è l’inizio della storia.

Come si incontrano un avvocato e un senza tetto?

«All’inizio eravamo noi ad andare nei dormitori, nelle mense, nei posti in cui potevamo incontrare i senza dimora. Lì per lì ci guardavano con diffidenza, poi hanno visto che ci andavamo con regolarità e hanno capito che si potevano fidare. Poi, le persone di strada parlano tra di loro, si è sparsa la voce che eravamo affidabili e hanno iniziato a cercarci». (altro…)