Bologna, ex centrale del Battiferro. Mumolo: “Comune e Regione collaborino per recupero sito a fini sociali e culturali”
Il futuro dell’ex Centrale idro-termoelettrica del Battiferro, nel Quartiere Navile a Bologna, è oggetto di una interrogazione presentata da Antonio Mumolo (Pd).
L’ex Centrale, spiega il consigliere, “costituisce un preziosissimo esempio di archeologia industriale bolognese di fine ‘800, comparabile, per importanza, ad analoghi patrimoni presenti in grandi città europee”. La struttura, inoltre, “è inserita in un contesto molto particolare come quello del Quartiere Navile, storico quartiere operaio bolognese e primo ad essere stato interessato dall’industrializzazione, a poca distanza dal Museo del Patrimonio Industriale”. Nel 2014, ricorda l’esponente Pd, “il Comune tentò di vendere la Centrale, ma dovette desistere di fronte alla protesta di un comitato per la salvaguardia del sito”. In questi giorni, però, si apprende dalla stampa “che il Comune parrebbe orientato all’abbattimento della ciminiera della Centrale, considerata pericolante, scelta difficilmente comprensibile e contro la quale si sono mobilitati diversi esponenti della comunità scientifica e culturale bolognese, schierata a favore del recupero della centrale”.
Mumolo chiede pertanto alla Giunta regionale “se sia al corrente dei progetti del Comune circa il futuro dell’ex Centrale del Battiferro e se non ritenga che l’importanza del sito meriti un impegno congiunto di Comune e Regione, anche attraverso l’utilizzo di fondi comunitari, al fine di restituire alla città un edificio che, dopo avere avuto un ruolo chiave nello sviluppo della Bologna del secolo scorso, potrebbe tornare ad offrire nuove occasioni di impiego legate alla valorizzazione degli spazi quali luoghi di aggregazione sociale e di offerta culturale”.