Rimborso ai pendolari. Casadei, Mumolo, Pariani: “Trenitalia modifichi la carta dei servizi”

La Regione ha intenzione di chiedere a Trenitalia e Tper, unite nel Consorzio trasporti integrato, di modificare la Carta dei servizi per promuovere un’effettiva tutela dei diritti degli utenti? Lo chiedono i consiglieri del Pd, Antonio Mumolo, Thomas Casadei e Anna Pariani, in un’interrogazione rivolta alla Giunta regionale, segnalando che il Crufer, l’organismo che unisce i comitati dei pendolari, avrebbe espresso “numerose critiche alla nuova Carta dei servizi di Trenitalia e Tper”.

I consiglieri citano una delle “lamentele” del Crufer che riguarderebbe l’importo minimo di 8 euro, fissato dalla Carta, per aver diritto al rimborso per la mancata puntualità di un viaggio, mentre la restituzione del costo del titolo di viaggio non sarebbe concessa se la somma da corrispondere, dopo l’applicazione della trattenuta, fosse pari o inferiore a questa cifra a viaggiatore.

A questo proposito, i consiglieri stigmatizzano il fatto che un viaggiatore che percorre una tratta spendendo meno, per esempio Crevalcore-Bologna, in caso di ritardo del treno non potrebbe chiedere il rimborso.

Il Crufer – scrivono ancora i consiglieri – contesterebbe a Trenitalia e Tper di aver stilato la Carta senza tenere conto delle esigenze dei viaggiatori, in modo unilaterale, anche perché a dicembre 2013, il Comitato “era riuscito, dopo lunga insistenza,” a ottenere un incontro con queste aziende per indicare “tre punti da modificare in modo sostanziale”: oltre a quello relativo alle richieste di rimborso, c’era quello riguardante “l’arbitrarietà delle modalità di calcolo dei dati consuntivi da confrontare con gli obiettivi di puntualità” e quello relativo alla “mancanza di tracciabilità delle procedure di raccolta e smistamento degli oggetti smarriti sui treni del trasporto regionale”. C’era, infine, la richiesta di aumentare la percentuale dei convogli abilitati al trasporto di persone disabili, che dal 20 per cento del 2013 passerebbe a un “modestissimo” 30 per cento nel 2014.

I consiglieri chiedono quindi alla Giunta se siano vere le contestazioni del Crufer, se ci sia l’intenzione di riformulare le soglie per le richieste di rimborso, se ritenga opportuno utilizzare una modalità di calcolo dei dati consuntivi da confrontare con gli obiettivi di puntualità che tenga conto anche della cancellazione delle corse per mancanza di materiale e personale, se valuti la necessità di prevedere un sistema di recupero degli oggetti smarriti attraverso la diffusione di un numero di telefono che serva a individuare l’ufficio oggetti smarriti del comune in cui sono stati consegnati e con quali modalità si intenda innalzare la percentuale di convogli abilitati al trasporto disabili.


ALLEGATO

5324 Interrogazione a risposta scritta circa la nuova Carta dei servizi realizzata da Trenitalia e Tper. A firma dei Consiglieri: Mumolo, Casadei, Pariani

Progetto nuova cava a Castelmaggiore. Interrogazione di Mumolo e Casadei: “E’ compatibile con l’area?”

Nuova immagine bitmapIl progetto di realizzazione di una nuova cava nel comune bolognese di Castelmaggiore, nella frazione Sabbiuno, già al centro delle obiezioni sollevate da un comitato di cittadini, è oggetto di un’interrogazione in Regione dei consiglieri regionali PD Antonio Mumolo e Thomas Casadei.

Il territorio del comune di Castel Maggiore – ricordano i consiglieri – ha già subito un fortissimo consumo di suolo, dovuto all’espansione edilizia, a causa del quale avanza un forte fenomeno di subsidenza. Lo studio elaborato dalle associazioni ambientaliste per conto del comitato dei cittadini contesterebbe “punto per punto” le posizioni dei geologi che hanno redatto il progetto, per conto dell’azienda promotrice, dal quale emergerebbe “la sottovalutazione di elementi di fatto e di diritto”. Tra l’altro – aggiungono Mumolo e Casadei – la Bonifica renana, competente per la conoide alluvionale del Reno, non è stata informata e coinvolta per il rilascio delle necessarie autorizzazioni.

Gli esponenti del Pd fanno poi presente che sarebbe opportuno coinvolgere i cittadini anche utilizzando le procedure previste dalla legge regionale sulla partecipazione e chiedono quindi alla Giunta regionale se sia al corrente della questione sollevata dal comitato e se intenda agire presso l’amministrazione comunale per promuovere un percorso partecipativo.

I consiglieri chiedono poi una serie di chiarimenti su diversi aspetti del progetto: ad esempio la compatibilità della nuova cava con le risorse già impegnate per il mantenimento e la salvaguardia delle aree rurali, le condizioni di viabilità in relazione al traffico generato dalla nuovo sito. In proposito, gli esponenti del Pd chiedono alla Regione se intenda agire presso la Provincia di Bologna perche in occasione dell’elaborazione del Piae faccia propri i rilievi segnalati nell’interrogazione.

Da ultimo, Mumolo e Casadei chiedono se l’impresa che ha presentato il progetto abbia aderito alla possibilità di iscrizione nella ‘white list’ istituita per la promozione della legalità nel settore dell’edilizia pubblica e privata.

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Treni. Linea Bologna-Vignola. Interrogazione PD: “Cancellazioni inaccettabili e ritardi incomprensibili”

treniNonostante i “numerosi investimenti pubblici” la linea ferroviaria suburbana Bologna-Vignola “è afflitta da inaccettabili cancellazioni di corse e incomprensibili ritardi che ne sviliscono l’utilità”.

A sollevare il caso sono i consiglieri del PD Paola Marani (prima firmataria), Marco Monari, Giuseppe Paruolo e Antonio Mumolo, in una interrogazione alla Giunta in cui segnalano i numerosi disagi lungo la tratta: dalla mancanza di emettitrici di titoli di viaggio alle obliteratrici “guaste o addirittura rimosse”, dalla “mancata attivazione degli ascensori per disabili o semplici genitori con passeggini al seguito” al “grave stato di degrado di aree delle stazioni della linea”.

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Bloccata copertura medica per studenti e fuorisede. Mumolo: “La Regione promuova presidi medici nei campus e una nuova convenzione””

noti4930“Da alcuni giorni gli studenti fuorisede dell’università degli studi di Bologna sono in agitazione, poiché è saltata la copertura finanziaria della convenzione tra l’università e il sistema sanitario regionale, che permetteva loro di usufruire di visite mediche generaliste e specialistiche gratuitamente”. È quanto riporta il consigliere regionale PD Antonio Mumolo in una interrogazione alla Giunta.

Il consigliere osserva che la decisione non è causata da una riduzione di risorse da parte dell’Ateneo, bensì dalle restrizioni legali sopraggiunte con la cosiddetta “spending review” la quale, dal momento che gli studenti di altre città iscritti all’Università hanno già il loro medico nei luoghi di residenza, impedisce all’Ateneo di pagare una seconda volta lo stesso servizio.

Mumolo interroga pertanto l’esecutivo regionale per sapere se non reputi opportuno agire in accordo con gli enti locali “per costituire un presidio medico d’emergenza all’interno di ogni campus” e se non reputi opportuno “promuovere una nuova convenzione con il sistema sanitario regionale”.

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Iscrizione respinta ai richiedenti asilo. Mumolo interroga la giunta: “E’ un diritto da far rispettare”

“Nonostante le disposizioni di legge in materia di iscrizione anagrafica e diritto di asilo, in alcuni Comuni dell’Emilia-Romagna viene ancora rifiutata l’iscrizione al registro della popolazione residente ai migranti richiedenti la protezione internazionale”. È quanto riferisce il consigliere regionale PD Antonio Mumolo in un’interrogazione presentata in Regione nella quale sottolinea come la questione della residenza costituisca un punto centrale per l’inclusione sociale (ad esempio è necessaria per l’iscrizione al collocamento) e, inoltre, di come sia un requisito fondamentale per l’accesso ai servizi sociali locali e ai diritti fondamentali della persona.

Il problema, segnalato in particolare da alcune associazioni che si occupano a vario titolo della tutela dei diritti dei cittadini di origine straniera operanti a Reggio Emilia e a Bologna, riguarda – fa presente il consigliere – in generale tutta la popolazione dei richiedenti asilo e tuttavia “il caso più macroscopico” è rappresentato dai richiedenti asilo che sono giunti dalla Libia nella primavera del 2011 e collocati in strutture individuate dalla Protezione civile nell’ambito del Piano emergenza Nord Africa. Secondo i dati del monitoraggio realizzato dal Servizio politiche per l’accoglienza e l’integrazione sociale della Regione, al 20 luglio di quest’anno sono 1.446 le persone richiedenti asilo o titolari di protezione accolte in Emilia-Romagna a seguito dell’emergenza Nord Africa. Di questi, solo il 17% sono iscritti all’anagrafe, anche se 1.360 sono in possesso di permesso di soggiorno per di richiesta asilo.

Mumolo chiede pertanto alla Giunta regionale quali iniziative intenda intraprendere per rendere certo ed esigibile il diritto di iscrizione nelle liste anagrafiche e i comuni per i richiedenti asilo o titolari di protezioni accolti in Emilia-Romagna. Considerando che la situazione continua a proporsi, nonostante una nota della Regione Emilia-Romagna inviata nel maggio scorso nella quale si chiarisce che i cittadini richiedenti asilo e i titolari di protezione internazionale hanno diritto all’iscrizione anagrafica se dimostrano di avere una dimora abituale in Italia o un domicilio, l’esponente del Pd sollecita inoltre l’esecutivo regionale “a chiarire, ancora una volta, ai comuni, tramite l’adozione di un atto più idoneo ed efficace, il dovere di accogliere queste persone nelle proprie liste anagrafiche. (altro…)