Fondo per l’eliminazione delle barriere architettoniche. Consiglieri PD: “Il Governo lo finanzi e lo adegui alle esigenze regionali”

Antonio Mumolo è tra i consiglieri regionali del Partito Democratico che nella seduta di ieri 23 novembre dell’Assemblea Legislativa dell’Emilia Romagna hanno presentato una risoluzione per chiedere al Governo nazionale che il Fondo per l’abbattimento delle barriere architettoniche abbia una copertura economica congrua e costante e sia adeguato alle esigenze regionali.

La L. 13/89, contenente Disposizioni per favorire il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati, istituisce un Fondo per la realizzazione di interventi finalizzati al superamento e all’eliminazione di barriere architettoniche negli edifici privati ad uso abitativo, in quelli pubblici e privati adibiti a centri o istituti residenziali per l’assistenza agli invalidi e per rendere accessibili e fruibili le aree in cui si trovano tali edifici. Il Fondo, finanziato fin da principio in maniera discontinua, è sempre stato insufficiente rispetto al fabbisogno e dal 2001 è stato alimentato pressoché esclusivamente con risorse Regionali.

Dall’entrata in vigore della legge 13 la Regione Emilia-Romagna ha stanziato 20 mln€ per il Fondo, dimostrando un grande impegno su questo tema e arrivando a stanziare negli ultimi anni 7,5 milioni nel 2007 e 2,5 nel 2010. Da dati regionali, tuttavia, risulta un progressivo e significativo aumento delle domande di contributo, a fronte del quale si è registrata la totale carenza di risorse statali: allo stato attuale il 70% circa delle 7 mila domande non ha ricevuto alcun contributo e per coprire il fabbisogno servirebbero 22mln.

Dieci anni di mancato finanziamento da parte dello Stato rappresentano costi amministrativi ed impegni burocratici per le Regioni e per gli Enti Locali, che, applicando una legge ormai esistente solo da un punto di vista formale, continuano ad accogliere domande di contributo anche in anni in cui il fondo non è finanziato, alimentando vane speranze nei soggetti disabili che necessitano di un sostegno economico per migliorare le proprie condizioni di vita. Il persistere del Fondo pone inoltre forti limiti alla discrezionalità nell’impiego delle risorse regionali destinate all’abbattimento delle barriere architettoniche e costringe a sottostare a procedure operative non in linea con le esigenze della Regione stessa.

La risoluzione presentata ieri invita dunque la Giunta regionale ad intervenire presso il Governo affinché quest’ultimo si attivi per garantire una copertura congrua e costante del Fondo per l’abbattimento delle barriere architettoniche o, in subordine, per l’abrogazione di una legge di fatto già inoperante e a rivedere l’art.56 della l.r.24/2001 per svincolare il Fondo regionale dalla normativa nazionale e renderlo più congruo alle esigenze ed agli obiettivi regionali sia in termini di requisiti per l’accesso ai contributi che di modalità di erogazione degli stessi.

Risoluzione proposta dai consiglieri Mazzotti, Fiammenghi, Marani, Montani, Montanari, Ferrari, Carini, Casadei, Mumolo, Monari, Luciano Vecchi, Mori, Moriconi, Alessandrini, Pagani e Piva per invitare la Giunta ad intervenire presso il Governo affinchè si attivi a garantire una copertura congrua e costante del fondo per l’abbattimento delle barriere architettoniche e a rivedere l’art. 56 della L.R. 24/2001 (documento in data 23 11 10).

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Casadei, Marani e Mumolo (Pd): “Manovra, per il governo i disabili non hanno diritto a misure minime di sostegno”

Bologna, 6 luglio 2010 COMUNICATO STAMPA I consiglieri regionali del Pd aderiscono alla manifestazione indetta per domani (7 luglio) al fianco dei disabili e dei non autosufficienti per difendere il loro diritto alla salute

I consiglieri del Pd Thomas Casadei, Paola Marani e Antonio Mumolo aderiranno alla manifestazione indetta mercoledì 7 luglio, organizzata dalle associazioni dei disabili Fand e Fish, per protestare contro i tagli previsti dalla manovra del governo. La manovra infatti prevede di restringere i criteri per il riconoscimento della indennità di accompagnamento e innalza la soglia percentuale per l’attribuzione dell’assegno di invalidità.

La manifestazione si svolgerà davanti a Montecitorio alle ore 10 e sarà presente la presidente dell’Assemblea nazionale Rosy Bindi, con la responsabile delle Politiche per la famiglia Cecilia Carmassi e i parlamentari che si sono battuti in Parlamento contro la manovra insieme alle associazioni socio-sanitarie.

«Questo governo che afferma di difendere la vita e le famiglie, mette la fiducia su una manovra che taglierà il diritto a misure (minime) di sostegno e all’indennità di accompagnamento – dichiarano i consiglieri regionali del PD – ai disabili con patologie plurime, non autosufficienti che si muovono con ausili e protesi o hanno limitata autonomia fisica o psicologica. La manovra di Tremonti li tratta come fruitori indebiti di risorse pubbliche. Tutto ciò è inaccettabile».

«Il governo ci aveva assicurato che queste norme sarebbero state abrogate, invece sono state prese in giro tutte quelle famiglie in difficoltà che quotidianamente accudiscono i loro cari più svantaggiati e che riescono a far fronte alle difficoltà anche grazie al sostegno pubblico – concludono i consiglieri Casadei, Marani e Mumolo – Per questo motivo abbiamo deciso di aderire con convinzione, insieme al nostro partito, alla manifestazione promossa da Fish e Fand per il giorno 7 luglio».