Per chiedere ascolto alle istituzioni, alle forze culturali e ai cittadini di Bologna martedi 6 luglio il coro Euridice, che rischia di dover interrompere le proprie attività perchè privo di sede, si è esibito in Piazza del Nettuno dalle h.19 alle h.20.30. Erano presenti tra gli altri i due consiglieri regionali Antonio Mumolo (PD) e Silvia Noè (UDC). Riprese e montaggio di William Strali
COMUNICATO STAMPA Nata nel 1880, è l’istituzione corale più antica di Bologna, attiva tutto l’anno con numerosi concerti e collaborazioni, promotrice fra l’altro di corsi e laboratori didattici, punto di riferimento per progetti di integrazione delle persone diversamente abili.
Eppure, ad oggi, dopo la chiusura della Fondazione presso cui svolgeva la propria attività artistica e sociale, il Coro Euridice rischia di perdere la sua sede storica che diventerà di proprietà del Comune con il quale fino ad oggi non si è raggiunto un accordo sulla futura destinazione dell’immobile.
“Credo che la città e le tante famiglie coinvolte nei progetti del Coro non debbano perdere questo patrimonio. – afferma il consigliere regionale Antonio Mumolo del PD – Ora, dato anche il silenzio delle istituzioni locali, è arrivato il momento di alzare la voce e l’attenzione per trovare una soluzione al problema.”
“Abbiamo organizzato un concerto gratuito in Piazza del Nettuno perché sempre più bolognesi imparino a conoscere ed apprezzare il Coro Euridice. Sono convinto – conclude il consigliere – che le forze culturali, economiche e sociali di Bologna contribuiranno a salvare una realtà così importante del loro territorio.”
L’iniziativa
Per chiedere ascolto alle istituzioni, alle forze culturali e ai cittadini di Bologna martedi 6 luglio il coro Euridice si esibirà in Piazza del Nettuno dalle h.19 alle h.20.30 Saranno presenti tra gli altri i due consiglieri regionali Antonio Mumolo (PD) e Silvia Noè (UDC)
Il consigliere regionale di Bologna, Antonio Mumolo, si unisce alla richiesta di salvataggio della sede dell’Istituzione corale più antica di Bologna
Il consigliere regionale di Bologna Antonio Mumolo entra nel merito dello sfratto esecutivo per la sede del Coro Euridice, chiedendo sostegno per la causa e un maggior coinvolgimento dei cantori nella scelta della soluzione del problema.
«Chiedo attenzione per questa vicenda che ha dell’incredibile – afferma il consigliere Mumolo – Nel pieno dell’attività culturale e concertistica del Coro Euridice, arriva uno sfratto non annunciato». «Chiedo che si esamini la questione con grande attenzione cercando una soluzione a breve che accontenti il Coro Euridice di Bologna, che ricordo essere l’istituzione corale più antica di Bologna e fra le più antiche e prestigiose d’Italia».
«Le iniziative del Coro vanno salvaguardate anche perché dal punto di vista sociale sono almeno un centinaio le famiglie coinvolte nei progetti culturali che, con questa vicenda, vedono privarsi all’improvviso di una istituzione molto radicata e popolare. Ricordo inoltre la preziosa attività di integrazione che il Coro svolge nei confronti delle persone diversamente abili che trovano la propria collocazione ed espressione artistica come cantori, mettendo a disposizione del Coro le proprie qualità».