Progetto nuova cava a Castelmaggiore. Interrogazione di Mumolo e Casadei: “E’ compatibile con l’area?”
Il progetto di realizzazione di una nuova cava nel comune bolognese di Castelmaggiore, nella frazione Sabbiuno, già al centro delle obiezioni sollevate da un comitato di cittadini, è oggetto di un’interrogazione in Regione dei consiglieri regionali PD Antonio Mumolo e Thomas Casadei.
Il territorio del comune di Castel Maggiore – ricordano i consiglieri – ha già subito un fortissimo consumo di suolo, dovuto all’espansione edilizia, a causa del quale avanza un forte fenomeno di subsidenza. Lo studio elaborato dalle associazioni ambientaliste per conto del comitato dei cittadini contesterebbe “punto per punto” le posizioni dei geologi che hanno redatto il progetto, per conto dell’azienda promotrice, dal quale emergerebbe “la sottovalutazione di elementi di fatto e di diritto”. Tra l’altro – aggiungono Mumolo e Casadei – la Bonifica renana, competente per la conoide alluvionale del Reno, non è stata informata e coinvolta per il rilascio delle necessarie autorizzazioni.
Gli esponenti del Pd fanno poi presente che sarebbe opportuno coinvolgere i cittadini anche utilizzando le procedure previste dalla legge regionale sulla partecipazione e chiedono quindi alla Giunta regionale se sia al corrente della questione sollevata dal comitato e se intenda agire presso l’amministrazione comunale per promuovere un percorso partecipativo.
I consiglieri chiedono poi una serie di chiarimenti su diversi aspetti del progetto: ad esempio la compatibilità della nuova cava con le risorse già impegnate per il mantenimento e la salvaguardia delle aree rurali, le condizioni di viabilità in relazione al traffico generato dalla nuovo sito. In proposito, gli esponenti del Pd chiedono alla Regione se intenda agire presso la Provincia di Bologna perche in occasione dell’elaborazione del Piae faccia propri i rilievi segnalati nell’interrogazione.
Da ultimo, Mumolo e Casadei chiedono se l’impresa che ha presentato il progetto abbia aderito alla possibilità di iscrizione nella ‘white list’ istituita per la promozione della legalità nel settore dell’edilizia pubblica e privata.