Ieri sono intervenuto in Aula, e commentando la relazione del garante regionale uscente per i diritti dei detenuti, ho sottolineato, come nelle carceri dell’ Emilia-Romagna, già sovraffollate, non viene rispettato il principio di territorialità ovvero vengono detenute persone che arrivano da altre regioni e questo crea problemi ulteriori ai reclusi, ai loro parenti, ai loro avvocati e al personale degli istituti.
Sono andato personalmente a visitare il carcere minorile del Pratello di Bologna. C’è lo stesso problema, e si vuole passare da 25 a 50 posti, per accogliere anche minori detenuti provenienti da altre regioni.
Ritengo profondamente sbagliato e dannoso impedire ai ragazzi di poter stare vicino ai loro familiari.
Al sovraffollamento si aggiunge la carenza di medici, il cui numero dovrebbe essere aumentato anche per affrontare efficacemente la pandemia ancora in corso.
Inoltre, ho chiesto che si provveda a trasferire in tempi brevi, madri e figli in case-famiglia protette, strutture esistenti e già finanziate, evitando ai bambini l’esperienza del carcere.