COMUNICATO STAMPA Emergenza Coronavirus. Garanzie per le persone senza dimora

Il consigliere regionale Pd Antonio Mumolo presenta una risoluzione per la tutela sanitaria e per l’accoglienza delle persone che vivono in strada.

“Quella delle persone senza fissa dimora è un’emergenza nell’emergenza” dichiara il consigliere Antonio Mumolo. “La solidarietà non è solo collante delle nostre società ma elemento indispensabile, oggi, per combattere il virus. Per la nostra responsabilità nella tutela della salute pubblica, dobbiamo occuparci, e in fretta, anche di chi non ha un tetto sulla testa ed è costretto a vagare per le città.”

Stanno iniziando a fioccare i verbali redatti ai senza tetto prima per violazione dell’art 650 del Codice penale ed ora per non aver ottemperato all’ordine di restare a casa con sanzione amministrativa.

La Regione Emilia-Romagna si è già attivata anticipando ai Comuni l’erogazione del Fondo Nazionale Povertà. Alcuni Comuni, come quello di Bologna, Cesena, Parma e altri si sono già attivati, prolungando i cosiddetti “piani freddo”.

Nella risoluzione il consigliere Antonio Mumolo invita l’esecutivo innanzi tutto “a intervenire presso il Governo per far cessare immediatamente l’irrogazione di sanzioni alle persone senza dimora per il solo fatto di trovarsi fuori casa, non avendo però una casa dove restare”.

Invita poi la Giunta a richiedere al Governo di stanziare ulteriori somme per consentire ai Comuni, in particolare in questa fase emergenziale, di fornire un tetto alle persone senza dimora, utilizzando edifici pubblici o privati, 24 ore su 24, facendo quindi in modo che possano anche loro “restare a casa”.

E infine a “garantire il diritto alla salute delle persone senza dimora consentendo loro l’accesso immediato alle cure, anche prevedendo attività di monitoraggio sanitario all’interno dei luoghi in cui si trovano, almeno fino alla fine di questa emergenza sanitaria”.

“Dobbiamo farlo anche perché abbiamo imparato che il diritto alla salute è un diritto collettivo e riguarda tutti quanti noi. Curare tutti, anche i più poveri, anche chi non ha un medico di base, non è solo un dovere ma è l’unica maniera per sconfiggere il virus” sottolinea il consigliere.