La disumanità non può essere legge

Le elezioni sono passate ma la battaglia contro i Decreti sicurezza continua ogni giorno. Nonostante tutte le sentenze favorevoli ottenute da Avvocato di strada Onlus ed ASGI, ci sono ancora Sindaci, anche in provincia di Bologna, che negano la residenza ai richiedenti asilo. Solo l’altro ieri ho dovuto rappresentare ancora una volta in udienza una donna richiedente asilo con figlia minore a carico alla quale era stata negata la residenza. Quei Decreti vanno abrogati, semplicemente perché sono inumani. Deve farlo la politica e spero lo faccia prima della sentenza della Corte Costituzionale, attesa per il 20 marzo 2020.

#4833 volte grazie

Ciao a tutte e tutti.

Dopo il voto di domenica e l’indimenticabile nottata dello spoglio dei voti mi sono preso una piccola pausa per stare con la mia famiglia ed ora eccomi qua con alcune considerazioni e i doverosi ringraziamenti.

In Emilia-Romagna abbiamo fermato l’onda nera delle destre e abbiamo lanciato un messaggio importante: non siamo condannati a diventare un paese intollerante e rabbioso. C’è ancora spazio per la solidarietà e l’umanità.

Stefano Bonaccini è riconfermato Presidente con un successo anche personale strameritato. In questa complicatissima campagna elettorale è riuscito a non cedere alle provocazioni della destra e a comunicare bene quanto di buono ha fatto nei passati 5 anni come presidente di una delle regioni meglio amministrate in Italia e in Europa.

Il Partito Democratico oggi è il primo partito in Regione. Il voto che ci hanno dato tante persone che negli anni scorsi ci avevano abbandonato è una grande responsabilità che dovremo saper onorare.

Al termine di questa incredibile campagna elettorale sono anche stato riconfermato in Consiglio Regionale e questa vittoria è sopratutto vostra.

Vorrei ringraziarvi per il calore e la vicinanza che mi avete trasmesso, con il vostro sostegno, le vostre parole e i vostri messaggi. Grazie ad ognuna ed ognuno di voi. Grazie di cuore ai militanti ed alle militanti del PD, grazie a tutto il mio comitato elettorale e infine un grande ringraziamento al movimento delle sardine, che ha saputo darci una svegliata collettiva con una lezione di civismo sulla quale tutti dovremmo riflettere molto a partire dai oggi.

Ora, insieme, prepariamoci ad altre battaglie, per costruire una regione più solidale e più giusta. E per ricostruire una sinistra attenta ai problemi di tutti e che sappia vivere nel cuore e nella mente di tante e tanti. 💪

Antonio Mumolo

Siamo ad un bivio

Care e cari,
siamo ad un bivio.

Da un lato ci sono il buon governo, la crescita economica e l’idea che nessuno deve restare indietro. Dall’altro l’odio, l’intolleranza e la negazione di diritti conquistati faticosamente.

È il momento di batterci, con determinazione, per una Regione ancora più aperta e giusta. Lo abbiamo fatto insieme nel corso di questa campagna elettorale, appassionante e difficile. Lo possiamo fare domenica, con il nostro voto.

Forse mai come questa volta ogni singolo voto è fondamentale. Attiviamoci tutte e tutti, in queste ultime ore decisive.

Se sarò eletto, continuerò la mia lotta al fianco dei più deboli. Rinnoverò il mio impegno contro le mafie. Continuerò la mia azione per uno sviluppo sostenibile, che tenga insieme giustizia sociale e tutela dell’ambiente.

Lavorerò a una legge quadro per le persone non autosufficienti. La mia attenzione sarà alta sul tema casa, questione sempre più problematica, soprattutto a Bologna, per tante persone.

Se condividete le priorità del mio impegno, vi chiedo di esprimere la vostra preferenza e scrivere il mio nome sulla scheda.

C’è bisogno di ciascuno di noi. Andiamo a votare!

#scriviMUMOLO
✅ VOTA PD e ✏ SCRIVI MUMOLO per riconfermare Bonaccini Presidente!

Antonio Mumolo

Candidato in consiglio regionale alle elezioni del 26 gennaio 2020

Finalmente le pietre d’inciampo a Bologna

Le pietre d’inciampo sono il più grande monumento diffuso d’Europa dedicato ai deportati nei lager nazisti. Sono sanpietrini, incorporati nel selciato stradale delle città, con una piastra in ottone in cui è inciso il nome della persona, l’anno di nascita, la data, l’eventuale luogo di deportazione e la data di morte, se conosciuta. L’idea è ridare un nome a tutti coloro che, appartenenti a diverse etnie e religioni, vennero ridotti dal regime nazista a numeri.

L’espressione “inciampo” va intesa non in senso fisico, ma visivo e mentale, per far fermare a riflettere chi vi passa vicino e si imbatte, anche casualmente, nell’opera.
Nel 2016 io stesso mi ero impegnato per la diffusione delle pietre d’inciampo, presentando una risoluzione approvata dall’Assemblea Regionale.

Sono quindi particolarmente contento che oggi l’artista Gunter Demnig posi 15 pietre d’inciampo a Bologna.
Come scriveva Primo Levi, infatti, l’Olocausto è una pagina del libro dell’Umanità da cui non dovremo mai togliere il segnalibro della memoria. #pietredinciampo #Bolognaèmemoria

📌 http://www.comune.bologna.it/pietre-inciampo

Bologna. Salvini all’Antoniano. Mumolo (PD): “In presidio con i migranti per contrastare la politica dell’odio”

Bologna, 6 gennaio 2019 – “Ho voluto partecipare questa mattina al presidio davanti al teatro Antoniano innanzitutto per trasmettere la mia solidarietà agli amici dell’Antoniano, realtà impegnata da sempre, in maniera concreta, sul tema dell’accoglienza, che oggi ha subito il paradosso di vedere i propri luoghi contaminati dalla retorica dell’odio”: così Antonio Mumolo, presidente di Avvocato di Strada e candidato alle elezioni regionali del 26 gennaio nella lista del Partito Democratico.
“Salvini – prosegue – dice che la sinistra è rancorosa e nel dirlo si nasconde dietro il paravento subdolo dei bambini, tacendo sui tanti bambini che da ministro ha lasciato morire in mezzo al mare.È lui in realtà il vero maestro del rancore: da avvocato impegnato sul tema dell’accoglienza ribadisco che i famigerati decreti Salvini creano innanzitutto insicurezza e tentano di smantellare il sistema di accoglienza. Leggere attentamente i decreti dell’ex ministro degli Interni vuol dire decodificare una deliberata strategia di esclusione, iniettata di razzismo e xenofobia. Quando c’è un tentativo di seminare odio e divisione non bisogna abbattersi ma bisogna battersi. Avvocato di strada fa questo in tutta Italia e se, rieletto in Consiglio regionale, porterò avanti con determinazione questa battaglia anche dagli scranni dell’Assemblea legislativa”.